"Lui"

52 5 119
                                    

"Non lo sai? Domani è il tuo primo giorno di scuola!" disse Ansia facendo notare a Teresa che doveva prepararsi per iniziare il suo nuovo anno scolastico.

Teresa in quel momento voleva solo: urlare, piangere, incazzarsi, disperarsi e spaccare tutto visto che sarebbe ritornata a scuola, ma decise di non farlo visto che era stanca e voleva dormire. Sperava che tutto questo fosse un sogno, decise di ritornare nella realtà è andò a dormire abbracciando teneramente un Duolingo addormentato.

Tutto era tranquillo, Duolingo, Teresa e il suo fratellino stavano dormendo in camera loro, fino a quando non successe qualcosa: "SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!" disse la madre urlando come una pazza e sbattendo delle padelle di metallo facendo un rumore così forte che l'avrebbe sentito anche un sordo.

Tutti quanti si svegliarono spaventati: "Mamma ma che diavolo fai?!" esclamò la figlia svegliandosi di soprassalto, intanto si svegliò anche il fratellino che era rimasto traumatizzato da ciò e nel mentre Duolingo iniziò a mandare in modo molto carino ed educato delle bestemmie e imprecazioni in qualche lingue che la madre di Teresa non poteva capire, e che la figlia non voleva tradurre e commentare.

"Perché ci hai svegliato così?!" chiese Teresa stanca dal sonno e irritata da ciò che aveva fatto sua mamma. La donna intanto stava tirando le tende e le tapparelle per far passare la luce e aprì le finestre per far passare anche l'aria, così la ragazza vide, non poco arrabbiata, dalla sveglia e dal cielo che non erano neanche le sei del mattino, anzi erano le cinque o forse le quattro del mattino.

"Perché oggi è il tuo primo giorno di scuola!" disse la madre fiera di vedere sua figlia andare a scuola vedendola crescere così in fretta: "A quindi è davvero il mio primo giorno di scuola?" disse lei mezza rimbambita chiedendosi se quello che stava succedendo fosse un sogno o no: "Ovvio! Ora vai a vestirti che ho preparato la colazione e lo zaino!" disse la donna uscendo tutta contenta dalla stanza mentre dava occhiatacce a Duolingo, quest'ultimo intanto si stava riprendendo dal sonno e dal trambusto appena subito.

Teresa andò a prepararsi e a fare colazione, prese il suo zaino e si diresse verso la porta: "Io vado! Voi però non fate nulla di male a Duolingo, altrimenti vi odierò a vita e mi disconoscerò da questa famiglia!" avvertì la ragazza decidendo di mettere le cose in chiaro se qualcuno avesse voluto far male a Duolingo.

"Uffa, va bene!" sbuffò la madre mentre metteva via gli strumenti da cucina, mentre in labiale disse qualcosa come: <E adesso come faccio a fare un gufo gigante al forno?>, intanto la ragazza uscì di casa per andare a scuola stanca a svogliata.

Mentre Teresa si dirigeva verso l'autobus lei ci salì tutta tranquilla sedendosi sui sedili dell'autobus e appoggiò la testa al finestrino mentre guardava il mondo esterno. Dopo il viaggio arrivò a scuola e quando scese si sorprese nel posto in cui era!

La sua vecchia scuola era completamente diversa! Sembrava molto più simile ad una HighSchool tipiche delle serie americane! Teresa si guardò intorno e vide che era proprio nel posto giusto doveva di solito andava nella sua vecchia scuola, non aveva sbagliato nulla: era proprio nella sua scuola, solo completamente diversa e cambiata!

Teresa provò a mandare un messaggio alla madre sulla situazione con tanto di foto della scuola per confermare ciò, ma la madre rispose che era sempre andata lì senza discussioni, Teresa decise di accettare questa cosa, anche se era molto confusa e disorientata, ma dopotutto aveva anche accettato la cosa di Duolingo, quindi decise di non pensarci troppo.

Quando entrò dentro l'edificio si accorse anche che tutti gli studenti erano persone che lei non aveva mai visto prima, non c'erano neanche le persone che odiava. Decise di non darci troppo peso e di andare verso il suo armadietto, anche se non sapeva di avere un armadietto, ma lo dedusse quando vide il nome "Teresa Belfiore" su uno di essi, stava per aprirlo e prendere i suoi libri per la lezione di ceco, ma proprio in quel momento successe l'inaspettato!

Dall'entrata entrò un ragazzo che sembrava fare il quarto o quinto anno visto che sembrava abbastanza alto eppure sembrava anche abbastanza magro, aveva i capelli neri come il carbone e mossi e gli occhi verdi smeraldo, sembrava robusto e muscoloso, portava alcune cicatrici in viso e forse anche sulle mani e forse su tutto il corpo probabilmente, i suoi indumenti erano neri e bianchi gli davano un'aria da gangster e delinquente, intanto un odore di mente e tabacco si sprigionava in lui, tutti quanti quando lo videro andarono contro le pareti e rimasero in mobili come fossero soldati.

Teresa se ne stava fregando di tutto e di tutti pensando che fosse era un gioco o qualcosa del genere, mentre il ragazzo camminava e tutti bisbigliavano tra di loro per il fatto che "lui" era arrivato, questo misterioso ragazzo continuò a camminare finché non si fermò e adocchiò proprio Teresa: "Ehi piccola!" disse il ragazzo mentre le fece un fischio.

Teresa si voltò guardandolo male, anzi malissimo e chiedendosi che problemi avessi quel ragazzo e se si stesse riferendo proprio lei, Teresa lo ignorò e decise di prendere i libri, ma proprio in quel momento una mano sbatte contro gli armadietti vicini a quelli della ragazza: "Odio essere ignorato!" disse lui furioso mentre i suoi occhi verdi diventavano a poco a poco di un marrone scuro.

"Eh senti! Ci conosciamo? Vuoi qualcosa da me?!" disse lei con una "calma rabbia", già adesso gli stava sulle palle questo ragazzo per come si stava comportando: "...Come ti chiami?" disse lui in modo un po' mellifluo cambiando discorso: "Che ti importa?!" rispose lei arrabbiata già da prima per quello che era successo.

"Io mi chiamo Baddono, Baddono Boyata, ma tutti mi chiamano Bad Boy"

"Ah... o-okay" rispose Teresa mentre stava cercando di trattenere le risate nel sentire il nome di "Bad Boy" che lo ritrovava veramente ridicolo e idiota: "Allora... ti va di uscire con me?" chiese lui provando spudoratamente con Teresa: "ma certo..." disse Teresa a bad boy, stava per averla vinta: "...che no" disse Teresa secca e diretta per far capire che le cose tra loro non sarebbero mai funzionata visto che per lei c'era solo Duolingo.

Lui fu stupito di vedere come Teresa gli aveva risposto: "Com'è possibile?! Ogni ragazza dovrebbe cadere ai mie piedi! Non hanno mai detto di no!" rispose lui sconcertato dal fatto di non essere riuscito ad avere le attenzioni di Teresa che desiderava, lei roteò gli occhi disinteressata da tutto ciò: "Senti Ciccio, lasciami in pace che devo andare in classe" disse lei ormai stufa di quella situazione ormai ridicola

"Comunque vedo che non sei attratta da me, allora userò la mia arma segreta!" disse lui con un ghigno malefico mentre disse il tutto in modo spavaldo e fiero di se: "Ovvero?" chiese la ragazza preoccupata, ma anche stanca di sentire tutte quelle scemenze da parte di Bad Boy: "Ovvero userò la mia storia super-tragica che dovrebbe smuovere tutti i cuoricini delle persone che ascolteranno ciò!" esclamò bad boy che da un momento all'altro avrebbe fatto una risata malvagia.

"Va beneeeeeee" disse Teresa sentendosi a disagio chiedendosi: che ore erano, il perché nessuna stava facendo nulla per fermare bad boy e se questo bad boy non era fuggito via da un manicomio: "Allora... tutto iniziò nel lontano Big Bang dove la terra si stava ancora creando-" iniziò a spiegare bad boy in modo sicuro di se per parlare delle proprie "orgogliose" origini, intanto Teresa stava pensando: <Oh no, se mi deve raccontare tutta la sua vita, più quella di tutti i suoi parenti e antenati mi sparo!> cosi decise di prendere di nascoste le sue cuffiette e di nascondere strategicamente per ascoltare della buona musica al posto della storia delle origini dei Boyata.

Teresa mise al massimo volume tanto che non sentiva più quello che stava dicendo, passarono al massimo quarantacinque minuti e dopo aver sentito quasi tutta la sua playlist Teresa controllo l'orologio della scuola e vide che tra cinque minuti sarebbero iniziate le lezioni, cosi si tolse le cuffiette:"...e fu cosi che mio zio nel lontano milleduecentodieci invento la tecnica del rapimento in caso di rifiuto-" Baddono stava ancora continuando a narrare gli avvenimenti di tutti i Boyata arrivando ora al milleduecentodieci.

"scusa ma devo andare, quindi ciaoaprestoarrivederciegrazie" corse con tutta velocità, Teresa si diresse dove di solito ci sarebbe dovuta essere la sua classe, e infatti la sua professoressa di italiana la sgridò per il ritardo, intanto la ragazza andò a sedersi al suo solito banco, ma qualcosa accadde appena si sedette.

"Bene ragazzi oggi avremo due nuovi studenti" disse la donna mentre chiuse il registro, ci fu una piccola confusione generale, ma l'insegnante fece riportare la tranquillità dopo aver sbattuto sulla cattedra il registro: "Bene, potete venire!" disse la professoressa, la prima persona che entrò fu proprio: Baddono Boyata, Teresa avrebbe voluto morire alla notizia: avrebbe dovuto sopportarlo per tutto l'anno, infatti lui la guardò con malizia pensando già a cosa fare con la ragazza.

Ma proprio in quel momento entrò qualcun'altro...

TeresaXduolingo &quot;Duoresa&quot; (storia nosense)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora