Capitolo 1

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Molti mi hanno sempre chiesto da quando ero piccola cosa avrei voluto fare una volta completato il liceo. Ho sempre avuto paura di quello che avrebbero potuto pensare di me per quello che ho sempre sognato di fare, per questo dicevo sempre che quando sarebbe arrivato il momento avrei preso una decisione.

Il mio sogno è quello di diventare una cantate, ma non per ottenere fama e soldi, di quello non me ne importante niente. Solo attraverso la musica riesco a esprimere tutto quello che ho nella testa, emozioni, pensieri; è una sorta di sfogo quello che faccio attraverso questa arte.

12 Settembre 2013, Aeroporto Catania ore 10:30...

Non sono mai stata così in ansia, non è la prima volta che lo prendo ma forse questa partenza mi cambierà la vita.

Vicino a me sono seduti una mamma con una bambina, quest'ultima poteva avere 6 anni; mi auguro che non disturberà per tutto il volo. Allaccio le cinture e mi metto ad ascoltare musica e osservando la mia terra rimpicciolirsi sempre più inizio a creare una presentazione da lasciare stupiti tutti.

Non vi ho ancora detto dove sto andando e cosa vado a fare... Tre parole: Milano, Sogno e rischio. 

12 settembre 2013, Aeroporto Milano ore 12:20...

Come sempre la mia valigia è sempre l'ultima ad uscire e ogni volta la stessa ansia con il pensiero che la mia valigia non fosse stata imbarcata. 

Uscita dall'aeroporto cerco un taxi che mi porti nell'appartamento che dovrò condividere con una ragazza che sarebbe diventata la mia migliore amica.

15 settembre 2013, Casa Discografica Mescal ore 11:00...

Ok, documenti ce li ho, cd c'è, ansia? Quella non manca mai. Entro nell'edificio e vado a cercare qualcuno che lavorasse lì. Incontro un ragazzo alto e moro e dall'aspetto molto simpatico; si presenta e mi domanda se avessi bisogno di qualcosa, ringraziandolo spiegai che stavo cercando una casa discografica che mi potesse accettare. Ero arrossita e tremavo perché avevo paura che non sarei riuscita ad entrare.

Riccardo: "certo ti porto subito da Michele lui ti potrà aiutare con tutto".

Lo segui e mi indicò una porta entrai e iniziai a parlare con Michele.

"Salve sono Flavia Rinaldi ho 22 anni e vengo dalla Sicilia, sono venuta qua perché il mio sogno è quello di diventare una cantante e per questo motivo sono venuta qui per provare ad entrare alla Mescal. Ho portato un cd dove ho inciso delle cover e due mie canzoni, spero che vi piacciano".

Michele mi osserva con uno sguardo molto freddo e per questo motivo che mi accartocciavo su me stessa e tenevo lo sguardo basso per non dover incrociare quegli occhi.

Michele: "grazie mille le faremo sapere al più presto cosa ne pensiamo lasci qui un recapito telefonico e la sua email in modo tale da poterle mandare novità".

Uscita mi sedetti sul marciapiede e iniziai a piangere perché sapevo bene che non gli sarebbero piaciute le mie canzoni, quando ad un certo punto si presentò...

Sembrava un sogno ma invece è realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora