Back To You.| Louis Tomlinson

Freddie, Ise E Edward

2024

La risata cristallina di Isabelle Felicité Tomlinson riecheggiava nel salotto di casa riempendo i cuori di tutti i presenti. "Papà ancora ancora!" urló saltellando sullo stomaco di Louis, steso sul tappeto. Il ragazzo la alzó nuovamente per aria facendo finta che stesse volando. Nel frattempo Niall, seduto sul divano di fronte a loro le tirava i pop corn che si erano incastrati fra i capelli identici a quelli della madre. "Niall ti taglio le mani." lo fulminó Eleanor notando in che condizioni fossero il salotto ma soprattutto i capelli di sua figlia. Nel frattempo Freddie stava insegnando al suo fratellino quali tasti del controller dovesse pigiare per tirare un calcio di rigore a Fifa e Edward ci stava davvero provando ma non riusciva a staccare gli occhi dalla sua gemella: avevano solo tre anni ma Ed era già molto protettivo nei confronti di Ise ed aveva paura che potesse farsi male in qualsiasi momento. Solo a lui era concesso tirarle ogni tanto i capelli o rompergli le bambole. "Eleanor, lascia che ti dia una mano!" sbuffó Elena quando per l'ennesima volta venne rimessa al proprio posto dalla padrona di casa. "Stattene seduta e tranquilla, ho già lavato i piatti, finisco di sistemare una cosa e arrivo!" Liam tiró giù a sedere la sua ragazza guardandola male: la pancia stava diventando grossa e non doveva sforzarsi. In compenso si guadagnó un'occhiattaccia. "Non sono invalida, sono solo incinta." ribatté scocciata dando però ascolto al suo fidanzato.

Eleanor si stava dirigendo verso il divano per sedersi a sua volta ma la mano di Louis le afferró la caviglia facendola stendere accanto a lui. Harry si buttó sui due ragazzi, un po' addosso a Lou e un po' su Eleanor iniziando ad urlare. "Mammina! Papino! Fate volare anche me!" i presenti scoppiarono a ridere davanti alla scena davvero esilarante. La ragazza se lo scrolló di dosso liberando la sua piccola dalle grinfie di quei due maldestri. "Amore... Che ne dici se andiamo in bagno a darci una sistemata?" sorrise davanti al viso della piccola, così tanto simile a quello di Louis. Tutti e tre i bambini erano la copia sputata del padre, l'unica differenza con i suoi fratelli era che Ise aveva i capelli scuri come quelli della mamma. "Vengo anch'io!" Elena si alzó e le seguí. Le due, dopo essersi conosciute meglio, avevano stretto davvero una bella amicizia: Elena era di qualche anno più piccola rispetto al resto del gruppo e per questo Eleanor la vedeva un po' come la sorellina che non aveva mai avuto, soprattutto in quel periodo in cui era incinta e le chiedeva spesso consigli. "Ise puoi stare ferma un attimo?" la richiamó Eleanor mettendola nuovamente a sedere sulla lavatrice. "Mamma?" Eleanor la stava mettendo a letto dopo quella stancante giornata passata con i suoi zii preferiti. "Dimmi amore."sorrise teneramente El accarezzandole la fronte. "Perché Freddie non sta sempre con noi? Ha un'altra famiglia? Vuole più bene a loro?" nel frattempo Louis era entrato nella stanza della bambina e non aveva potuto fare a meno di ascoltare quelle parole. Era così intelligente. "No piccola, non ha un'altra famiglia." inizió Louis sedendosi accanto ad El e rivolgendosi verso sua figlia. "Semplicemente Freddie passa un po' di tempo con noi e un po' di tempo con la sua mamma." "Tu non sei anche la sua mamma?" chiese ancora. "No amore, non sono la sua mamma." rispose dolcemente Eleanor continuando ad accarezzarle il viso. "E quindi non è più il mio fratellone?" domandó con le lacrime agli occhi. "Certo che lo è amore! Hey, tu vuoi che lo sia?" Ise annuí vigorosamente. "Allora lo sarà per sempre." sorrise appena Lou lasciandole un dolce bacio fra i capelli al profumo di cocco.

"Perché i bambini devono fare così tante domande?" sbuffó Louis chiudendosi dietro la porta della camera tutta rosa. "E ancora non ci hanno chiesto come nascono i bambini..." ridacchió El slegandosi i capelli in quel modo che aveva sempre fatto impazzire Louis. "Allora direi..."inizió avvicinandosi a lei con passo felpato. "Che sarebbe una buona idea..." continuó afferra dole I fianchi e facendoli scontrare col suo busto. "Fare un po' di pratica per essere più preparati." "Mi stai chiedendo di fare un altro bambino?" lo prese in giro Eleanor avvolgendogli le braccia intonro al collo. "No! Dio no! Solo... Dai Eleanor hai capito!" sbuffó ancora nascondendo una risata. "Tomlinson mi deludi. Più invecchi e più diventi pudico, casto, vergognoso... Dove è finito il ragazzo che  mi ha quasi scopata in un camerino 20 minuti prima di un concerto?" e il tono di voce che usó lo mandó totalmente fuori di testa. "Quanti anni sono che ci conosciamo?" ansimó il ragazzo fra i baci spingendo la moglie sul loro letto. "Direi... 13?" "Bene sappi solo che ancora non ne ho abbastanza di te e mai ne avró." sussurró Louis salendo a cavalcioni sul suo corpo. "Mamma?" "Papà?" due vocine li interruppero e Louis si ringrazió mentalmente per non aver acceso la luce, così che almeno un po' il buio potesse nasconderli. "Hey... Piccoli!" mormoró imbarazzato mettendosi a sedere nella posa più normale che poteva. "Che succede?" domandó preoccupata Eleanor inginocchiandosi di fronte a loro. "Izzy ha fatto un brutto sogno, mi ha svegliato e ora non riusciamo più a dormire."spiegó Ed sbadigliando apertamente. Eleanor li fece sistemare nel mezzo del lettone e i due ragazzi li circondarono con le loro braccia. "Mamma." la richiamó Izzy disegnando il profilo del viso del padre. "Lo sai che papà è molto bello?" "Oh lo so amore." ridacchió lei. "Anche tu sei bellissima patatina, sei la ragazza più bella del mondo insieme alla mamma."mormoró Louis lasciandole una scia di baci sul viso e solleticandola con la barba. "Dove pensi di scappare tu?" parló Louis afferra do la gamba del figlio che stava cercando di sgattaiolare fra le braccia della mamma. "Non si scappa dal mostro solleticone. Mai!" urló Louis con una voce strana facendoli ridere e inizió a solleticarli vedendoli contorcersi sotto le sue mani. "Vi amo, tantissimo." "Anche noi papà."