Capitolo 6

88 7 14
                                    

Toc Toc Toc Toc

...

Toc Toc Toc Toc

...

Toc Toc Toc Toc

X:"Eh si sto arrivando!" disse gridando nel corridoio.
Apre la porta e si ritrova la persona che non si sarebbe mai aspettata di trovare.
X:"Valentina?"
Valentina:"Karol ti prego aiutami..." disse piangendo.
Karol:"Certo, entra." disse aprendo completamente la porta di casa.
Karol:"Vuoi una mano con i bagagli?"
Valentina:"No no, tranquilla..."
Karol:"Guarda nel piano di sopra c'è una stanza da letto, puoi sistemarti lì e aspetta che ti porto un asciugamano, sei tutta bagnata."
Valentina:"Grazie Karol!"
Karol:"Di nulla!"
Poco dopo scomparse e tornò con un asciugamano bianco nella mano destra e un asciugacapelli nella mano sinistra.
Karol:"Che ci fai ancora lì? Seguimi." disse guardando la sua amica che sembrava un po' distratta.
Valentina:"Si, eccomi."
Le due salirono le scale che le conducevano alla zona notte della casa.
Karol si fermò di botto.
Karol:"Allora questa è la mia stanza, se hai bisogno di qualsiasi cosa vieni a bussare, mentre questo è il bagno e l'altra stanza........è la tua! Spero ti piaccia, sia io che tu abbiamo un letto matrimoniale, appena sei pronta e ti sei vestita più comoda vieni giù, che sto preparando una cioccolata calda." disse camminando e fermandosi davanti alla stanza di Valentina.
Valentina:"Va bene grazie!"
Karol scese le scale lasciando Valentina sulla soglia della porta, guardava il muro del corridoio, era di colore giallo, ma molto chiaro, quasi lo si poteva scambiare con il bianco.
Entrò nella sua stanza, era poco arredata, evidentemente Karol non riceveva spesso ospiti, però allo stesso tempo la camera era molto pulita e ospitava un armadio, un letto e una scrivania, nulla di più, mentre le pareti erano completamente bianche.
Si sedette sul letto e tocco le lenzuola erano molto soffici.
Dopo qualche secondo si alzò dal letto, si tolse i vestiti bagnati dalla pioggia invernale, si asciugò il corpo, si vestì mise un paio di leggings che lasciavano scoperte solo le caviglie e un maglioncino a maniche lunghe che lasciava scoperta la spalla sinistra e infine asciugò i capelli e li legò in uno chignon scombinato.
Appena finì di prepararsi, aprì la porta e uscì dirigendosi verso la cucina.
Adesso che si era cambiata si guardava un po' intorno e notò che tutte le pareti di ogni corridoio erano dello stesso colore del corridoio del piano superiore.
In meno di un secondo si trovò alla porta della cucina, ben arredata, con mobili moderni e luci neon.
Karol era girata di spalle, solo ora Valentina ne aveva notato l'abbigliamento, ciabatte, leggins lunghi come i suoi, una felpa con le farfalle e i capelli raccolti in una coda di cavallo.
Valentina:"Grazie." disse entrando.
Karol:"E di cosa scusami?"
Valentina:"Mi hai accolta in casa tua senza neanche pensarci due volte..."
Karol:"È una di quelle cosa che tutti farebbero, aiutare una conoscente o un'amica è una cosa molto importante..." disse mescolando la cioccolata che era sulla pentola.
Valentina:"Non lo so... Comunque almeno una spiegazione te la devo..." disse avvicinandosi ai fornelli.
Karol:"Ne parliamo dopo quando finisco di preparare la cioccolata calda. Intanto dimmi come stai."
Valentina:"Potrebbe andare meglio, tu?"
Karol:"Se non fosse che c'è brutto tempo andrebbe moooolto meglio."
Valentina:"Qui in Italia è quasi arrivato l'inverno è normale che piova."
Karol:"Già, comunque vieni mettiamoci in salone." dice prendendo in mando due tezze colme di cioccolata e con un cucchiaino dentro.
Si sedettero nel tavolo che sorgeva nel centro del salone.
Karol:"Adesso se vuoi mi puoi dare una spiegazione a tutto questo, però...però io non ti voglio forzare a dirmi che cosa ti ha portato alla mia porta, se ti senti di dirmelo ne sarò felice, se non te la senti pazienza..."
Valentina:"Grazie..." disse sorridendo, poi abbassò lo sguardo sulla tazza.
Valentina:"Comunque io mi sento di dirtelo..."
Karol:"Va bene... Comunque prima che tu cominci voglio dirti che sono felice di rivederti." disse accennando un sorriso.
Valentina le sorrise a sua volta, sentiva gli occhi piano piano gonfiarsi.
Valentina:"Bhe... Io ho avuto una relazione al di fuori del mio fidanzamento... Ma non l'ho fatto apposta..."
Karol:"In che senso non l'hai fatto apposta?"
Valentina:"Nel senso che a causa dei litigi con il mio fidanzato io bevevo e poi uscivo di casa....e succedeva quello che è successo..."
Karol:"Ma con persone diverse?"
Valentina:"No no, con la stessa persona."
Karol fece una faccia strana.
Karol:"E con chi?"
Valentina:"..."
Le due si guardarono negli occhi intensamente.
Valentina:"Michael Ronda..." disse con la faccia strana.
Karol:"Che?" disse guardando fissa Valentina.
Valentina:"Eh già..."
Karol:"... Comunque chi ti ha detto che abitavo qui?"
Valentina:"Ho chiesto una mano a Giovanna e lei mi ha detto che aveva un'amica che poteva aiutarmi."
Karol:"Io... Ma qual è il tuo problema?" disse prendendo la tazza soffiandoci sopra.
Valentina:"Vedi io...io....i-io...."
Karol iniziò a bere la cioccolata.
Valentina:"Sono incinta!" disse chiudendo gli occhi.
Karol sputò la cioccolata che aveva appena bevuto e tossì.
Karol:"T-tu se-i inc-inta?" disse tossendo.
Valentina:"Si..."
Karol:"Dimmi che il padre è Michael e muoio." disse quasi ridendo.
Valentina:"(con la faccia seria) È lui..."
Karol:"Ok..." replicò senza emozioni.
Valentina:"Karol tutto bene?"
Karol:"Si certo! Sono contenta per voi! Ma ancora non ho capito perché tu sei qui?"
Valentina:"Il mio fidanzato l'ho lasciato e Michael non...non vuole il bambino..." disse mettendosi a piangere.
Karol:"Oh mio Dio! Mi dispiace!" disse alzandosi e andando ad abbracciarla.
Le due rimasero in quella posizione per due minuti.
Karol:"Tranquilla ci occuperemo insieme del bambino se vorrai... Io non ho proprio intenzione di tornare in Latino America, potrai restare qui quanto vuoi..." disse staccandosi.
Valentina:"Grazie! Io vorrei restare qui fin quando il bambino non sarà nato..."
Karol:"Per me puoi restare tutta la vita..."
Valentina:"Grazie..."
Karol:"Sai una cosa?"
Valentina la guardò sorridendo.
Karol:"Sono emozionata all'idea di un pargoletto che gira per casa..."
Valentina:"Ahahahahaha!"
Karol:"Dobbiamo preparare la sua stanza, i suoi giochi, i suoi vestiti, il passeggino, la culla..."
Valentina:"Karol, intanto io credo che mi devo sistemare la mia stanza... Sono ancora alle prime settimane..."
Karol:"Hai ragione... Se vuoi ti faccio vedere la mia stanza così prendi ispirazione."
Valentina:"Va bene!"
Le due si alzarono e si diressero nella camera di Karol.
Karol:"Ecco qua.." disse aprendo la porta.
Valentina entrò e rimase a bocca aperta.
Valentina:"Wowwwww!"
La stanza era ampia e lilla.
La prima cosa che si notava entrando era il letto matrimoniale al centro della stanza ricoperto di lenzuola lilla, proprio sopra il letto appeso al muro c'era un enorme quadro che ritraeva Karol durante uno degli show di Soy Luna. A entrambi i lati del letto c'erano dei comodini con abat jour, foto incorniciate e libri. Sul muro sinistro della stanza sorgeva una toeletta in legno bianco con uno sgabello del medesimo colore e tutt'attorno c'erano dei quadri e delle foto di famiglia.
Nel muro opposto c'erano quadri, foto e sotto a questi c'era una scrivania con un computer della Apple, portapenne, appunta matite, libri, quaderni e foto, proprio accanto alla scrivania c'era una finestra che dava sul giardino della casa.
La sua camera era stracolma di foto, ma a che di specchi, infatti accanto alla porta c'è uno specchio.
Valentina:"È bellissima! Mi piace molto la foto sopra il letto, la voglio anche io!" disse ridendo.
Karol:"Va bene! Allora domani poi andiamo in vari negozi dove comprare le cose che ci servono."
Valentina:"Ok!"
Karol:"Ora si è fatta ora di cena... Andiamo a vedere cosa puoi mangiare e cosa no e p infine prepariamo la cena!"
Valentina le sorrise e insieme si diressero in cucina.

La Verità Fa Male Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora