A Te Va Di Conoscerlo?

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Eleanor e Louis uscirono da quel bagno ancora mano nella mano, con i capelli completamenti sfatti, le guance rosse e le labbra gonfie. Si guardarono riflessi in uno dei tanti specchi presenti nella sala e scoppiarono a ridere. Dei fischi li fecero girare e trovarono Niall, Liam e Olly in piedi su un tavolo che li applaudivano facendo gestacci. Louis portó una mano a coprire gli occhi di Eleanor e li mandó molto teatralmente a quel paese. "Tomlinson smettila di guardarmi così." Eleanor abbassó lo sguardo imbarazzata senza mai lasciare la mano del ragazzo. "Così come?" sorrise avvolgendole le braccia intorno ai fianchi e tirandola più vicina a sé, scavando con i suoi occhi blu. "Così Louis, non va bene. Abbiamo fatto sesso e sono sicura che risuccederà perché sarà così, lo so. Però deve rimanere solo quello, niente baci o cose troppo sdolcinate Lou." mise in chiaro la mora slegandosi i capelli ormai troppo scompigliati. "Sai che domani nemmeno ti ricorderai di questo patto sessuale che mi stai proponendo?" ridacchió Louis spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardandola con dolcezza. "Guarda che non sono così ubriaca, mi sono allenata mentre tu non c'eri e ho scoperto di reggere molto molto bene." Louis spalancó gli occhi sconcertato e sorrise di rimando alla risata sincera di El. "Credo che lo abbiano capito tutti. Ci stanno guardando... Dio che imbarazzo." mormoró la ragazza nascondendo il viso nel petto di Louis che inizió a sobbalzare per le risate. Il cantante affondó il naso fra i capelli della ragazza respirando forte il suo buon profumo. "Grazie." "La smetti di ripeterlo Tomlinson?" sorrise appena Eleanor. "E tu la smetti di chiamarmi Tomlison? Non mi ci hai mai chiamato prima..." "Adesso non è prima babe." urló El liberandosi dall'abbraccio è correndo in mezzo ai suoi amici a ballare.

"Lottie io ed Eleanor stiamo per... OH MIO DIO." quasi strilló Louis spalancando gli occhi. "Che... Che significa?" balbettó il ragazzo indicando sua sorella ed Harry, davvero troppo avvinghiati per essere solo due amici. Lot provó ad aprire bocca ma Louis la interruppe. "No anzi, non lo voglio sapere. Stasera sono troppo stanco e ubriaco per poter comprendere ma domani ne riparliamo e tu- indicó Harry- tieni lontano quell'arnese dalla mia sorellina." lo minacció con lo sguardo facendo venire in mente ad Harry qualsiasi tipo di castrazione esistente. "Perché quella faccia sconvolta Louis? Che è successo? Non ti senti bene?" accorse Eleanor preoccupata prendendogli il viso fra le mani. "Ho appena visto mia sorella e Harry baciarsi o qualcosa di simile. Io non-" Eleanor ridacchió seguendolo fuori dalla discoteca passando per l'uscita secondaria. Entrarono nell'auto che li avrebbe portati a casa di Louis lì a Londra. "Louis riprenditi cavolo!" lo scosse Eleanor notando quanto ancora fosse imbronciato. "Ma è mia sorella! Con Harry!" urló schifato facendo ridere ancora di più Eleanor. "È tua sorella ma sta anche diventando una donna, così come Harry è ormai un uomo e sono in grado di fare le proprie scelte senza che il cane da guardia ci metta la bocca." "Mia sorella non è una donna." ribatté testardo Louis scompigliandosi i capelli più corti del solito. "Sei un caso perso." scosse la testa Eleanor decidendo di lasciar perdere. Non gli avrebbe mai fatto cambiare idea ma non era giusto che si intromettesse nella vita di Lottie, aveva 18 anni ormai e con tutto quello che aveva passato nella sua vita poteva definirsi più che una donna. Il viaggio duró circa una ventina di minuti e le ginocchia dei due non si erano mai staccate. Eleanor si prese del tempo per osservare il ragazzo al suo fianco: il viso non era più disteso e allegro come quello del vecchio Louis, anche quando sorrideva si poteva notare un cipiglio che gli dava l'aria da adulto, un'aria di maturità. Eleanor pensó che fosse dovuto anche al fatto che ormai Louis era diventato papà e inevitabilmente un figlio portava certe responsabilità che non ti avrebbero permesso di comportarti da ragazzino per il resto della vita.

