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EMMA

Quando finalmente riapro gli occhi dal mio riposino rigenerante, per i primi istanti non ho ben idea di dove mi trovi, ma soprattutto di che ore siano effettivamente.
Questa sensazione deriva dal fatto che intorno a me non vola una mosca, per non parlare poi del fatto che il sole è ormai alle mie spalle, mentre quando mi ero sdraiata era proprio di fronte a me.

Dopo essermi stiracchiata un paio di volte e in maniera non propriamente elegante, mi alzo dal lettino, per poi girarmi verso la bottiglia d'acqua e afferrarla, con l'unico intento di svuotarla in pochi sorsi. Ma all'ultimo, ovvero quando ho già tolto il tappo e le mie labbra sono già aperte, mi blocco di colpo e la ripongo a terra, improvvisamente colta da un'illuminazione.

<< Si può sapere perché hai assunto di colpo quell'espressione da idiota?>>.

Cecilia, delicata come sempre, sceglie proprio questo momento per fare la sua entrata in scena, stranamente già lavata e con un bicchiere di bianco in bella vista.
Poi, con tutta la nonchalance di questo mondo, si avvicina leggermente a me e si siede sul lettino accanto al mio, in attesa di una risposta.

<< Stavo per bere, quando mi sono ricordata che ho il nemico in casa, quindi fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.>>

<< E questo in che modo c'entra con la tua acqua ?>>.

<< Ceci, rifletti! Io mi sono addormentata, quindi Nico potrebbe averci messo dentro chissà che.>>

Lei, non appena registra la mia replica, mi guarda come se fossi posseduta da chissà quale spirito, per poi sbuffare leggermente e allungarmi senza troppe cerimonie il suo bicchiere.

<< Tu sei paranoica, Sis. Nico e Gio sono usciti alla ricerca di prevendite interessanti e presumo per dare un'occhiata alle spiagge vicine, quindi puoi stare tranquilla. Hai dormito da quando lui e' uscito, ma visto che non ti fidi comunque, ecco il mio vino appena versato. Bevilo a goccia e poi vai a lavarti la faccia, perché tra poco facciamo aperitivo e devi essere sul pezzo.>>

Fedele alle indicazioni della mia amica, bevo praticamente tutto il vino nel bicchiere, per poi alzarmi come una saetta e lasciarle un veloce bacio sulla testa.

<< Vado a preparare il necessario per il primo ape della vacanza e già che ci sono sento mio fratello. Tu hai bisogno di qualcosa dalla nostra stanza?>>.

<< No, tranquilla. Non pensavo ti mancasse già il tuo fratellone!>>.

E dallo sguardo curioso che mi lancia, mi sento in dovere di spiegarmi meglio, almeno con lei.

<< Ma infatti non mi manca. Ho solo bisogno di un parere sulla prossima mossa da attuare.>>

<< Non so bene come commentare questa vostra faida interna, quindi per ora mi astengo. Ma sappi che una prima impressione me la sono già fatta e non penso cambierà.>>

<< Prima impressione nel senso che hai già capito quando lui si dichiarerà sconfitto?>>.

<< No, più nel senso che ho già capito quando vi metterete la lingua in bocca a vicenda. Ma non sei ancora pronta per questo discorso.>>

Non appena le mie orecchie registrano quanto detto dalla bionda in questione, prima spalanco gli occhi dallo stupore e poi, visto che non voglio lasciarle l'ultima parola, assottiglio lo sguardo e alzo il dito per evidenziare ancora di più un concetto.

<< Io non lo bacerò MAI. Piuttosto sarà lui a chiedermelo in ginocchio.>>

🌅🌅🌅

Circa mezz'ora dopo, quando ormai le illuminanti parole di mio fratello si sono ben insediate nel mio cervello da pazza vendicativa, parole sue, la porta di casa si apre di colpo, rivelando le figure di Nico e Gio con i costumi bagnati e il petto scolpito in bella vista, dato che entrambe le loro camicie sono quasi del tutto sbottonate.
Una volta entrati in soggiorno, continuano a ridere di non so bene cosa, quando finalmente, grazie al mio urlo non molto elegante, si accorgono che siamo tutti intorno alla piscina, dove poi alla fine ci raggiungono.

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