Cap. 3 Pericolo

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Il viaggio verso gli alloggi di Ren è stato lungo. Dopo aver preso i turbo ascensori dell'ala est avete percorso un corridoio nero e silenzioso,ogni passo che facevi sembrava allungarsi sempre di più,come se non avesse fine. Ad ogni respiro l'ansia si espandeva dentro di te, l 'unica cosa a cui riuscivi a pensare era di non farti prendere dal panico e di non pensare offese verso il suddetto "Leader Supremo" anche se sarebbe stato più difficile di quanto pensassi visto il disprezzo che provavi per lui.

"Siamo arrivati" esclamò con il fiatone uno dei poveri stormtrooper.

Davanti a te trovasti una porta automatica nera lucida con uno schermo sul lato sinistro dove c'erano dei numeri. Probabilmente serve un codice per entrare.

Uno dei due stormtrooper si avvicinò e bussò alla porta,dopo nemmeno mezzo secondo le porte si spalancarono; i due si affrettarono ad appoggiare il droide all'interno e subito dopo si dileguarono dietro di te. Letteralmente scapparono a gambe levate,lasciandoti li da sola,a fissare un lungo corridoio buio. L'unica illuminazione proveniva dai muri ai lati dove vi correvano due strisce al led rosse per lato.

"Oh beh...se non c'è nessuno" bisbigliasti in modo che solo tu lo sentissi.

In quel momento da in fondo al corridoio si aprì una porta che illuminò poco di più la tua visuale.

Una figura alta e nera sputò sulla soglia e con lunghe falcate attraversò il corridoio,fino ad arrivare da te.

Il cuore ti finì in gola e il respiro si fece affannoso. Cosa diavolo mi sta succedendo?

Appena ti arrivò davanti ti congelasti con lo sguardo fisso davanti a te, puntato su quel petto enorme e ricoperto di tessuto nero.

"è così che si saluta il proprio superiore?"

Con uno scatto degli occhi li alzasti per incontrare quella vuota e disumana maschera, piegata leggermente verso di te. Era buffo come il Grande Capo si dovesse piegare per poter arrivare all'altezza del tuo sguardo,anche se non era necessario essere così vicini.

"Mi scusi Leader Supremo. Sono qui per portarle il suo droide protocollare riparato e pronto all'utilizzo" allungando una mano per indicarlo.

"I dati del mio lavoro apportato su di lui sono stati registrati nel suo libretto. Spero resterà soddisfatto del lavor..."

"Soddisfatto di un lavoro per il quale sei stato assunto e per il quale sei pagato? Le tue ambizioni superano i tuoi veri limiti Y/N"

"Forse perché le mie ambizioni sono proporzionate alla bravura e alla professionalità del lavoro svolto."

Esclamasti con foga e rabbia, ma subito pentendoti del tono visto che eri al cospetto dell'uomo più potente della galassia e in questo maledetto corridoio deserto non passava anima viva.

Respiro profondo.

"Signore." Aggiunsi per recuperare al danno.

"Attenta novellina. Non vorrei che ti facessi male il primo giorno di lavoro."

Prendendo coraggio feci un passo verso di lui,quasi toccando il suo petto e costringendolo ad alzare la testa e rimetterla al suo posto per poterti guardare.

Ormai cercare di reprimere i tuoi pensieri era inutile,tanto vale toglierti lo sfizio di dirli ad alta voce davanti a quella maschera ridicola.

"Se non c'è altro,Signore,il mio lavoro qui è finito. Per qualsiasi problema abbia il droide il mio nome lo conosce. Spero che sia in grado di usare un datapad per contattarmi e che il suo elmo non abbia stretto i suoi neuroni a tal punto da farli scappare."
Inala.

Dark ScarWhere stories live. Discover now