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- ben tornata Sakura - la accolse Kohaku.
Sakura lasciò cadere la borsa e si sedette davanti al fuoco - scusate il ritardo, mi sono fermata a parlare con il mio fratellino - disse tirando fuori dei bento - e a preparare questi! -
A Rin e Jaken si illuminarono gli occhi - evviva! - esclamarono prendendone uno ciascuno.
Sakua si era fermata a casa per prendere qualcosa da mangiare, per chiacchetare con la tomba del padre e per parlare con Sota.
- hai un fratello?- le chiede Kohaku aprendo il bento.
Sakura annuì - dovrebbe avere la tua età -
Jaken parve confuso - aspetta, ma se tuo padre è morto quando è nata Kagome...e vostro fratello è più piccolo...chi è suo padre?- chiese mentre si faceva i conti sulle dita.
- Sota è adottato - rispose Sakura.
Guardò verso Sesshomaru, che fingeva di dormire poco lontano da loro. Gli avvicinò il bento facendolo volteggiare, e glielo posò sulle gambe - devi mangiare anche tu! - gli urlò, per poi continuare a consumare il proprio pasto.
- Sakura, com'è la famiglia tua e di Kagome?- le chiese Kohaku, che si era gia spazzolato tutto il bento - sono sterminatori?-
- no, gestiscono il tempio della famiglia Higurashi. Principalmente è mio nonno che si occupa di tenerlo pulito, e io lo aiutavo. Adesso che io sono qui ci pensa Sota -
- ora capisco perché Kagome ha un potere spirituale così potente - disse il ragazzo.
Rin le passò il bento vuoto - grazie sorellona! Delizioso come sempre - le disse con un sorriso. Anche Jaken glielo restituì - gia, mi stavo stufando di erbe trovate in giro o di pescetti secchi -
- sono secchi perché tu non sei capace a pescare quello grandi - gli fece notare Rin. Jaken la guardò male.
Sakura si stiracchiò e mise tutto nella borsa. Qualcosa le battè sulla testa, e alzando il viso vide che era Sesshomaru con in manco il bento vuoto - cos'hanno detto del tuo aspetto?-
Sakuea mise via quel bento e guardò verso terra - ecco...forse...mi sono mascherata per non farglielo vedere -
- paura eh?-la prese in giro Jaken.
- non voglio far venire un colpo a mio nonno. Gia ha rischiato l'infarto quando mia madre le ha detto di Sesshomaru-
Il demone la guardò male e si sedette - per essere un segreto lo sa molta gente -
- beh era un segreto, e poi avevo bisogno del consiglio di mia madre - si avvicinò al demone e appoggiò la testa sul petto , dopo avergli tolto l'armatura. Rin andò come al solito ad accoccolarai su Sakura, facendola sorridere.
La ragazza strinse a sé la piccola. Dopo quello che era successo nell'aldilà, evitava di perderla di vista. Non voleva più provare lo stesso doloee di quel giorno, mentrr guardava impotente il corpo della bambina.
- di cosa hai parlato con tuo fratello?- chiese Kohaku appoggiandosi all'albero accanto al loro.
- gli ho lasciato una lettera, che dovrà consegnare alla mamma nel caso il pozzo dovesse smettere di funzionare dopo che avremmo sconfitto Naraku-
Kohaku le mise una mano sulla spalla- spero per te che rimanga aperto - le disse sorridendo.
Sakura gli scompigliò i capelli- grazie Kohaku...-
Il ragazzo, che ormai aveva accettsto suo destino, cercava di non farlo vedere, sopratutto in presenza di Rin. Sakura lo rassicurava dicendo che avrebbero trovato un modo per salvarlo, ma il ragazzo sapeva che non sarebbe successo, e si limitava ad annuire.
- mmh meglio dormire, domani ripartiamo- Sakura sbadigliò e chiuse gli occhi, appoggiando la testa sulla spalla di Sesshomaru.

- perché sospiri tanto Jaken?- gli chiese Rin .
Il Kappa le lanciò umo sguardo rassegnato. Sesshomaru era molto irritabile da quando avevano lasciato il palazzo della madre, e se la prendeva solo col povero servitore. Era insoddisfatto della forma incompleta del Meido.
Sakura, che stava dormendo sulla nuvola a un metro da terra, andò a sbattere contro A-Uh quando si fermarono imrovvisamente. -mmh che succede -
Davanti a Sesshomaru c'era un ragazzino vestito da servitore, con due cavità nere al posto dei bulbi oculari - io posso sverlarvi il segreto della parte mancante di Temseiga Nobile Sesshomaru- gli disse con una vode quasi robotica e monotona.
- staresti dicendo che la mia spada è incompleta?- domandò Sesshomaru.
- esatto, non è forse vero che non riuscite a scagliare un Meido perfettamente circolare?-
- e tu come mai sai tutte queste cose ?- domandò Sakura.
- sta zitta - le disse secco Sesshomaru.
- tsk - sussurrò Sakurs incrociando le braccia.
- se volete sapere di più sulla vostra spada vi prego di seguirmi - disse il ragazzo tornando sui propri passi.

UN AMORE DEMONIACO 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora