Rimorso

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"Abbi almeno il coraggio di sentirti libera"

Era passata una settimana,non sentivo Andrea da quella notte,Hanna per l'intera settimana aveva cercato di tirarmi su.Ma se a me non importava nulla Perché ci stavo male,passavo davanti casa sua e tiravo dritto trattenendo le lacrime,che stavo pensando iniziando a provare dei sentimenti per Andrea,no era tipo tutto  il rimorso di questi anni per aver sprecato il mio tempo con qualcuno che non mi interessava mentre la persona che amavo era la mio fianco,per non averci mai provato.Ora invece di sentirmi libera da questo "peso" lo volevo quasi indietro,perché mi ero resa conto che alleggeriva  il mio inferno.

Intanto l'esame di quinta si avvicinava e io ero in guai seri

-Sei vuoi ti do una mano io-  Hanna aveva insistito che andassi a studiare da lei convinta che a casa non avrei fatto nulla

-mmh-

-Devi reagire però- 

-Dovevi vedere i suoi occhi Hanna,era distrutta,nessuna ha mai reagito così di solito si limitavano a qualche schiaffo e un "sei una stronza",lei invece è rimasta in silenzio chiedendomi se lei valeva veramente qualcosa per me - Hanna mi prende le mani e mi rivolge uno dei suoi sguardi dolci

-e tu cosa gli hai risposto-
-che non volevo ferirla- Hanna lascia le mie mani e scuote la testa

-quindi la vedi come un amica - abbasso la testa,niente più di un'amicizia finita nella merda ora.

-Ho deciso, prendo questo dannato diploma e me ne vado-,
-dove?-
-non lo so prendo la mia chitarra e giro-
-Ma dove vai? Stai qui-
-girerò l'Europa - continuo mentre prendo il mio giubbino dal divano

-e ora dove vai- mi domanda Hanna mentre ride

-A tenermi pronta per l'Europa-  ride e mi lancia un cuscino mentre chiudo la porta

-Idiota-     

|Hanna|

Forse girerà veramente l'Europa o si troverà un lavoro qui, l'unica cosa che so è che non resterà con le mani in mano per troppo tempo. Un sorriso mi nasce spontaneo mentre metto a posto le nostre foto.

-che pazza che sei Emma- accarezzo la foto della nostra estate più bella, solo io e lei in Puglia. Tra due settimane l'esame e tra meno di una il tuo compleanno. 

Quando esco trovo Luca ad aspettarmi sotto il palazzo, il suo naso è fasciato

-C-ciao- non riesco a trattenermi dal ridere vedendolo

-ti fa ridere-
-no, avanti dimmi cosa vuoi-
-una mano per l'esame di matematica- si accende una sigaretta

-te lo sogni-
-Vedremo- e così detto sale sulla sua macchina e parte,spero solo che dopo il diploma non lo vedrò più. Mi in cammino verso casa di Emma, le avevo promesso una mano  con storia.Arrivo sotto al Palazzo è busso

-Salve signora sono Hanna c'è Emma-
-Emma è uscita poco fa-
-sa dove è andata-
- No,ma l'ho vista uscire con la chitarra-
-okay grazie-

Dove diavolo può essere andata, doveva aspettare l'esame no? Non lo farebbe mai senza avvertirmi, poi l'idea mi fulmina all'istante

-pazza-

|Andrea|

Stavo riordinando la camera,avevo tolto tutte le fotografie di Emma,tagliate a metà,buttato Tutti i suoi regali, ci tenevo davvero tanto a lei. Il suono di una chitarra insistente sotto la mia finestra mi distoglie,forse uno di quei suonatori che girano,la chitarra insiste,prendo i soldi e mi affaccio alla finestra ma invece di un chitarrista ambulante ci trovo lei.  Che mentre stringe la sua chitarra fissa me, pronta  a cogliere qualsiasi segno per andare avanti.Appoggio le braccia sul davanzale e lei inizia a cantare.

"Questo posto sa di chiuso,sa di te
Dei tuoi libri e el tuo fumo
Di tutto quello Zucchero e caffè
Con quella faccia strafottente e il tuo stupido perché
Ed è così stupido che dopo ogni litigio ogni volta che ci allontaniamo io ho bisogno di sentirti accanto a me
Che senza te e tuoi capricci io proprio non ci so stare ! "

Non posso  sentire una parola di più, corro giù e le vado incontro,molla la sua chitarra e mi bacia,li davanti a tutti.Quando si è sempre preoccupata della madre,di stare attenta quando camminavamo a non incontrare nessuno che conosceva.La guardo fissa negli occhi e gli accarezzo una guancia
-Vieni dentro - le sussurro a uno orecchio.

|Hanna|

Quando arrivo sotto al Palazzo di Andrea ormai è troppo tardi,la vedo entrare con lei.perché se non la ami fai questo Emma. Diavolo, mi siedo sulle scale e fisso la finestra dove probabilmente prima Andrea era affacciata,intravedo le loro figure baciarsi e tenersi strette. Distolgo lo sguardo e torno a casa. 

|Emma|

Forse non ero pronta a lasciarla andare, o forse non volevo. Ma l'unica cosa che so è che ora sto bene qui,tra le sue braccia, e sta notte mentre facevamo l'amore non ho pensato ad altro che lei,a quanto fosse bella e a quanto desiderassi ogni suo singolo bacio, con la voglia di risvegliarmi con il suo profumo sulla pelle, e di sentire ancora il  tocco delle sue mani sul mio corpo.Ora la guardo dormire e mi rendo conto per la prima volta di non aver pensato ad Hanna quando ero con lei,per la prima volta è stata lei ad occupare tutta la mia mente senza lasciare spazio a nessuna. Apre i suoi bellissimi occhi azzurri e sorride

-Giorno amore- mugula mentre si stringe a me

-Buongiorno a te amore- dico mentre le accarezzo i capelli e le lascio un lieve bacio sulla fronte. Questa volta sarà tutto diverso.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora