La nostra partenza,mia e di Hans,è stata piuttosto tranquilla. Nessun fazzoletto bianco come nei film,niente lacrime e il resto, c'era solo silenzio.un tremendo silenzio scandito dal rumore delle ruote del treno,dal suo assordante fischio di addio. Ho passasto la maggior parte del tempo a prepararmi ,a rendermi conto che lì puoi anche morire e nessuno ti aiuterà,devi farcela da sola. Quando arraviamo la stazione è vuota,e mi rendo conto che siamo gli unici a scendere,Hans mi ha obbligata a mettere il pantalone militare con gli anfibi neri,una maglia bianca con sopra un giubbotto mimetico,è mi sento pesante,nel vero senso della parola. Seguo Hans per le strade,ci stiamo avviando a piedi quindi penso Non sia molto lontano,ma dopo quasi una camminata di un ora nel verde totale mi viene il dubbio che ci sia tanta strada ancora da fare.
-Hans è ancora lontano?- domando con il fiatone,sta iniziando a fare caldo
-Cinque minuti ancora- annuisco lo stesso anche se lui non mi vede,ha un andatura costante e veloce,potrebbe camminare per tutto il giorno.
-Emma,quando saremo dentro,io sono l'ufficiale Müller per te- esordisce in modo freddo,quindi niente favoritismi
-e non pensare che ti tratteranno meglio solo perché sei una donna,probabilmente sarà un inferno.Molti degli uomini che sono qui non vedono una donna da più di dieci mesi- deglutisco a vuoto,l'idea mi terrorizza
-la notizia buona è che non sei l'unica ,c'é la Signorina Smith. Ma fossi in te le starei alla larga- neanche il tempo di entrare e già vorrei andarmene,ma devo resistere. Si blocca e io per poco non gli cado addosso. Si gira di scatto e stringe il mio polso-Non è stata una mia decisione,Emma- il suo tono di voce è rassicurante,per un momento ho visto un luccichio nei suoi occhi ghiaccio quando ha pronunciato il mio nome,quasi a scusarsi dell''inferno che io dovrò passare tra poco,ma lui non è ha colpa.
Due soldati armati ci aspettano all'entrata,un muro alto delimita il confine dell'accampamento,sopra è posato il filo spinato. Guardo avanti cercando di rimanere salda sulle mie gambe. Mi concentro sulla natura e tutto quello mi circonda per non pensare a cosa sta dicendo Hans,non ci capisco niente di tedesco. Mi fa cenno di seguirlo e io così faccio. Passiamo davanti una schiera di soldati allineati,ognuno tiene un fucile in mano e cambiano le posizioni per sparare. Ecco non so se riuscirei in questo caso. Arriviamo ai bungalow,modesti ma non troppo.
-qui starai tu per le prime due settimane - mi informa Hans
-dopo?-
-se passi il "turno" vai al distretto 7- conclude e mi fa entrare nel bungalow,ci sono altri cinque brande,tutte quante perfettamente allineate,è tutto così ordinato.-sarebbe?-
-esercitazioni e roba varia,preparati che si inizia subito- annuisco e apro la borsa che trovo sul mio letto.-mh Emma,nella tasca destra trovi una fascia contenitiva,penso ti serva- dice con un sorriso sulle labbra. Arrossisco e sorrido anche io.
-okay,ma finiscila Hans- repiclo in imbarazzo. Lui mi guarda e ride,poi esce chiudendosi la porta dietro le spalle.Mi siedo sul letto e guardo in torno. Continuo a frugare nella borsa,ci sono vari indumenti della mia taglia e una divisa. La porta si apre e un ragazzo dall'aria distrutta varca la soglia. Non fa neanche caso a me fin quando non si getta sul letto al fianco al mio.
-tu sei Emma?- le notizie volano veloci da queste parti
-si,tu?- il ragazzo alza il cappello dalla faccia e apre gli occhi,di poco quasi mettendomi a fuoco.
-Frederik,ma puoi chiamarmi Fred- allunga una mano e io la stringo,ha i capelli color grano e un buco all'orecchio.
-era un piercing,ma poi me l'hanno praticamente strappato- annuisco con poca convinzione,deve essere stato doloroso. Si alza e va verso la finestra dove il sole illumina il suo viso,si gira verso di me e io rimango incatenata nei suoi occhi,sono d'orati,non castani chiaro o castani o color grano,sono d'orati e luccicano. Non riesco a staccarmene,ne diventerò dipendente.
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Scusa se ti amo
De TodoScusa. Ma il mio amore non è accettato reso dagli altri sbagliato e ai tuoi occhi ancora più errato. Mi dispiace per me stessa perché dovrò amare per due ,e si sa che fa male. Aggrapparmi ai tuoi sorrisi evitando le lacrime. Rendere ogni giornata...