Cosa Ho Fatto Per Meritarti?

48 2 0
                                    

"Lou non sei costretto a farlo, lo sai?" sussurró dolcemente Lottie passandogli ripetutamente le mani fra i capelli. Louis scosse la testa appoggiata sulle gambe della sorella. "Io voglio farlo, glielo avevo promesso e glielo devo." parló deciso stendendo maggiormente le gambe sul divanetto nel backstage di XFactor, dove si sarebbe esibito poche ore dopo. "Ma sei sfinito Lou, sono notti che non dormi e ti sei dovuto occupare di tutto insomma. Lo sai che la mamma è ugualmente orgogliosa di noi, a prescindere da quello che facciamo." "Si ma io voglio farlo Lots, voglio farlo in primis per lei, per me, per Steve e per tutte le persone che sono venute a vedermi stasera. Davvero non preoccuparti, io sto bene. Mi esibiró e poi andremo a festeggiare l'uscita del singolo, proprio come mamma vorrebbe. Quindi preparati sorellina perché stasera ci sfasciamo dopo tanto." ridacchió Louis lasciandole un buffetto sul naso dal basso. Qualche ora più tardi Lots, El, Steve e Lou si trovavano nel backstage del programma, proprio dietro al palco e stavano tutti aspettando il grande momento nel quale Louis avrebbe presentato il suo primo singolo, Just Hold On, una collaborazione con il dj Steve Aoki dedicata proprio a Johanna. Louis stava cercando di mantenere la calma ma gli riusciva veramente poco, era visibilmente emozionato: le mani gli tremavano e non riusciva a stare fermo al proprio posto. "Louis ci farai un solco se continui così." sorrise appena El accennando al tratto che aveva percorso e ripercorso nell'ultima mezz'ora. "Andrà bene Louis, tutti ti adorano e tu sei molto talentuoso. Perció tranquillizzati o sverrai qui in meno di due minuti." parló parandosi davanti a lui per non permettergli di muoversi ancora. "Louis, Steve... Sul palco fra tre minuti." una voce mettalica suonó nel backstage facendo perdere un battito al povero Louis. "Oh Dio, non ce la posso fare..." mormoró il moro socchiudendo gli occhi blu. Eleanor gli poggió le mani sulle spalla, carezzandogli la base del collo. "Sarai fantastico Lou, come sempre. Credimi." sussurró Eleanor cercando il suo sguardo che catturó. "Cosa ho fatto per meritarti?" El rise appena per poi spingerlo verso il palco.

Inutile dire che l'esibizione fu strepitosa, Louis tiró fuori tutta la grinta che possedeva e si liberó davvero di quel fardello che gli pigiava sul petto da un po'. Tutto lo stadio si commosse, Eleanor compresa che peró subito si asciugó le lacrime e cercó di darsi una sistemata, sembrava avesse pianto più lei per quella storia che i diretti interessati ma era fatta così, si emozionava facilmente sia nel bene che nel male. Louis scese dal palco e venne travolto dall'abbraccio dei suoi ex compagni di band ma migliori amici per la vita. Harry afferró la mano di Lottie e la trascinó dentro la stretta. Eleanor, che era qualche passo più lontana, li osservava e ci sarebbe mancato poco ad un nuovo pianto ma questo non fu possibile perché Louis le corse incontro e la strinse fra le sue braccia, seppur più magre ma sempre muscolose. El si lasció cullare da quel gesto inaspettato e dal fiato caldo del ragazzo sul suo collo che la fece rabbrividire. "Penso di avere bisogno di ubriacarmi." urló Louis raccogliendo l'assenso di tutti, senza mai lasciare i fianchi di Eleanor. Oh era tutto fottutamente sbagliato, quegli sguardi, le toccatine, i sorrisi... Ma c'era stato qualcosa di giusto fino ad allora? No. Quindi evidentemente doveva essere tutto sbagliato. In meno di un'ora Eleanor e Louis stavano entrando nel club dove era stata organizzata la festa privata, mano nella mano. Louis tiró appena il braccio di Eleanor per farla passare davanti a lui cosí che avrebbe potuto controllare di averla sempre accanto e anche evitare che le persone le sbattessero addosso. Infatti la circondó con le sue braccia che lasció più larghe cosí da fare da scudo ai loro corpi per arrivare alla sala prescelta. "Tu siediti. Io vado a prenderti da bere. Sempre il solito?" il cuore di Louis inizió a battere ancora più forte quando si rese conto che la ragazza ancora si ricordava il suo drink preferito. Annuí e basta, incapace di parlare e si lasció cadere sul divanetto accanto al suo amico Niall. "Che succede Tommo?" gli domandó il biondo vedendo che Louis si era preso la testa fra le mani. "C'è che me lo fa venire duro anche se mi guarda e basta, ecco cosa c'è."

Niall scoppió a ridere avendo inteso chi fosse il soggetto delle fantasie sessuali di Louis e gli lasció due pacche sulla spalla con sguardo di chi la sa lunga. "Che dovrei fare Ni?" "Si vede lontano un miglio che non avete mai smesso di amarvi Louis. È vero hai fatto un sacco di cazzate nel frattempo ma, almeno per adesso, lei sembra averle messe da parte. Quindi... Solo goditi il momento e non avere fretta. Sarà quel che sarà." Louis non fece in tempo a rispondere che le mani affusolate di El gli comparvero davanti mentre gli porgeva il drink. "Vado a ballare. Ti lascio in buone mani..." sorrise maliziosamente la mora indicando Niall e facendolo ridere di nuovo. I suoi capelli erano legati in una coda alta ed erano molto più corti di quanto li avesse mai avuti, infatti le lasciavano il collo lungo completamente scoperto. Louis la osservava mentre dimenava i fianchi a tempo di musica e nel frattempo si scolava più drink di quanti ne avrebbe sicuramente retti. I pantaloni bianchi le fasciavano alla perfezione il sederino sodo lasciando ben poco all'immaginazione, anche se Louis non aveva affatto bisogno di immaginazione visto che ogni volta che avevano fatto l'amore era ben impressa nella sua testa. "Vai da lei! Che cazzo stai aspettando?" Niall lo spinse giù dal divanetto e per poco non cadde a causa dell'equilibrio precario da alcool. "Potrei diventare geloso se continui così." Louis sussurró queste parole al suo orecchio poggiandole le mani sui fianchi e facendo aderire il fondo schiena della ragazza al suo bacino. Eleanor non fu sorpresa di scoprire che aveva una prorompente erezione, conosceva bene Louis e lo aveva osservato di sottecchi per tutta la serata: non le aveva mai staccato gli occhi di dosso ed era proprio per quello che si era lasciata andare a balli più sensuali di quelli che si permetteva di solito. "Non ne hai più il diritto Tomlinson." ricambió lo sguardo intenso girandosi fra le sue braccia e avvolgendogli il collo con le mani. Quelle di Louis finirono involontariamente, ma forse nemmeno troppo, sul sedere di Eleanor che però non fece niente per scansarlo, anzi tutt'altro. Riprese a ballare strusciandosi più del dovuto sul povero ragazzo, infiló la testa nell'incavo del suo collo e poggió le labbra colorate di rosso nello spazio fra il collo e la clavicola. Louis sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro, se avesse continuato così sarebbe venuto nei pantaloni come un bambino di dodici anni.

"Vieni con me." ed Eleanor non se lo fece ripetere due volte, afferró saldamente la mano del cantante incrociando le loro dita e si lasció trascinare in bagno. Louis non fece in tempo ad accertarsi che non ci fosse nessuno e chiudersi la porta alle spalle, che Eleanor gli agguantó il viso e uní le loro labbra dopo quasi due anni. Dapprima il contatto fu delicato, quasi timoroso perché tutti e due dovevano riabituarsi all'idea. Ma ci volle veramente poco perché Eleanor si ritrovasse seduta sul lavandino, quasi completamente nuda e con la testa di Louis fra le sue gambe a darle piacere. Piacere che arrivó molto prima del previsto e le fece tremare il corpo, lo stomaco e il cuore. "Dio sei sempre stato così bravo. Non te l'ho mai detto ma scopi da Dio." Louis ghignó in seguito a quell'affermazione che, uscita dalle labbra delicate di Eleanor, sembrava ancora più sporca e sicuramente dettata dall'alcool in circolo. "Vieni qui." El lo ritiró su sbottonandogli con foga i jeans neri e tirandoglieli giù insieme ai boxer. Louis si fermó ad osservarla un istante prima di entrare in lei. "Che stai aspettando?" "Mi godo il momento."

---------------------
😇😇😇😇😇😇

Back To You.| Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora