Capitolo VI- Bianco, rosso.

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//DISCLAIMER/ANGOLO AUTRICE//

Ciao a tutti ragazzi! Piaciuta la quinta di Lucifer? A me molto!
Dunque, torno dopo molto tempo causa impegni personali...in generale è stato un periodo difficile, spero di essere più presente in futuro!
Faccio questo piccolo angolo innanzitutto per ringraziarvi delle 500 (wtf, siete tantissimi) visualizzazioni, davvero, ma anche e soprattutto per sottolineare una cosina.
I fatti psicologici che vengono riportati qui sotto sono in parte veritieri ed in parte romanzati (ovvero con nessuna effettiva valenza scientifica) spero voi possiate apprezzare lo stesso ^-^
Detto questo, vi auguro buona lettura e vi ringrazio ancora!

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"La sindrome del Messia, chiamata anche Complesso di Dio, non è una vera e propria condizione psicologica e non è riconosciuta universalmente nell'indice delle malattie mentali. Nonostante ciò, viene descritta dagli psicologi come, per l'appunto, un Complesso, ovvero, una convinzione.
La persona che soffre del Complesso di Dio ha una certezza, ossia quella di avere una missione importante da compiere sul nostro pianeta. Per questo, tenderà a riferirsi a sé stesso come ad un Dio, influenzando anche coloro che hanno a che fare con il soggetto.
Le persone maggiormente influenzabili sono fragili psicologicamente, come possono esserlo i bambini, gli adolescenti od anziani".

Queste parole rimbombano nella mia testa come in una grotta completamente chiusa. Le sento risuonare, ed in qualche modo sono riuscita a dimenticare del tutto la faccenda "Palmetto".
La mia mente proietta l'immagine di un Lucifer (sempre che questo sia il suo nome originale) bambino, nella sua casa, insieme ad i suoi fratelli e i suoi genitori.
Lo immagino come un bambino normale, che vive sotto il tetto di un uomo complessato e dispotico, che lo costringe a seguire determinate regole in determinate condizioni.
Regole che il resto dei fratelli segue ciecamente. Tutti si comportano come soldatini, tutti tranne Lucifer.
Quest'ultimo si ribella al padre, la madre se ne va di casa abbandonandolo, ed il padre convince il piccolo Lucifer ed il resto dei fratelli d'essere un'entità celeste, onnipotente, eterna ed onnipresente, convincendo quindi il figlio ribelle di essere il Diavolo.
Il padre punisce il figlio cattivo non confiscandogli le sue "ali da angelo" ma facendongli delle bruciature a forma di ali sulla schiena, lasciandogli cicatrici che gli ricordino come prima della ribellione fosse "l'angioletto di papà dalle bianche candide ali".
Immagino che il resto dei figli sia riuscito successivamente a riprendersi dal trauma, mentre Lucifer no.
Lui resta convinto di essere Satana e di rappresentare l'origine del male stesso.

Dio, tutto ciò è dannatamente fottuto.
Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo con un notebook in mano, scrivendo una teoria della quale fondamentalmente non ho uno straccio di prova.
Sto davvero indagando su un mio collega?

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Le ore passano, le indagini su Palmetto si  infittiscono, fin quando non scopro che è stato proprio Dan a sparare Malcolm.
Questa rivelazione incastra una volta per tutte tutti i pezzi del puzzle che avevo collezionato col passare dei mesi. Sapevo di non essere pazza.
Nonostante ciò, sono incazzata con Dan. Avrebbe dovuto dirmi prima cos'era successo davvero, senza farmi credere di essere impazzita, o farmi cercare passaggi segreti al fine di confermare la mia teoria. So benissimo che avrebbe rischiato il carcere confessando tutto, ma avrebbe potuto dirlo solo a me.
Probabilmente ha pensato che se l'avesse fatto, io non sarei riuscita a mantenere il segreto, ossessionata dalla giustizia come sono. Ed in realtà, aveva ragione.
E come se non bastasse, dopo la mia sceneggiata all'onoranza funebre dedicata a Malcolm, quest'ultimo si è pure risvegliato dal coma.
Quindi adesso dovrò proseguire in silenzio religioso, o è la volta buona che ci finisco io con una pallottola da qualche parte.

Mentre scrivo sul mio taccuino del passaggio segreto mi torna in mente Lucifer, visto e considerato che sono riuscita a trovarlo proprio grazie ad una sua supposizione.
Termino di scrivere, e dato che il mio turno in centrale si è concluso, posso tornare alla mia seconda "indagine".

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