Sonole ore 23.02.
Mentre la macchina sfreccia per le strade di una Roma deserta in preda ai deliri da festa per la fine dell'anno, Dorian osserva fuori dal finestrino con aria pensierosa.
Giada è abbracciata al ragazzo, la testa appoggiata sulla sua spalla.
Dorian è ancora pensieroso. Non capisce come mai il Consiglio dei Tredici voglia vederlo con cotanta urgenza.
-Tutto questo è semplicemente pazzesco!
-Che cosa?- chiede Giada.
-Il Consiglio dei Tredici mi ha chiamato senza nemmeno volermi spiegare il motivo della convocazione al Palazzo Imperiale!- borbotta Dorian, sempre più irritato.
-Forse voglion dirtelo direttamente lì!- ipotizza Giada.
-No.- Osserva Dorian. -La faccenda ancora non mi è chiara: io non sono nemmeno un membro del Consiglio, non ho accesso ai loro saloni. Non ho nemmeno la metà degli anni richiesti per entrare a far parte dei Tredici!
-Forse vogliono nominarti membro...oppure è qualcosa di più importante!
-Io non capisco!- obietta Dorian, sempre più nervoso. -I Tredici si sono riuniti in Clave Perpetua per eleggere il nuovo Imperator! Com'è possibile che l'abbiano interrotta?
-Nonne so molto, ma...- Giada continua ancora a fare ipotesi -...forse l'hanno interrotta perché vogliono fare un esperimento, un qualcosa che possa innovare la politica dell'Impero...
Dorian ha un piccolo attacco di riso. Giada lo guarda quasi offesa.
-E cosa vorrebbero fare?- chiede, scherzando. -Chiamarmi ad essere il loro nuovo Imperator? Sicuramente si tratta di qualche scherzo di qualche mio commilitone...La macchina entra nel lungo viale colonnato che preannuncia il palazzo in tutto il suo splendore. Per l'evento solenne, ovvero la nomina del nuovo Imperator, che può avvenire da un momento all'altro, la zona circostante il palazzo è piena di guardie armate che sottopongono la macchina di Dorian, passeggeri compresi, ad un'accurata operazione di controllo per accertarsi che non si tratti di terroristi o che l'auto su cui viaggiano non contenga nulla di anomalo.
Dopo essersi sottoposta senza obiezioni ai controlli, la macchina su cui viaggia Dorian entra in una sorta di garage sotterraneo.
Una guardia imperiale, vestita con una giubba azzurra e delle bretelle incrociate bianche, apre la porta dell'auto e scorta Dorian e Giada fino all'entrata.
I lPalazzo Imperiale, dove regna un'architettura di stampo barocco, è la sede delle principali manifestazioni politiche ed amministrative dell'Impero ed è perciò in solenne funzione in occasione delle celebrazioni per l'arrivo di altri capi di Stato, la proclamazione dei nuovi Imperatores e le esequie di quelli defunti e la celebrazione di feste quali la nascita di 'Zal o della Triade. Dorian viene scortato dalla guardia imperiale assieme a Giada.L'autista invece è rimasto dentro la macchina.
Arrivati ad un salone affrescato, però, a Giada viene chiesto di fermarsi: le donne, infatti, non possono accedere alle sale del Consiglio.
A Dorian viene chiesto di attendere. L'ansia aumenta e, nonostante la temperatura glaciale che proviene dalla sala, che è all'aperto, il ragazzo comincia a sentire caldo e a sudare leggermente. Dorian suda in due occasioni: o quando è molto accaldato, oppure quando è nervoso o ansioso per qualcosa, come in questo caso.
Ed ecco. Si aprono le porte della grande sala e il nostro conte se ne va. Si allontana, con la sua nobile andatura, eretto con la sua stupenda figura accompagnato da due guardie imperiali.
Sono le 23.19
Dorian è nel palazzo imperiale in seguito alla chiamata del Consiglio dei Tredici. Ancora si chiede perché quella chiamata proprio quando sta per finire l'anno e tutti sono impegnati nei festeggiamenti.Scortato dalle due guardie imperiali, Dorian percorre le grandi sale illuminate dalla tenue luce dei candelabri elettrici. Attorno a lui,dipinti di gusto neoclassico e barocco troneggiano assieme a statue di uomini di cultura, politici, artisti e letterati.
Lasala viene lasciata e si spalanca una grande porta che conduce verso un grande cortile: è questo il Giardino della Memoria, un viale fatto di terriccio adornato da fontane, siepi basse ed aiuole di ogni tipo. Ad entrambi i lati del viale, si ergono maestose le statue di tutti gli Imperatores del passato, come gigantesche lapidi scolpite in loro onore.
Dorianè affascinato: mai si sarebbe aspettato di vedere quello splendore un giorno.
Superato il Giardino della Memoria, i tre uomini arrivano ad una porta sorvegliata da due guardie armate di alabarda. Le loro armi sono incrociate come per dire che nessuno può passare.
Una delle guardie imperiali mostra il suo tesserino e le alabarde tornano in posizione eretta: l'accesso ora è libero.
Dorian e i due soldati possono entrare nella sala dove si sta celebrando la Clave Perpetua per eleggere il nuovo Imperator.
Scortato da due guardie entra, con altri due rappresentanti del Consiglio deiTredici, il Gran Consigliere. E' questi un uomo di età compresa tra i sessantacinque e i settant'anni. Ha indosso delle ricche vesti dorate e ornate di vari ricami color argento. Un lungo mantello nero gli parte dalle spalle e scende fino ai piedi.
Alla testa ha una specie di diadema con una punta che termina all'insù.
Appena lo vede, Dorian si inginocchia e gli bacia la mano.
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L'Incoronazione
Fiction généraleNella notte di Capodanno del 2006, i festeggiamenti impazzano a Roma, capitale della Provincia d'Italia, appartenente all'impero di Eurogea, una versione alternativa dell'Unione Europea. Il trono imperiale è rimasto vacante dopo la morte dell'ultimo...