"Quando rivedrai Freddie?" domandó Eleanor concentrata a giocherellare con i suoi anelli. "Dovrebbero arrivare domani sera qui a Londra. Briana ha dei lavori da svolgere qui e così per un po' di tempo potró tenerlo con me, almeno fino a dopo Natale. Abbiamo deciso che non era il caso di sottoporlo allo stress del funerale e soprattutto al mio stress. Che ne dici di conoscerlo? Penso che gli staresti simpatica." propose Louis con un sorriso genuino a colorargli il volto. "Dici che sia il caso? Voglio dire, non pensi che Briana si arrabbierebbe?" titubó la ragazza stringendosi nel giubbotto di pelle, troppo leggero per il freddo invernale di Londra. "A te va di conoscerlo?" continuó imperterrito Louis. El annuí decisa con un piccolo sorriso. "Allora lo conoscerai. Briana è una madre fantastica per Freddie ma deve capire che è suo figlio tanto quanto mio figlio e se voglio fargli conoscere una persona non ho certo bisogno del suo permesso." "Come vanno i rapporti fra di voi?" chiese curiosa Eleanor. Si mostrava curiosa ma in realtà moriva d'ansia perché aveva la costante paura che fra loro potesse nascere di nuovo qualcosa. Si sa che quando c'è un bambino di mezzo è tutto amplificato. "Ci tolleriamo e cerchiamo di andare d'accordo per Freddie e per le nostre famiglie. Nulla di piu. Ma non è stato così facile. Non ho potuto vedere Freddie per i primi 3 mesi della sua vita semplicemente perché ero fidanzato con un'altra persona e Briana non tollerava che potesse anche solo vederlo. Aveva paura di essere rimpiazzata. Ma come avrebbe potuto? Freddie era un neonato e me lo lasciava solo qualche giorno al mese, giorni nei quali cercavo di non vedere Danielle per dedicare tutto il mio tempo al piccolo. È capitato una sola volta che ci trovassimo tutti insieme ma c'era anche la mia famiglia, Doris ed Ernie e da lì mi ha portato in tribunale dove mi hanno tolto l'affido congiunto. Poi abbiamo trovato una specie d'accordo e per adesso sembra filare tutto liscio." il viso di Louis mentre pronuncuava quelle parole era triste, arrabbiato e quasi sconfitto. Certo lei aveva sofferto tanto per tutto ciò che Louis aveva fatto subito appena finita la loro relazione, ma a quanto pare anche lui non se l'era spassata più di tanto.

"Mi dispiace Lou. Ma sono sicura che recuperete tutto il tempo perso e poi... Non è importante la quantità di tempo che si passa insieme ma la qualità e sono sicura che tu sia un papà davvero figo." sorrise la mora stringendogli la spalla. "E tu invece? Cosa hai fatto in questi mesi? Scusa se non te l'ho chiesto prima, nemmeno hai avuto tempo di parlare da quanto ti sei dedicata a noi." "In realtà non ho fatto granché. Mi sono buttata sul lavoro, ho litigato definitivamente con i miei genitori e mi sono divertita con i miei amici. Abbastanza monotono. Oh, ho conosciuto Gigi, la ragazza di Zayn e devo dire che è davvero davvero carinissima." sapeva che Louis e Zayn avevano iniziato a risentirsi da poco e perciò si era permessa di nominarlo. In realtà aveva raccontato solo la metà di ciò che era stato l'inferno che aveva passato ma non voleva sicuramente che Louis si flagellasse di più. In fondo era stata lei a lasciarlo e se avesse ragionato più a fondo all'epoca, si sarebbe sicuramente risparmiata i disturbi alimentari, gli attacchi di panico e quei comportamenti da Louis che tanto odiava ma che aveva riprodotto lei stessa. Ah, per non dimenticare gli insulti delle fan di Louis che le avevano affibbiato la colpa di tutto quello che era successo, che le avevano detto che si meritasse il fatto che Louis fosse felice e con una famiglia e lei sola, triste e sconsolata. Louis fissó lo sguardo in quegli occhi caramello che l'avevano sempre fatto impazzire e li trovó estremamente vuoti mentre pronunciava quelle poche parole. Per tutti quei giorni era stato offuscato dal fatto di averla di nuovo intorno, dai mille problemi che lo avevano travolto e soprattutto dal fatto che fosse sempre perfetta ai suoi occhi. Ma per la prima volta stava notando quanto fosse davvero magra, scavata in modo non sano. Anche le piccole forme che prima la decoravano erano scomparse e Louis sapeva che dietro c'era di più, lo intuiva perché anche se era passato del tempo lui non aveva mai smesso di capirla. E decise che da quel momento sarebbe stato lui a fare qualcosa di buono per lei a partire da un piccolo gesto.

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Back To You.| Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora