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( me alle 23: okay scriviamo il prossimo!

Me a 1.08:* continua ad ascoltare ADDICT di hazbin hotel* fuck
Im addicted to this fucking song)

Sakura si mise seduta di scatto - Sesshomaru!- esclamò, con la fronte imperlata di sudore e il cuore a mille.
Cos'era successo...chi era Sesshomaru?
- mmh che succede - mugugnò una voce accanto a lei. Era su un letto matrimoniale, e guardando l'orologio vide che erano le sette del mattino. - scemo svegliati! Devi andare a lavoro!- disse scuotendo il marito.
Kokai si raggomitolò nelle coperte - ma è domenica...-
- è giovedi idiota !- si alzò, e tirò via le coperte, lo spinse a terra - muoviti! Io sveglio Heiwa - la donna corse in cucina, dove la figlia aveva gia finito di fare colazione ed era pronta per uscire - papà è di nuovo in ritardo?- chiese andando all'entrata e mettendosi le scarpe.
- anche tu tesoro - disse Sakura cambiandosi in un lampo. - forza andiamo, ti accompagno a scuola -
- le elementari non sono troppo distanti, posso andare da sola - disse la bambina.
Dietro di loro Kokai si stava allacciando la cravatta in tutta fretta e aveva in bocca una brioche. Le diede un morso, baciò la moglie e accarezzò la testa - ci vediamo stasera per la cena con la tua famiglia ! Ti amo!- disse prima di uscire di corsa di casa.
- dobbiamo andare per forza a cena da zia Kagome? Zio Hojo è un tontolone- chiese Heiwa mentre uscivano di casa.
Sakura le sistemò i capelli e si dietessero verso scuola - è il suo compleanno, perciò verrai anche tu al compleanno di Kagome, cosi vedrai anche i nonni -
Gli occhi della piccola si illuminarono - nonno Daichi!-
- esatto -
Ci misero solo dieci minuti ad arrivare alla scuola di Heiwa, e prima di lasciala entrare le diede un bacio sulla fronte - divertiti -
Heiwa annuì - a dopo mamma - le sorrise e corse dentro, raggiungendo i suoi amici.
Sakura si stiracchiò e sbadigliò. Odiava alzarsi di fretta e fare tutto alla svelta, soprattutto quando anche il marito era in ritardo. Fece dietrofront e tornò verso casa, ripetendosi il proramma della giornata: colazione, poi spesa, andare a riprendere Heiwa da scuola, bagno e infine andare al tempio di famiglia dove Kagome si era appena trasferita col marito Hojo. La ragazza avrebbe compiuto 23 anni quel giorno.
- allora devo prendere la carne, la soia e...- andò a sbattere contro qualcuno, sovrappensiero com'era. Davanti a lei c'era una bambina con un kimono a quadri arancioni e gialli, senza scarpe e con dei capelli neri in disordine.
- ti sei persa piccola?- chiese Sakura abbassandosi al suo livello. Era sporca e con qualche graffio.
- devi svegliarti sorellona!- le disse la bambina prima di correre via.
Sakura rimase ferma per qualche secondo, abbastanza confusa e perplessa - sorellona? - ripeté alzandosi e guardando il punto dove era sparita la bambina. - sarà un qualche scherzo - si disse mentre tornava a casa.
Si mise subito a lavoro, sistemando casa e facendo la spesa al konbini fuori casa , ed infine si dedicò un bagno caldo, avendo finito con un'ora di anticipo le pulizie.
- che bello!- esclamò immergendosi nell'acqua calda e nella schiuma. Non vedeva l'ora che arrivasse quella sera. Stare tutti assieme attorno al tavolo a gustarsi la cena e a festeggiare, proprio come quando erano piccole. Sfortunatamente il nonno non ci sarebbe stato, essendo morto due anni prima, ma avrebbero festeggiato anche per lui.
Dopo essersene stata per venti minuti buoni a mollo nella vasca, uscì e si mise l'accappatoio. Quando andò allo specchio per asciugarsi i capelli, vide nel riflesso un kappa vestito con dei vestiti da umano, e teneva in mano un bastone. Se ne stava in piedi sul comodino dove teneva gli asciugamani.- stupida vedi di svegliarti - le disse.
Sakura si girò impugnando la piatra, ma non c'era nessun Kappa, solo degli asciugamani.
Ebbe un piccolo flash, in cui si trovava penzoloni al soffitto da delle ragnatele, con addosso abiti strani e una spada in mano. Si strofinò gli occhi e vide che era tornata nel proprio bagno, e una sensazione di inquietudine la avvolse, come se non si trovasse nel posto giusto. Come se tutto fosse sbagliato.
Non fu l'unico caso di strane apparizioni nel corso della giornata, e ogni volta quella sensazione di estraneità cresceva sempre di più. Quando era andata a prendere Heiwa aveva incontrato una ragazza e un ragazzo vedtiti con delle strane tute nere. " non vedi che è tutto sbagliato?" Le aveva detto il ragazzino, prima di sparire dalla sua visuale. Quando aveva visto Heiwa correre verso di lei con lo zaino in spalla, aveva visto per un attimo una donna in lacrime che abbracciava la testa di un ragazzo dai capelli bianchi. Successivamente quando Kokai era tornato, davanti agli occhi le era apparso il marito mentre le teneva una spada conficcata nel petto, mentre nell'altra mano teneva un braccio mozzato, mentre nei suoi occhi c'era la pazzia più totale. Aveva gridato ed era caduta per lo spavento, arretrando quando lui aveva tentato di consolarla. Sentiva che era sbagliato. Che non doveva trovarsi li. E che non aveva tempo.
- sicura di stare bene? Posso dire a Kagome che ti sei sentita male - le disse Kokai mentre salivano la scalinata, mentre Heiwa correva poco più avanti .
Sakura scosse la testa - sto bene , tranquillo -
Kokai le accarezzò la guancia e la baciò. Sakura però non ricambiò subito. Era come se quelle non fossero le stesse labbra che aveva baciato per quasi otto anni fino ad allora.
Si staccò e raggiunse la figlia - andiamo su -
Quando arrivarono , trovarono tutta la famiglia radunata sullo spazio davanti casa. Daichi e la madre di Sakura stavamo facendo gli auguri alla figlia, mentre accanto a loro Sota e Hojo discutevano animatamente.
Kagome la vide e sorrise - Sakura !- si liberò dall'abbraccio della madre e corse a stringere la sorella. Sakura mentre lei le correva in contro, la vide per un attimo con in mano un arco e una freccia, mentre le urlava di stare attenta. Sbattè le palpebre e abbracciò la sorella.
- la mia piccolina!- esclamò Daichi abbracciando entrambe.
Heiwa si aggrappò subito alla sua gamba - nonnino!-
- ecco il mio demonietto preferito !- disse l'uomo ridendo e prendendola in braccio.
- caro attento alla schiena - gli disse la moglie.
- sta tranquilla - riapose lui sorridendo e facendo fare il vola vola alla bambina.
Kokai consegnò il regalo a Kagome, poi diede all'uomo qualche pacca
sulla schiena- ehila suocerino-
Daichi mise giu Heiwa, avvolse il collo del genero col braccio e gli scompigliò i capelli- ehi cagnaglia -
Sakura vide Daichi steso su un letto d'ospedale, con mille macchinari attaccati, mentre Kokai stava sopra di lui con un sorriso sadico, e staccava la spina.

UN AMORE DEMONIACO 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora