Nanashi x Reader // Sword Of The Stranger

161 6 0
                                    


Le nostre labbra si incontrano.

Il canto dei grilli echeggia nella foresta di bambù in cui ci siamo nascosti agli occhi avidi degli altri soldati e delle loro malelingue.

Tutto tremendamente reale, tanto che giurerei di poter toccare il cielo con un dito.

Ci siamo salvati a vicenda in ogni modo possibile ed immaginabile, e mai avrei pensato di sentirmi parte di un qualcosa che non trattasse di me stessa e delle mie ambizioni fuori posto.

Le tue mani grandi, dalle dita forti e ruvide segnate dalla guerra, scorrono lente lungo i miei fianchi coperti da uno spesso strato di tessuto grezzo atto a nascondere le mie forme femminili.

Il tuo respiro caldo si condensa nell'aria fredda di quella notte d'inverno, ed i tuoi occhi si aprono il necessario per poter scorgere sul mio volto quanto desideri poterti appartenere per l'eternità.

"Qualsiasi cosa accada ci sarò sempre, non scordarlo mai." sospiri lasciando che il tuo viso si incastri nell'incavo del mio collo per lasciarci un bacio carico di desiderio. "Ti prometto che non lascerò che questa guerra e nemmeno il tempo ci separi. Se tu lo desideri, ti prometto la mia eterna fedeltà e di amarti come meriti. Non desidero altro."

La prima volta che le nostre labbra si incontrarono in quel bosco di bambù lontano dai furori della guerra, ero certa di aver finalmente imparato a respirare.


- - -


Aprii gli occhi e mi accorsi che quelle immagini veloci e quelle stupende sensazioni altro non erano che il frutto di una mente provata, ben lontana da ciò di cui aveva bisogno per poter riposare serena. Accadeva sempre più spesso con l'avvicinarsi di quello che sarebbe stato il giorno più angosciante della mia intera vita, e non riuscivo ad avere pace da quei sogni fin troppo reali, tanto che sarebbero stati in grado di ferirmi come una lama che lentamente mi trafiggeva il cuore.

Lui aveva promesso che non ci saremmo mai separati e che saremmo andati lontani, in un luogo dove nessuno avrebbe contestato la nostra unione. Temevo però che, dopo tutti quegli anni trascorsi distanti l'uno dall'altro, si fosse dimenticato di me.

Mi misi a sedere sul futon ed osservai la stanza poco arredata in cui mi trovavo mentre un forte profumo di fiori proveniente dal giardino oltre la porta in legno e carta mi circondò riportandomi alla realtà. Scelsi di alzarmi, essendo certa che non sarei più riuscita a prendere sonno, e mi avviai alla porta scorrevole della camera per poi aprirla. Lasciai che i miei occhi ammirassero il cielo stellato che mi trovai davanti dopo aver mosso un passo sulla veranda e  lentamente riordinai i miei pensieri sparsi come petali di ciliegio durante l'hanami.

Mi mancava terribilmente e non potevo negarlo. Nanashi, il ragazzo che avevo conosciuto durante la guerra, si era sicuramente fatto uomo e temevo che non lo avrei mai più rivisto. Nonostante ciò, sapevo che era una persona di parola e vivevo nella speranza che mi stesse cercando in lungo e in largo nel nostro vasto paese dato che, per una mia mancanza, non gli avevo mai rivelato il luogo in cui risiedeva la mia nobile famiglia. Era a conoscenza del mio solo nome e questo non avrebbe di certo facilitato le sue ricerche. Mi ero colpevolizzata abbastanza durante quegli anni trascorsi lontani dalle sue braccia e sarei stata la prima a partire alla sua ricerca se non ci fosse stata la mia famiglia ad impedirmelo. 

Il tempo trascorse senza che me ne accorgessi ed il cielo si colorò di un lieve bluastro macchiato da toni aranciati e spenti, annunciando l'arrivo di un nuovo giorno. Udii la porta scorrevole alle mie spalle aprirsi lentamente.

Character x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora