Capitolo 6 "Wish"

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"A mia madre piaceva molto occuparsi delle piante e dei fiori. Era il suo passatempo preferito"

"Era?" disse Harry incrociando subito lo sguardo di ghiaccio del più grande.

"Si. Già prima del nostro matrimonio era...malata"

"Oh Dio, di cosa" disse Harry visibilmente preoccupato.

"Leucemia. È stato un duro colpo, soprattutto quando lo abbiamo detto alle gemelle. Io prego ogni giorno Dio che non succeda niente di brutto ma purtroppo i dottori non stanno dando buone notizie" disse Louis teso, guardando da tutt'altra parte che non siano gli occhi del riccio.

"Louis, mi dispiace tantissimo. Posso fare qualcosa?" sussurra Harry toccando la spalla di Louis per poi abbracciarlo.

Louis questa volta lo stringe forte a se come se non volesse lasciarlo più andare.

"Credo non si può fare più niente per lei" disse Louis cercando di reprimere le lacrime.

"Intendo se posso fare qualcosa per te, Lou. Hai bisogno di qualcuno-"

"Non ho bisogno di nessuno! Sono tutti delle merde, traditori e senza pietà" urla il maggiore rabbioso con ancora la testa appoggiata sul petto di Harry.

"Non è vero, Louis. Ci sono persone che vogliono aiutarti, che ti vogliono bene" disse Harry circondando le braccia intorno al suo collo.

"Ah si? E chi sarebbe così masochista da immischiarsi nella mia vita?"

"Per esempio io" disse Harry senza pensarci.

Louis alza gli occhioni blu zaffiro in quelli del riccio.

"Voglio conoscerti, Louis. Ma non come il rompi palle che smadonna e urla tutto il giorno e odia tutti. Voglio il vero Louis"

È morto anni fa quel Louis pensa il liscio.

"Ne sei proprio sicuro che il Louis che vuoi tu sia ancora vivo?

"Sicurissimo" disse Harry sorridendogli sincero.

"Sinceramente Harry, tu sei la persona che qui dentro mi sta meno sul cazzo"

"Beh, sono fortunato allora" sorride Harry.

"Perché?"

"Niente, niente..."

So che sotto sotto mi odi, Lou.

"Ma non permetterò a nessun'altro di farmi del male. Ho già dato" continua Louis allontanandosi da Harry per andare verso il suo ufficio.

Harry lo blocca appena Louis si allontana dal suo corpo.

"Senti tu. O facciamo le cose in due o è tutto inutile. Io sono diverso cazzo lo capisci o no? Non ti farei mai del male! Perché dovrei farlo, per i soldi? Perché sono un pazzo che picchia il proprio partner? Oppure la risposta è semplice e sono io che sono cieco" urla Harry spazientito dal comportamento del liscio.

Louis aggrotta le sopracciglia non capendo l'ultima frase pronunciata da Harry.

"Io lo so che mi odi. Lo so perfettamente" disse Harry sorridendo amaramente.

"Io non bacio la gente che odio, Harry" risponde a tono Louis, facendo zittire Harry.

"Allora perché"

"Perché cosa?"

"Perché non ti apri?!"

"Non sono una porta, Harold" disse Louis prima sghignazzare sotto i baffi per la battuta pessima.

"Beh già che hai un senso dell'umorismo stiamo a buon punto. Anche se è pessimo" sorride Harry ironico.

"Harold tu sei peggio di me"

"In cosa?"

"Con le battute. Ho sentito te e Horan che vi stavate sbellicando dalle risate per una tua battuta pessima" disse Louis prima di allargare la sua bocca in un sorriso divertito dalla faccia di Harry.

"Tu mi hai spiato! Come ti permetti!" urla Harry prima di spingere scherzosamente Louis.

Louis subito dopo il gesto lo guarda malissimo.

"Non lo fare mai più"

Harry si morde il labbro per non sorridere e lo spinge ancora più forte di prima.

Louis lo guarda accigliato per poi cominciare a spingere il riccio fino ad a farlo sbattere contro il muro lì vicino.

"Spero che ti sia stata sufficiente come prova"

"Che prova, Lewis?" disse Harry toccandosi il labbro inferiore con la lingua.

"Quella di non sfidarmi"

"Oppure? Che fai?"

"Posso punirti per esempio"

Husbands || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora