"E io nei tuoi bellissimi occhi scuri ci potrei spiccare il volo,potrei impararci a volare"
La mattina seguente mi sono svegliata con lo stesso pensiero fisso :Dirlo ad Andrea.
-Mamma scendo- urlo dall'ingresso
-tua madre è uscita- ma doveva spuntare così all'improvviso sto tizio
-non farlo mai più-
-scusa,dove vai?- chiede lo stoccafisso che poi stoccafisso non è poi tanto-a fare una commissione- mi mantengo generica,è stressante.
-vengo con te-
-cosa? No - mi giro e lo guardo,stava prendendo la sua giacca,non mi va di camminare con un tizio in divisa che mi segue dappertutto. Prendo le mie cose e scendo,sento dei passi dietro di me e mi fermo- ho detto che non puoi venire-
-Non mi va di stare a casa- poveretto però,sempre nell'esercito a guardarsi il muro.Non dico niente e proseguo, è strano ,tremendamente strano sentire la sua figura dietro,mi sembra quasi di essere stolkerata-Senti puoi camminare affianco a me - lui si sposta e continua a camminare in silenzio,ha una piccola cicatrice alla punta dell'occhio
-come te la sei fatta quella? - lui porta istintivamente la mano a coprirla
-pensavo non si vedesse più- sospira e abbassa la mano
-Mio padre diceva che così mi aiutava a essere un soldato migliore-
-ti picchiava-
-lui...lui diceva che dovevo imparare a sopportare il dolore,lo faceva per il mio bene- io annuisco e proseguo sempre con Hans che mi segue in silenzio. Forse non avrei dovuto fare quella domanda.-siamo arrivati tu aspettami qui-
-niente da fare io entro-
-Hans sei pesante- lui sorride e mi guarda-perché sorridi?-
-ti sei ricordata il mio nome- oh no ti prego,roteo gli occhi e gli faccio segno di seguirmi. Tutta questa situazione è strana,troppo a dirla tutta.
-Amore- un Andrea tutta sorridente ci apre la porta,la sua faccia si fa più seria quando nota Hans alle mie spalle.
-Ciao- entro e Hans mi segue senza esitare,guarda ogni angolo della casa,scrutandola nei minimi dettagli e senza far trasparire alcuna emozione.
-lui è Hans...-
-Hans Müller- tende la mano verso Andrea mentre con l'altra mantiene il cappello sul fianco-Andrea,piacere- Non sembra così sicura e continua a spostare lo sguardo da me a lui
-lui è quindi...-
-un soldato,Hans puoi aspettare qui- mi fa un cenno con la testa e porto Andrea nella stanza affianco-devo parlarti- l'ansia è percepibile nel suo sguardo
-riguardo cosa?lui?- lo indica con la mano,io scuoto la testa
-lui è qui per portarmi nell'esercito- Andrea sgrana i suoi occhi azzurri e mi guarda sperando che tutto questo fosse solo un gioco,quando capisce che non lo è affatto deglutisce a vuoto,forse sta già trattenendo le lacrime.
-per quanto tempo?-
-Non ne ho idea- ed era vero,non avevo idea di quello che mi aspettava ed ero abbastanza spaventata. Lei annuisce con forza tirando su con il naso-Okay- dice spostando il suo sguardo nel mio,i suoi occhi stanno iniziando a diventare Rossi. La stringo a me.le lascio un bacio sulla fronte prima di andare via.
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Scusa se ti amo
РазноеScusa. Ma il mio amore non è accettato reso dagli altri sbagliato e ai tuoi occhi ancora più errato. Mi dispiace per me stessa perché dovrò amare per due ,e si sa che fa male. Aggrapparmi ai tuoi sorrisi evitando le lacrime. Rendere ogni giornata...