35-Asgard-Midgard, 4-0

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-Dove stiamo andando così di fretta?

Domandò mentre ancora lo trascinavo con me correndo per le scale (alla faccia di Odino). Mi fermai per un attimo. 

-Tu vai a prendere tuo figlio e i tuoi nipoti, io mi occupo di Loki. 

Mi materializzai senza lasciare tempo a Thor di elaborare quello che avevo detto, tanto sapevo che aveva capito perfettamente. Entrai nella nostra camera, ma Loki non c'era. Questo mi sembrò tremendamente strano visto che sapevo che lui era lì dentro. Mi accorsi dell'acqua che scorreva in bagno dal getto della doccia. Aprii un po' la porta e vidi che Loki era lì, in piedi, con la fronte appoggiata contro al muro e non si muoveva, lasciava che l'acqua gli picchiasse sul collo per poi scendere lungo il corpo nudo. 

-Stai bene? 

-Incommensurabilmente male. 

La sua voce risuonò tra le pareti della doccia di vetro pregiato. Entrai nel bagno e chiusi la porta dietro di me. 

-Ti prego, ho solo bisogno di essere lasciato in pace. Devo riflettere su quello che ho appena fatto. Sono diventato la mia più grande paura.

Per un attimo mi accorsi che la sua pelle era diventata blu, ma poi tornò subito bianca e pallida. Decisi di stare in silenzio ed ascoltare quello che stava per dire. 

-Andromeda, perché mi hai fatto questo? Perché mi hai offerto la possibilità di essere come Odino? 

-Tu ami Axel e per questo non sarai mai come Odino. 

Loki sospirò e finalmente si mosse per chiudere l'acqua. Per quanto era fredda non emanava nemmeno vapore. Uscì a capo chino e attorno alla vita si strinse un asciugamano, poi si avvicinò a me. 

-Anche Odino mi amava. Ma forse stiamo usando questa parola con ben poca coscienza, non le stiamo dando il peso e il valore che merita. Odino in punto di morte ha detto di volermi bene, ma nei miei incubi non riesco a togliermi dalla testa quando mi ha urlato contro che il mio diritto di nascita era quello di morire da bambino. Queste cose non vanno dette a qualcuno che si ama. 

Tirò un pugno al muro ma centrò in pieno lo specchio, che si infranse in mille pezzi. Le nocche della mano di Loki iniziarono a sanguinare. Mi avvicinai e presi il suo polso con entrambe le mani. 

-Loki è normale se ti sei arrabbiato in quel modo. Axel ci aveva appena incolpato di averlo abbandonato per darci alla gioia del sesso. Tutti avrebbero reagito come hai fatto tu, anche io, anche Thor...chiunque. Questo non significa che tu sei come Odino, assolutamente. 

Mi alzai sulle punte e cercai di baciarlo sulla fronte. Era ancora mogio e non convinto al cento percento di quello che avevo detto. Mi allungai di nuovo e lo baciai sulle labbra, Loki sorrise e mi avvicinò a sé. 

-Odino era uno stronzo...

Mormorò sulle mie labbra. Mi prese in braccio mentre continuava a baciarmi, mi attaccò con la schiena contro la porta della camera e mi sollevò una gamba per avvicinarsi ancora di più alla mia intimità. L'asciugamano che gli cingeva la vita cadde sul pavimento.  

-Thor...sta per arrivare. 

Loki smise di baciarmi e mi lasciò la coscia. 

-I fratelli sono una spina nel fianco. 

Sorrise e si vestì con la stessa casacca di quando eravamo andati a Sakaar. Chiusi gli occhi e mi schiacciai contro la porta cercando di tenere duro. 

-Tu mi vuoi uccidere...

Boccheggiai. Thor bussò e lo lasciai entrare. Non appena vide Loki vestito in quel modo il suo viso divenne paonazzo, ma ero troppo contenta di rivedere i miei figli per reagire anche io come lui. Aren e Ingvarr erano diventati molto più alti e snelli, invece Asbjørn riusciva perfettamente a camminare mentre Thor lo teneva per mano. Aveva tantissimi capelli castani tendenti al biondo e gli occhi erano di un profondo blu cangiante. Quest'ultimo dettaglio era ciò che lo accomunava di più a Thor e che magari poteva rendere sospettose le persone. 

Crush on Mr.Bad Boy 3-RagnarokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora