Capitolo 1

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Mi chiamo Hazel Hardy, e sono una Corvonero del quarto anno. Lo scorso anno fu per me un periodo particolare, infatti scoprii molte cose sul mondo della magia che prima non conoscevo, essendo una nata babbana e avendo vissuto con i miei genitori fino al momento dell'arrivo a casa mia della lettera che mi invitava a frequentare Hogwarts, considerata da molti la miglior scuola di magia e stregoneria del mondo.

King's Kross, 1 settembre 1993
Quel primo settembre fu già un miracolo che presi il treno per la scuola, infatti poco tempo prima era successo un certo avvenimento che aveva messo seriamente a rischio il mio rientro per il terzo anno.
Arrivata alla stazione superai come al solito  con i miei genitori la barriera per accedere al binario 9 e 3/4 e arrivammo davanti all'espresso per Hogwarts. In realtà non mi ero ancora abituata completamente a queste stranezze come la faccenda della barriera e ogni volta avevo il dubbio di aver sbagliato giorno o che si fosse improvvisamente chiusa e di andare a sbattere contro il muro davanti a decine di babbani come una stupida. Una volta superata la barriera mi guardai intorno alla ricerca di qualche compagno ma nella confusione non trovai nessuno, nemmeno i miei migliori amici, in compenso i genitori di alcuni studenti guardavano storto i miei perché babbani e noi ci sforzavano di ignorarli come sempre. Ero sempre stata fortunata ad avere dei genitori come loro, che non avevano battuto ciglio quando avevo ricevuto la lettera di Silente, anzi si erano dimostrati fin da subito molto colpiti e contenti di questa novità, mentre altri mi avrebbero probabilmente sbattuta fuori di casa non comprendendo che la magia non è per forza malvagia e che non era colpa mia se avevo mostrato segno di essere una strega ma succedeva e basta.
Quindi salutai i miei, proprio mentre il treno iniziava a sbuffare in procinto di partire, presi il mio baule e lo trascinai dentro alla ricerca di uno scompartimento. Ovviamente erano già tutti pieni, non c'era da stupirsi dato che ero stata tra gli ultimi a salire, e rifeci tre volte il giro del treno decidendo quale scomparto fosse meno peggio per trascorrere il lungo viaggio. Alla fine ne trovai uno occupato da tre studenti di Grifondoro che avevano una faccia stupita e una figura che non riuscii a distinguere, così chiesi se per favore potevo entrare nel loro scompartimento. Mi rispose l'unica ragazza, Hermione Granger, dicendo che potevo tranquillamente rimanere e che non c'era problema, così presi posto lontano da lei e i suoi due compagni, Harry Potter e Ron Weasley, per non disturbare, e mi sedetti davanti ad un uomo che a quanto pareva stava dormendo. Chiesi loro chi fosse, infatti non lo avevo mai visto prima d'ora e capii finalmente il motivo della loro faccia stupita che avevo notato entrando. Hermione mi indicò una valigia, in cui lessi una scritta in lettere consunte " Professor R.J.Lupin" e intuii che doveva essere il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure. A quel punto guardai con più interesse l'uomo davanti a me, sperando che fosse finalmente arrivato un insegnante competente ad insegnare quella materia. Gli anni precedenti erano stati un totale disastro: il primo anno c'era stato il professor Raptor, che era sparito a fine anno scolastico senza dare spiegazioni ( si dice che avesse qualcosa a che fare con colui-che-non-deve-essere-nominato), ma almeno aveva insegnato qualcosa (anche se poco), ma il secondo anno era stato il peggiore in assoluto.
Gilderoy Allock, il nuovo docente, aveva passato l'anno scolastico a far fare alla classe dei quiz su di sé chiedendo cose come " quale pensate che sia il colore preferito di Gilderoy Allock?" e ci aveva fatto comprare ben sette libri di testo (tutti scritti da lui per giunta) per nulla. Un giorno aveva lasciato Harry, Ron, Hermione da soli in classe con una mandria di folletti della Cornovaglia che non era riuscito a controllare dopo averli liberati durante la lezione ( e dopo che il resto della classe era fuggita senza saper cosa fare in una situazione simile) e li aveva incaricati di farli rientrare in gabbia. Il povero Neville Paciock ( un altro studente di Grifondoro del nostro anno) era rimasto addirittura appeso al soffitto per colpa dei folletti.
Il professor Lupin a primo impatto sembrava un po' più serio, anche se era difficile dirlo senza averci mai parlato dal momento che stava ancora dormendo avvolto in un logoro mantello da viaggio. Non sembrava stare molto bene: anche se pareva piuttosto giovane aveva i capelli castani striati di grigio, era abbastanza pallido e sembrava che non avesse mangiato come si deve da diversi giorni. Verso mezzogiorno entrò la strega con il carrello del cibo, ed Hermione chiese preoccupata al professor Lupin se per caso volesse qualcosa, ma lui pareva caduto in letargo e non accennava a svegliarsi, così la strega la rassicurò dicendo che in caso di bisogno l'avrebbe trovata all'inizio del treno quando si fosse svegliato. Per qualche ora rimasi in silenzio nel mio angolino mentre i miei tre compagni continuavano a chiacchierare allegramente ma senza fare troppo rumore per non svegliare l'uomo e ogni tanto provavano a coinvolgere anche me. Quando avevo preso l'Espresso per la prima volta avevo avuto molta paura di non trovare amici ad Hogwarts ma per fortuna avevo stretto amicizia con qualcuno e andavo abbastanza d'accordo con tutti. Harry in particolare era stato uno dei primi a parlarmi durante i primi giorni e pareva mi avesse presa in simpatia anche se eravamo di case diverse, forse perché la prima volta che lo avevo visto non mi ero messa a strillare " MA È HARRY POTTER!" indicando la sua cicatrice come faceva ancora la maggior parte delle persone o a stressarlo per chiedergli autografi e mi ero presentata in modo normale.
"Insomma, non è mica un fenomeno da baraccone, poverino" pensavo ogni volta che qualcuno lo trattava come se fosse un animale dello zoo. Qualche volta avevo anche fatto i compiti con loro in biblioteca ma cercavo di non essere troppo invadente e la maggior parte delle volte aspettavo che mi chiedessero loro di unirmi.
Verso metà pomeriggio si aprì lo sportello dello scompartimento ed entrò come se fosse a casa sua un certo Draco Malfoy, uno studente del terzo anno come noi ma di Serpeverde, e non era un mistero che lui ed Harry fossero nemici fin dal primo momento in cui si erano incontrati. Insieme a lui c'erano Tiger e Goyle, altri due insopportabili studenti della stessa casa, e tutti iniziarono a fare battute prendendo in giro Harry e gli altri, me compresa. Lui gli fece notare che un insegnante si trovava lì con loro proprio in quel momento e Malfoy si dileguò velocemente con gli altri due. Verso sera, quando ormai non mancava più di qualche ora di viaggio, si fece buio e vennero accese le lanterne. Tutti stavamo morendo di fame e  già pregustando il banchetto di inizio anno quando improvvisamente tutte le luci si spensero. 

Terzo anno ad HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora