un minuto ancora|| rames

capitolo 6|| flshback

8.30-5 gennaio
(pov di martino)
8.30 di mattina: sono disteso nel letto incantato a fissare il soffitto immerso nelle coperte e nella sofferenza. oggi mi sono svegliato presto o, meglio, non ho proprio dormito.
"forse si" la risposta che mi aveva dato
nico prima di scomparire nel buio della notte mi rimbombava in testa dalla sera prima e, tutte le volte che provavo a chiudere occhio, quell'orribile ricordo diventava ancora più assordante.
sono solo in hotel oggi: tutti gli altri sono partiti circa mezz'ora fa alla volta di una gita organizzata, io invece, con la scusa della malattia, mi sono risparmiato una giornata di ulteriore sofferenza a fingere un falsissimo sorriso agli occhi di nico, non che gli importi sinceramente, ma credo di essermi già sputtanato abbastanza con la scenata a
tavola di ieri sera.
non ne ho la minima voglia, ma credo dovrei approfittare della loro assenza per riprendermi tutte le cose che ho ancora in camera di nico e... stefano ora. si, le avevo lasciate lì.. forse per pigrizia, forse perché in fondo speravo ancora non sarebbe stato necessario portarle via, ma poco importa ormai.
con estrema pesantezza mi dirigo nella hole,
ritiro le chiavi e mi porto all'entrata di quella che era la nostra camera... la apro lentamente e, mente faccio ciò, strizzo leggermente gli occhi quasi avessi paura di vederla cambiata da come era quando la condividevamo, forse ce l'ho davvero.
cammino piano al suo interno, la stanza è avvolta da un silenzio così glaciale che mi muovo cautamente quasi a non volerlo spezzare, intanto a spezzarsi però è il mio cuore alla vista dei vestiti di nico mischiati a quelli che presumo siano di stefano.
inizio a raccogliere piano le mie cose mentre qualche lacrima bagna i vestiti che ripongo piano nella valigia.
un particolare però attira la mia attenzione: ai piedi del letto mischiati tra le coperte ci sono quelli che presumo siano i pigiami che hanno usato durante la notte... uno di quelli è una mia maglietta.
la prendo tra le mani mentre il cuore mi batte forte e stringendola a me, forse mi spunta per la prima volta quello che può essere considerato un vero sorriso dall'inizio di quell'incubo.
in realtà è un gesto così piccolo e fraintendibile ma, agli occhi di una persona distrutta dall'amore che prova, così grande e meraviglioso: davvero forse nico la sera cerca ancora il mio profumo e la mia presenza in qualche modo? non lo so sinceramente, forse ho quasi paura di ricevere una risposta.

flashback
"nì sicuro di aver preso tutto? qua sulla lista non avevamo più spuntato caricatore, spazzolino, pastigl-"
"si marti, stai tranquillo, è solo un week and" mi interrompe.
in effetti ha ragione.. sono più ansia io di lui, ma non c'è niente che odio di più di doverci separare, specialmente sapendo che trascorrerà il fine settimana al lago con i suoi compagni di università.
lo accompagno alla porta, sta per voltarsi verso l'ascensore quando mi tira a sè per la maglietta posandomi un ultimo e dolce bacio sulla labbra, poi si stacca all'improvviso:
"no, aspetta!" "hai ragione, ho dimenticato una cosa"
rientra veloce in casa e lo seguo mentre si dirige verso il nostro armadio, poi estrae da quel cumulo indefinito di vestiti una mia maglietta.
"e questa a cosa ti serve?" chiedo divertito col mio sorriso da ebete che non riesco proprio a controllare in sua presenza
"con cosa pensi che dorma quando non ci sei?" dopo questa affermazione mi lascia un ultimo e fugace bacio sulla guancia per poi correre giù dalle scale quasi si fosse imbarazzato.
rido mentre cerco di seguirlo con lo sguardo dall'inizio del pianerottolo
"ti amo!"

chissà se mi ha sentito.

fine flashback

eccoci qui col secondo capitolo di oggi. forse il mio preferito fino ad ora... voi che ne pensate di questa sopresina?? aspetto i vostri commenti, grazie di continuare a leggere❤️