Capitolo 5

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Louis' pov

Otto del mattino, il sole era ormai alto e io avevo ancora i postumi della sbornia.
"Noo, non ci credo che gli ha detto questo." disse Zayn.
"No vabbè, che-" aggiunse Liam.

Avevano in mano il mio telefono e stavano ascoltando curiosi dei messaggi vocali.

"Ehi, ma che succede?" dissi io inconsapevole del disastro che avevo combinato.
"Amico hai detto a Harry che ti piace e che ti ha fatto male al cuore..."
"No Liam, dai non fare il cretino, cosa cazzo dici? hahaha è uno scherzo? Esilarante hahaha..." mi guardavano dispiaciuti.

"No Lou, mi dispiace tu ieri gli hai detto questo e lui ti ha risposto che non ti spezzerà più il cuoricino hahaha." ridevano così tanto che io stavo per spaccargli la testa.
"Dammi qua!" strappai il telefono dalle mani di Zayn e vidi che era tutto vero.

C'era solo una cosa da fare. Mi lavai, vestì e corsi subito a casa di Harry.
Suonai al campanello e trovai un ragazzo biondo, portava l'apparecchio e con un' area spiritosa, ma alla mia vista aveva stranamente gli occhi che brillavano.

"Ommioddio, tu sei Louuu!!!" sembrava una quattordicenne in calore.
"Si, sono io e tu devi essere...?"
"No, devo avvertire subito Harry... Harry? Harry? Indovina chi c'è giù? Il tuo amichetto!" era tutto così imbarazzante...
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Harry's pov

"Si ok, Niall scendo, non gridare!" un giorno avrei ucciso quel biondo tinto.
"Allora chi è questa persona tanto importante che aveva bisogno di vedermi urgentemen-... Louis..." e rieccomi a fare il pesce lesso davanti al mio angelo.
"Oh ciao Harry, scusa se ti disturbo, dovrei parlarti, posso entrare?"
"Oh, si certo, vieni pure sul divano."

Ci sedemmo e c'era Niall, che girava intorno a noi facendoci foto e video, fingendosi un agente 007, credendo che noi non lo vedessimo... un giorno lo brucerò vivo...

"Ok ascolta, i messaggi di ieri, beh non devi preoccuparti, io ero solo ubriaco e ho esagerato, scusa."
"Beh, sai Lou, quando si è ubriachi si dice ciò che non abbiamo il coraggio di dire da sobri..." questo me lo aveva suggerito il biondino e sapevo che sarebbe andata a finire male.

"Quindi vorresti insinuare che tu mi piaci? Ok lo ammetto, una volta ho provato una leggera attrazione, ma io non ti amo, quello sarai tu!" disse lui, per poi abbassare la testa e deglutire.
"Io? Non sono stato io quello che ha tirato l'altro nella doccia e li ha fatto 'solo' un pompino e poi lo ha baciato sotto la pioggia." ero stufo di essere preso in giro.
"Beh io non stuzzico l'altro!" cazzo aveva ragione.

"Va bene, facciamo una cosa, tra due giorni abbiamo la partita, parliamone dopo, così non avremo problemi durante la partita." ero un genio.
"Ci sta Styles, ti bacerei se solo pote-... no, io non ti amo." ok Lou stavolta l'aveva sparata grossa.

Se n'è andò e subito dopo picchiai Niall, dopo mi disse che ero stato "uno sballo", parole sue eh, e poi se n'è andò anche lui.

Il giorno della partita arrivò.
Ero nello spogliatoio
"Allora ricordi il patto, vero?"
"Certo Louis, non preoccuparti, ne parleremo dopo la partita."

Andò abbastanza bene. Stavamo per fare l'ultimo punto quando Lou, svenne. Quando si svegliò aveva tutti gli occhi puntati addosso ed era visibilmente spaventato, lo aiutammo ad alzarsi e lo facemmo sedere su una sedia.
"Tutto apposto?" dissi io preoccupato.
"Si, è solo che prima di iniziare la partita mi girava un po' la testa, avevo la nausea, ma niente di che..." non me la raccontava tanto giusta quel ragazzo.

"Ok toglietevi di torno, Tomlinson, è tutto okay?" disse il coach avvicinandosi a Lou.
"Sisi, devo solo riposarmi."
"Perfetto, Styles, riesci a fare l'ultimo tempo anche senza un membro della squadra?"
"Sicuro, vinceremo sicuramente!"

Saudade//Larry StylsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora