*CAPITOLO 20*

116 5 1
                                    

-"COSA?!" ero abbastanza allibito dal suono di quel nome. Insomma, ero stato lì a preoccuparmi per lei tutto quel tempo e lei cercava James?
-"James...ha la mia borsa... con i medicinali...!" pronunciò sempre con un filo di voce.
Ancora una volta pensai a quanto potessi essere stupido. Tiravo le conclusioni prima di sapere come realmente andavano le cose.
-"Tranquilla, tra poco usciremo da qui!" provai ad incoraggiarla.
-"Cos'è successo? Da quanto siamo qui?" domandò a fatica.
-"Da quasi un'ora e tu sei svenuta. Hai bisogno di qualcosa?"
-"No, sto meglio grazie." provò a sedersi.
Faticava ancora a respirare.
-"Soffri anche d'asma?" azzardai a chiedere.
-"Purtroppo sì, infatti nella borsa ho il cortisone, ma ce l'ha James!" spiegò lei.
-"E perchè ha lui la tua borsa?" domanda inutile, ma dovevo pur farla.
-"Dentro c'è il suo portafogli. Lui è l'unico idiota che esce con pantaloni senza tasche e doveva pur metterlo da qualche parte, così l'ha rifilato a me!".
-"Ah...e hai sentito qualcosa mentre eri svenuta? Tipo se ho detto qualcosa?" ero curioso. Magari aveva sentito le mie parole.
-"Connor come facevo a sentirti? Ero più morta che viva!" tentò di alzare un po' la voce.
-"Allora ti sei persa la parte migliore!" dissi sorridendole maliziosamente.
-"Quale?" sembrava non capire.
-"Questa!" la baciai. Non come due giorni prima. Questa volta si sentì bene il contatto tra le nostre labbra. Si sentì quanto, in quell'attimo,eravamo uniti. Mi sentivo bene ma non benissimo, per via dei sensi di colpa nei confronti di James, quindi mi staccai.

-"Vedo che ti piace commettere errori allora?!" si mise a ridere.
Risi anche io. Era riuscita a distogliermi dal mio pensiero fisso su Jam.
-"Ne commetterei altri per te!" dissi istintivamente.
Cercai di avvicinarmi nuovamente a lei ma la porta si aprì.
Stavo prendendo troppo gusto a commettere quell'errore che però mi faceva stare bene.

LAURIE'S P.O.V.
Finalmente le porte si aprirono. Non ce la facevo più a star chiusa lì dentro.
Provai ad alzarmi ma ricaddi a terra.
-"Ferma Laurie, ci penso io!" affermò Connor tirandomi su di peso.
-"Grazie!" dissi tenendomi al suo collo.
Mi sorrise e uscimmo dall'ascensore.
Ad aspettarci c'erano diverse persone: proprietari del centro commerciale, i tecnici che avevano riparato l'ascensore, diversi clienti e James, che a quanto pare aveva chiamato anche Win, Brad, Tris e Al.
Erano tutti lì quando ci videro arrivare.
Con mi fece stendere su una panchina.
-"Jam, passami la sua borsa!" ordinò Con.
-"Palla con calma eh! Metti ancora più ansia così!" lo ammonì Win.
Jam gli passò subito la mia borsa e iniziò a frugarci dentro.
Tirò fuori il mio spray, me lo mise in bocca e spruzzò la prima dose di cortisone. Dopo dieci secondi spruzzò la seconda.
Riiniziai a respirare regolarmente.
Dopo qualche minuto fui in grado di alzarmi e, anche se sostenuta da Con e Jam, raggiungemmo la macchina e tornammo a casa.
Durante il tragitto ripensai al bacio di Connor.
Mi aveva detto che mi ero persa la parte migliore e l'aveva ripetuta.
Solo in quel momento realizzai che mi aveva baciata anche mentre ero svenuta.
Non ci capivo più nulla.
Due giorni prima mi aveva baciata dicendo poi che era stato un errore. Io allora avevo deciso definitivamente di stare con Jam, ma Connor mi aveva baciata nuovamente rimettendo tutto in dubbio. Ma se per lui anche questo fosse stato solo un errore?
Io stavo con James.

Don't look back and give me a smile!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora