Maledette lacrime.

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Andammo in un angolino nascosto della biblioteca e ci sedemmo.
<<Che lezioni hai dopo?>> chiesi.
<<Matematica, con te, e spagnolo. Tu?>>
<<Beh matematica haha e francese, con Emily.>>
<<Se ti chiede dove ero tu dille che non lo sai.>> annuii. Mi dava fastidio mentire alle persone, ma in questo caso era molto più conveniente...
<<Dopo dove è che dobbiamo andare?>>
<<Nell'aula di chimica.>>
<<Ah si giusto.>>
<<Grazie a te comunque. >>
<<No centri anche te. Siamo rimasti a chiacchierare, insieme.>> sottolineò con la voce l'ultima parola.
<<Si ok hai vinto.>>
Ridemmo finché non vidi una figura troppo familiare. Danielle. Come poteva sapere che ero in biblioteca. Era troppo tardi per scappare.
<<Perché non mi parli da sabato?>> era incazzata. Come poterla biasimare.
<<Danielle lascia stare...>>
<<Ah però con lui ci parli.... che brava persona!>> lei non sapeva niente di quello che era successo alla festa.
<<Danielle possiamo parlarne da un'altra parte?>> le lacrime stavano pregando di uscire ma io cercavo di essere più forte.
<<Senti non è il caso di arrabbiarsi adesso. Non vedi che siamo in una biblioteca?>> si aggiunse Peter.
Io senza dire una parola mi alzai e uscii dalla stanza. Le lacrime che tanto temevo cominciarono ad uscire.
Andai velocemente sotto gli spalti del campo da football. Unico posto segreto dove nessuno veniva. Dopo circa cinque minuti mi arrivò un messaggio da parte di Peter:

Dove sei?

Non risposi ma semplicemente gli inviai la posizione.

<<Questa giornata va di male in peggio.>> dissi quando arrivò io moro.
Come se non bastasse arrivò una chiamata da parte di Danielle. Io mostrai lo schermo del telefono al ragazzo e lui decise di rispondere al posto mio.
<<Non dire niente. Ho chiuso con te. Sei solo una che piange per ogni cazzata e non affronta i problemi.>> disse la bionda. Il mio cuore si spezzò a metà. Volevo solo piangere. Non mi importava di dare ragione a quella facendo così.
<<Senti stronza: È lei che ha chiuso con te perché tu non la meriti. È la migliore ragazza al mondo e tu la tratti così? Vaffanculo!>> parlò Peter per poi concludere la chiamata.
Senza dire parola lo abbracciai.
<<Grazie.>>
<<Ma di che? Ho solo fatto quello che andava fatto.>>
Sciolsi l'abbraccio e lui mi diede un bacio sulla fronte.
<<Andiamo a matematica?>> chiese poi.
<<Si. Però prima possiamo passare in segreteria?>>
<<Certo.>>

Andammo in segreteria e cambiai corso di inglese. Non per paura di vedere Danielle, ma per cambiare "vita". Mi iscrissi al stesso corso di Peter e Luke. Cambiai anche gli altri corsi. Mi sentivo libera in un certo senso.
Lui mi abbracciò e ci dirigemmo a matematica.

Ci sedemmo vicini e parlammo fino all'arrivo del prof.
Mentre stavamo prendendo appunti suonò un cellulare. Tutti ci guardammo intorno.
<<Ragazzi vi ho detto più volte di spegnere i telefoni durante le lezioni.>>
<<Mi scusi prof. È mia madre è un emergenza posso rispondere?>> disse Peter. Cosa era successo?
<<Si muoviti. Ti do il premesso di andare in bagno.>>
Questo prof era il più gentile e simpatico che avevamo. Anche se a me non piaceva matematica, mi divertivo alle sue lezione.
<<Prof. Potrei andare in bagno? Emergenza donne.>> inventai una scusa. Dovevo sapere se Peter stava bene.
<<Lodge, vai.>> presi le mie cose velocemente e mi diressi nei bagno maschili.

