Un uomo, un bambino e un fagotto.

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In una notte di tempesta, il Malfoy Manor si stagliava con fierezza sotto la pioggia scrosciante.
Al suo interno rimbombò il suono del battente d'argento che picchiava con frenesia sulla massiccia porta di legno d'ebano scuro.
Subito un elfo domestico, del quale la famiglia non si premurò di conoscere il nome, andò ad accertarsi dell'identità del visitatore osservandolo da una finestra.
La creatura scrutò a lungo il suo volto, riuscendo a distinguere lunghi capelli neri e luminosi occhi blu in parte celati dal cappuccio del mantello.
Osservando con più attenzione, l'elfo notò che l'uomo non era solo, al suo fianco c'era un bambino e tra le braccia stringeva con fare protettivo un fagotto, probabilmente si trattava di un neonato.
L'elfo domestico avvertì la sua padrona della presenza del trio e Narcissa si fiondò al portone per accogliere in casa i suoi visitatori.
La donna rimase sconvolta dopo aver scoperto chi si celava dietro la porta.
"Cissy" sospirò l'uomo.
La signora Malfoy osservò pietrificata la figura all'entrata  senza muoversi di un centimetro, senza staccare gli occhi dal visitatore e senza proferire parola.
Dopo alcuni secondi la donna si fece da parte per accogliere in casa i tre.
"Lui è?" chiese mentre l'uomo le passava con delicatezza il fagotto che teneva tra le braccia.
"Morto." rispose l'uomo senza far trasparire emozioni dalla voce, dando le spalle alla padrona del maniero per scrollarsi di dosso il mantello impregnato di pioggia.
Il bambino più grande si era aggrappato alle gonne della signora Malfoy, visibilmente scosso e lei gli pose una mano confortante sulla spalla mentre con l'altro braccio continuava stringere il neonato nel fagotto di coperte, tentando di scaldarlo con il calore emanato dal suo corpo.
"Alysia?" la seconda domanda di Narcissa fu devastante per il misterioso visitatore, che si girò e pose i suoi penetranti occhi glaciali in quelli caldi e marroni della donna e con le lacrime prossime a sgorgare sul volto rispose con voce tremante "morta."
"Rabastan" sussurrò Narcissa, "i-io non so che dire Rabastan, ti faccio preparare delle stanze"
"Grazie Cissy."

Angolo autrice

Non scrivevo da un po' e ormai la mia storia originale "Splinters- we are all made of fragments" è in pausa poiché non ho idea sul come continuarla.
Un giorno, però, ho capito che non dovevo partire in quarta con una storia originale della quale non sapevo nemmeno la trama solo per la smania di scrivere qualcosa di tutto mio.
Prima di buttarmi su un progetto originale è giusto fare pratica, e quale modo migliore se non scrivere della mia saga del cuore?
Cercherò di far combaciare le mie parti originali ai fatti e alla linea temporale.
Buona lettura.
BV.🍀

Harry Potter and the Slytherin's LullabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora