ARTRO BOT - Unspeakable_greed

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Sulla copertina dovrei soffermarmi un attimo perché è raro che mi piaccia qualcosa disegnato da altri

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Sulla copertina dovrei soffermarmi un attimo perché è raro che mi piaccia qualcosa disegnato da altri. Di solito tendo ad apprezzare lavori fotografici, ma capisco che questa storia sia nata come visual novel. avendo frequentato l'accademia, però, noto delle imprecisioni evidenti nell'anatomia e nella distribuzione grafica (perché sì, il mio indirizzo era proprio grafica multimediale: sono un fallimento?).

L'altra cover, quella all'interno dei capitoli, ha un disegno più interessante, se così vogliamo dire, però non la trovo comunque benfatta. Secondo me l'autore dovrebbe lavorare molto di più sulla componente fumettistica ed esercitarsi assieme a qualcuno "ossessionato" dal tema (qualora io abbia davvero capito bene e voglia davvero disegnare lui la visual novel); altresì trovare questo qualcuno e fare gruppo per creare un comic con correlata novel (e io la compr—— ok, scusate, colpa dell'animo nerd).

TRAMA:

Roma, Federazione Europea, anno 2040. L'umanità è sopravvissuta agli anni più cupi della pandemia latozoica e ha imparato a convivere col morbo, sebbene per la comunità scientifica molte delle sue caratteristiche rimangano ancora un mistero.Per Carlo la decisione di diventare un Plasmanaut, ovvero un operatore di Artro-bot, e prendere parte alla lotta contro la possessione latozoica è un punto fermo, indiscutibile del suo futuro. Ora sta per diventare un medico vero però, e quel futuro è diventato fin troppo tangibile e spaventoso. Tirarsi indietro e cambiare strada sembra un'idea più che razionale. Eppure, quando fingi di inseguire un destino troppo a lungo, può capitare che alla fine sia quel destino stesso a venire a cercarti. *** ***- Nuovo capitolo ogni venerdì! 

- Nuova illustrazione quando capita! (cioè mai)

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

La trama, lo ammetto, non mi aveva entusiasmato. Ma il motivo è molto semplice: non è il tema che leggo di solito. Andando avanti però, leggendo, mi sono resa conto di essere molto più presa dai capitoli di quanto non immaginassi.
La trama è questa, non ci piove, e non c'è altro da dire. Forse potrebbe essere messa in modo più accattivante per i lettori più reticenti. Come, però, mi è oscuro. Fate conto che io non abbia detto niente. Ma se l'autore riesce a farlo, invece, sventolerò la bandiera della vittoria dandomi arie da gran donna che dà consigli superlativi.

CAPITOLI LETTI: Capitoli 10

Questa storia è stata una vera scoperta e sono felice che l'autore sia venuto a chiarire il disguido che si era creato tra noi a causa del bug di Wattpad, perché altrimenti non avrei avuto modo di leggerla.
Nelle sue note c'è scritto di evitare il vecchio incipit e saltare subito al nuovo, quello con il bollino rosso; tuttavia avevo letto questa postilla tempo addietro e avendo una memoria da Dory di Nemo... non ho fatto altro che "Devo evitare quelli con il bollino rosso, okay".
Cosa è successo quindi?
Mi sono trovata davanti a una storia narrata decisamente bene. Una prima persona appassionante, diversa da tutte le altre della piattaforma perché ironica e, a volte, un po' cinica nei confronti di se stessa. A parlare è uno studente che sta terminando gli studi a Roma e che, nel corso dei capitoli, festeggerà con uno sprint (così dicono) da zombie (alias: energia -2) assieme ai suoi amici laureandi. Fin qui tutto bene, giusto? Esatto, ma dal momento che Carlo Zanni è un po' sfortunato e ha la lingua lunga, si metterà litigare con la più brava del corso sparandone di ogni.


Diciamo che questo è quanto accade dei primi capitoli che ho letto, quelli che fanno parte dell'incipit che l'autore ha voluto tagliare per riassumere nei due con il bollino rosso; ma se a molti sono sembrati "lunghi" e poco chiari, io sono di tutt'altro avviso: lì ho trovato i dettagli del worldbuilding ben disposti, pagine di veloce lettura, situazioni di facile immedesimazione e show don't tell. Differentemente, quella con il bollino pare quasi un diario che raccoglie i giorni della laurea ed è priva dell'empatia che si è vista nell'altra versione, forse a causa delle numerose spiegazioni inserite al riguardo della tecnologia etc, sicuramente richieste da qualche lettore impaziente o poco attento ai dettagli di sfondo.

Non ho detto che il protagonista è ironico? Quindi aggiungo anche che è carismatico. Adoro leggere di lui, delle sue avventure e sventure: Carlo Zanni è il dottor Carlo Zanni; e va precisato.
Ma una cosa che ho scoperto andando avanti è che l'autore non ha caratterizzato così bene soltanto Zanni, bensì tutti personaggi presenti (anche quelli che sembrano di passaggio, che devono fare una battuta random). Ciascuno è riconoscibile e spicca nel testo. Se vogliamo possiamo parlare della più brava della classe, oppure del tipo posseduto, quello che Zanni ha contribuito a catturare, o ancora della dottoressa dell'ASCEP. Diversi, dettagliati al punto da rimanere in testa e nel cuore a chi legge.

È ancora presto per parlare di tutta la trama, ma le intenzioni iniziali ci sono e sono buone. Dunque perché non dire che la storia promette bene?

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