Sono amante delle cover molto semplici e, a dirla tutta, adoro il minimal, perciò non posso mentire: la composizione mi è subito saltata all'occhio. Per assurdo non mi è parsa come un collage, cosa che di solito succede quando si propongono diverse immagini in quadrati o poligoni distinti, ma si è come amalgamata dietro una griglia. "Concetti distinti in un'unica cornice color carta da zucchero", ecco cosa ho pensato. Joy e Aron che sono distanti un tocco, un corridoio, che abitano nella stessa città e diventano frammenti; Joy e Aron che sono due persone diverse, che potrebbero essere uno nella vita dell'altro, nel mondo dell'altro, ma che faticano a inserirsi, a incastrarsi, come pezzi di un puzzle; ancora Joy e Aron, che pian piano riusciranno a toccarsi e a disegnare quell'infinito che Joy ha lasciato nostalgica sulle piastrelle del bagno.
TRAMA
Joy è una ventiquattrenne impulsiva e testarda che ancora deve capire quale sia la sua strada. Lei è l'esatto opposto di Aron, un uomo tutto d'un pezzo che all'apparenza sembra non temere nulla. Con un colpo di sfortuna, o fortuna, le loro strade si incontreranno, e senza rendersene conto si ritroveranno ad affrontare segreti ormai seppelliti da tempo, ma mai dimenticati.Dal capitolo 10Aron si sbottonò il colletto della camicia, lavò le mani e il viso con forza, passando il sapone più volte. Si guardò allo specchio e ciò che vide era solo l'ombra di se stesso. Poggiò le mani sul lavandino, la testa china e il respiro corto. Piccole gocce d'acqua scendevano dal ciuffo di capellibagnati e dal viso.«Uno...due...tre...quattro...cinque...sei...sette» contò con un filo di voce fino a calmarsi, poi rilassò i muscoli. Senza forze si sedette a terra, la schiena e la testa appoggiate al muro.Anche questa volta il mostro aveva vinto.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Credete che le cinque stelle siano il voto per la trama esterna? No: c'è molto di più tra le pagine di questa storia. Come me, penso che anche l'autrice di Serendipity sia un po' in lotta con i concetti ristretti, o non avrebbe inserito un estratto del capitolo 10.
Magari potrebbe essere una sadica scelta stilistica quella di non citare problemi psicologici presenti nel testo, facendovi solo un vago riferimento; e ancora, magari, lei rimane lì stile avvoltoio per attendere i poker face del lettore. Chissà. Ma qui lo dico e qui lo nego: lo facevo anche io. Il problema è che questo potrebbe anche provocare il cosiddetto "fugone mistico", fugone che conosco molto bene a causa la vacuità della prima trama d'Invisibile (datata tipo 2018). A oggi posso assicurare, però, che indicare i diversi temi può interessare le altrettante diverse tipologie di pubblico (da notare che ha interessato anche me).CAPITOLI LETTI: 10 capitoli
Inizio subito con il mettere le mani avanti, perché continuerò la lettura di questa storia. Mi sono fermata per lasciare una recensione con degli spoiler più o meno significativi, certa del fatto che non sarei in grado di frenare eventuali riferimenti futuri.
Ci sono dei piccoli refusi nei capitoli iniziali: qualche virgola di vocazione mancante, pochi spazi assenti dopo i puntini di sospensione, ma nulla che non si possa risolvere con una veloce revisione. In ogni caso si tratta di pagine molto scorrevoli, capitoli pieni di dialoghi plausibili, azioni mai banali e descrizioni per nulla eccessive o pesanti.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è stata la caratterizzazione dei Greco, soprattutto il rapporto fraterno, perché l'ho trovato molto plausibile nelle sue linee guida.
Io sono la maggiore in famiglia, distante tredici anni dalla nanetta, e posso confermare che di nomignoli, battute e protezione ce n'è abbastanza. Ecco che le battute a tu per tu, addirittura il solletico e la gelosia tra l'uno all'altro (questo voler frenare un fratello che rischia di sposarsi troppo presto) è perfetto.Altro personaggio "top", diverso dal solito, è sicuramente Aron.
Si tende a creare il "bad boy" di turno su questa piattaforma, ma finalmente ho avuto l'onore di leggere qualcosa di diverso: un #maiunagioia vero e proprio (perché Joy non lo sa, ma anche lui condivide qualcosa con questo hashtag). Nell'ultimo capitolo che ho letto c'era della rassegnazione, del dolore, ma anche un amico d'infanzia, venti anni di conoscenza e ossessioni, manie (oh, povero cuoricino!).
Complimenti per questo svelare pian piano le carte in tavola (un discorso diverso dalla trama, non sono bipolare): chi ha troppa fretta di raccontare perde la suspense e anche i lettori, me compresa.In conclusione: tra le mani hai buon materiale da pellicola, spero che tu lo sappia.
Autore: GreyMoon1234
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La Banana - Recensioni
RomanceA titolo informativo: "Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente" (cit.) Ma potrebbe anche essere un bluff e, se a voi piace giocare, nessuno vi proibisce di cliccare.