capitolo 17

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La porta si chiuse dietro a Loro e il blocco scattò automaticamente. Fece un rumore assordante nel silenzio imbarazzante che c'era.
"Beh , dove sei stata per tutto questo tempo ? Ho visto spesso tua madre con un uomo passare per di qua ma tu non c'eri mai" chiese Chaser.
"Mi sono trasferita in città cin degli amici"
"Da sola?"rispose stupito.
" si ,loro sono tutti maggiorenni e per i soldi mia madre ha ereditato dall'ex marito una bella somma."
"Ah capisco"
" tu invece ? Cosa ci fai ancora qui ,perché non sei andato in città?" Chiese "ci sono tante opportunità per chi come te vuole diventare un attore."
" in realtà ora sto lavorando nell'azienda di mio padre. Fare l'attore non faceva per me" disse con un velo di tristezza nella voce, facendo riaffiorare i ricordi che tanti gli mancavano.
" si vede che stai mentendo " gli confesso luna un un orecchio. "Perche non sei andato in città? Questa volta rispondi sinceramente "
"Mia madre è venuta a mancare qualche anni fa e mio padre è caduto in depressione " spiego " non potevo lasciarlo da solo ,e non lo farò "
" come sta tuo padre?" Gli chiese preoccupata. Se lo ricordava, era sempre sorridente e un uomo amante della vita ,che ogni sera ringraziava dio per ciò che aveva. Era generoso e li aveva aiutati in molti momenti difficili.
"Ora sta bene ,ma ho paura di una ricaduta se dovessi andarmene"
"Ma tu devi realizzare il tuo sogno ,sei ancora in tempo " disse convinta luna.
"A proposito di tempo,che tu è successo? Non sei cresciuta di un centimetro"
" è una storia lunga ,magari un giorno te la racconto" taglio corto luna.
"E se venissi da me in città per un paio di giorni? Per cercare qualche lavoro come comparsa " propose luna.
"E con mio padre?"
"Digli che vai con degli amici per qualche giorno"
"Non sono sicuro di riuscire a lasciarlo solo"
"Sono solo qualche giorni , poi se vorrai potrai tornare da lui"
" e va bene ,dammi un ora per fare la valigia e avvisarlo e sono da te"
Luna uscì dalla casa fiera di aver aiutato il suo vecchio amico. Il tassista era ancora lì che aspettava, gentilmente chiesto da luna che sapeva non ci avrebbe messi troppo. Sali in macchina,pago la prima tratta e gli promise una grossa ricompensa se avesse aspettato un oretta il suo amico per poi riportarli in città . Il tassista accettò, la tratta era abbastanza lunga ed erano soldi facili.
Dopo un oretta dalla porta uscì Chaser , con una valigia e uno zainetto.
"Allora ,dove abiti? "
"Vedrai. Tassista ,all'Umbrella accademy " disse.
Durante il viaggio,luna spiegò due suoi poteri ,del fatto che viveva con altri supereroi e come mai avesse ancora 15 anni.
" wow è una storia assurda "disse Chaser sbalordito.
"Tu ci credi?" Chiese luna.
"Certo ,so quando menti e non ti sei morsicata il labbro o l'interno guancia " rise.
" lo faccio davvero ?" Chiese ridendo luna.
" beh da bambina lo facevi spesso " disse "non so se hai smesso "
Mentre ridevano e si scambiavano dolci ricordi della loro infanzia oramai passata , il tassista proseguiva la sua strada verso la città.
Il viaggio fu molto piacevole e a luna piaceva molto la compagnia di Chaser.
"Sai mi sei mancata molto "confesso.
"Anche tu " disse abbracciandolo.
Fu un abrraccio amichevole, non cera nient'altro tra di loro ,ma cinque non doveva saperlo. Una volta arrivati , chaser si stupì della casa che si trovo davanti. Si aspettava un appartamento , non un enorme palazzo a 2 piani.
"Wow " disse.
"  l'hanno ereditata dal padre,anche lui molto ricco" spiegò. "Ora vieni,entra " disse aprendogli la porta.
Solcato l'ingresso,chaser rimase ancora più sbalordito.  "Vieni ti presento tutti."disse.
" lei è allison ,klaus ,Diego,luther,cinque e la nuova arrivata jennifer "disse indicandolo uno per uno. " ragazzi lui è Chaser,un mio caro amico di infanzia" spiegi stringendosi a lui. Cinque fu il primo a avvicinarsi. "Benvenuto " disse stringergli la mano. Poi lo avvicini a se e gli sussurrò " quella è la mia donna ,non osare avvicinarti. " per poi camminare via sorridente. "Lascialo perdere" disse luna.
"È un piacere averti qui " disse allison presentandosi " che poteri hai ?"chiese.
"In realtà nessuno , l'ho portati qui per realizzare il suo sogno, diventare un attore "
"Oh ma è fantastico. Ricorda però che il mondo della fama non è come sembra, l'ho provato sulla mia pelle" spiego allison.
"Ah è vero ti ho visto in alcuni film,eri fantastica "disse Chaser.
"Grazie caro " poi si avvicinò a luna "questo mi piace "disse bisbigliandole nell'orecchio . "Lo vedo" rispose.
Dopo che si furono presentati tutti e finirono il loro show per mostrare ciò che li rendeva speciali , luna accompagno Chaser nella sua stanza "dormirai con me per un po, tanto è abbastanza grande " spiego. Ad un certo punto un fascio di luce blu fece la sua entrata in camera e compari cinque ,che aveva ascoltato tutta la conversazione. " ce un altra camera libera "protestò "non ce bisogno che invadi i suoi spazi "
" cinque ,gliel'ho proposto io "disse luna " sei l'ultima persona che può essere gelosa in questo momento , davvero "
"Ma cosa ti ho fatto? È tutto il giorno che mi eviti " chiese
"Chaser puoi lasciarci soli un attimo?"
"Certo " e uscì dalla stanza senza fare domande.
" cinque come hai passato la giornata ?" Chiese luna.
" sono stato a casa a aspettarti , poi jennifer mi ha chiesto di fare una passeggiata e.... " non ebbe il tempo di finire di parlare perché luna intervenne " oh jennifer eh ? Simpatica e cosi carina vero?"
"Non dirmi che sei gelosa ?"
"Non sono gelosa,solo non sto capendo cosa sta succedendo... sembrate legati ,come se non fosse la prima volta che vi vedete" disse"ho pensato fosse la tua amante o una ex .."
"Cosa? No"disse ridendo cinque " si ,io e jenny ci conoscevamo già "spiego " ci siamo incontrati alla commissione, abbiamo lavorato assieme , spalla a spalla, per qualche mese  a tutto qui. Quando l'ho vista mi sono subito preoccupato che tu potessi esserne gelosa e quindi ho preferito non dirtelo  "
Ora tutto era più chiaro. Luna su sentiva una stupida, per la prima volta in tutta la sua vita aveva provato gelosia per poi scoprire inutilmente.
" tranquilla,non potevi capirlo. È colpa mia che non te l'ho detto. "Si scusò cinque baciandola. Era bello che avessero finalmente chiarito. Gli erano mancati i suoi baci.

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