Dall'interno si sentivano due persone litigare. Peter e.... Emily.
<<Dimmi dove sei stato tutta la mattina? Ho provato a chiamarti e sono venuta a cercarti!>>
<<Mi dispiace ma ero molto impegnato!>>
<<In classe non c'eri. Quindi dove eri finito?>>
<<Ero in infermeria. Avevo mal di testa.>>
<<Tutte balle.>>
<<Perché cazzo non mi credi?>>
<<Ti sei allontanato. Peter ammettilo!>>
<<Ti giuro che sarò più presente. Cazzo io ti amo e lo sai!>>
Queste parole mi ferirono. Non dovrebbero ma lo fecero.
<<Si anche io ti amo.>> si baciarono.
<<Oggi pomeriggio sei libero?>> chiese la mora.
<<No oggi no. Mi dispiace. Sono bloccato a scuola per una stupida punizione.>>
<<Ok amore, ci vediamo domani allora...>>
<<Neanche domani posso.>>
<<Cosa devo fare?>>
<<Punizione.>>
<<Ma se è sabato?>>
<<Lo so. Ma il prof di chimica è uno stronzo.>>
<<Si. Beh ciao ci vedremo domani sera...>>
<<Ok piccola.>> si diedero un ultimo bacio e poi lei uscii. Io corsi nel bagno delle ragazze per non farmi vedere.
Quando la mora se ne andò io andai da Peter.
<<Cosa è successo?>>
<<Il messaggio era da parte di Emily. Era incazzata nera ma adesso abbiamo risolto.>>
<<Bene.>>

Una voce metallica interruppe la conversazione.
<<Beth Lodge e Peter Kelley sono attesi in presidenza.>> io e il moro ci guardammo. Cosa potevo aver mai fatto? Che giornata di merda.
Velocemente ci dirigemmo in presidenza.
<<Ragazzi aspettate che il preside vi chiami.>>
<<Lodge e Kelley, entrate prego.>> disse il preside.
<<Allora vi starete domandando il perché della vostra visita in presidenza. Bene i vostri professori di inglese e storia mi hanno fatto presente della vostra assenza di stamani.>>
Annuimmo all'unisono.
<<Non tollero questo genere di comportamento. Quindi passerete ogni venerdì e sabato del prossimo mese insieme in punizione.>>
<<Ok.>>
<<Potete congedarvi.>>
<<Arrivederci.>>
Uscimmo dalla stanza e camminammo per il lungo corridoio.
<<Che cazzo!>> dissi.
<<Una peggio dell'altra oggi!>> continuai.
<<Questa scuola ci vuole insieme per forza.>>
<<Non è il momento di scherzare. Cosa penseranno i miei?>>
<<Siamo abbastanza nella merda...>> disse.
Dopodiché suonò la campanella e in men che non si dica ci fu una marea di studenti in giro per i corridoi. Salutai Peter e andai verso il mio armadietto per prendere il libro di francese. Arrivata lì trovai Peter Clark appoggiato su di esso.
<<Ciao.>> dissi.
<<Hei Beth. Come mai oggi non ti ho visto né a mensa né a inglese?>>
<<Ho litigato con una mia amica e allora non avevo voglia di incontrarla.>>
<<Ok. Senti... sono un po' in imbarazzo nel chiedertelo... ti va se domani sera andassimo ad una festa insieme?>>
Peter che mi chiede di uscire insieme a lui?!
<<È un appuntamento?>>
<<Si, se vuoi chiamarlo così...>>
<<Va bene. Che festa?>>
<<Mio fratello organizza una festa a casa nostra perché i miei sono in viaggio... ci sono molti dell'ultimo anno quindi per non sentirmi solo lui mi ha concesso di invitare alcuni ragazzi del secondo anno.>>
<<Ok. Grazie per l'invito. Ci vediamo domani sera.>> gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso l'aula di francese.

Non mi piaceva per niente il francese ma i miei erano innamorati persi di Parigi, infatti ogni anno andavamo in Francia. Quindi loro pretendevano che io lo sapessi alla perfezione.

Quando varcai la soglia della porta Emily mi salutò. Lo trovai strano per il semplice fatto che io e lei non siamo così amiche.
<<Tutto bene con Danielle?>> mi domandò la mora.
<<Non molto. Abbiamo litigato e adesso non ci parliamo.>> decisi di sfogarmi con lei perché è l'unica con cui potevo farlo.
<<Ho sentito.>> la guardai confusa.
<<Si prima Peter mi ha detto che passando davanti alla biblioteca per andare al bagno vi ha sentito discutere. Mi ha chiesto di starti a fianco visto che ora sei da sola. Ti capisco comunque. Anche io non ho molte amiche. Magari possiamo legare di più.>>
Rimasi offesa dalla cazzata che le ha detto Peter ma comunque volevo fare amicizia con lei...

Dopo questa conversazione entrò la professoressa ed iniziammo a fare lezione.

Il bacio proibito. [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora