🌸sᴛʀᴀɴɢᴇ ғᴇᴇʟɪɴɢs🌸

᪥6.Mᴀᴛᴄʜ ᴀɴᴅ ʟᴏᴠᴇ᪥

Kenma's POV

Sono passate due settimane dal primo allenamento.
Questa settinama avremo la nostra prima partita dell'anno, perciò Kuroo ha detto che dobbiamo impegnarci "come se in palio ci fosse un uscita con crush" testuali parole. Ammetto di essere molto emozionato, ma ovviamente, lo dimostro poco o niente.

Mi hanno assegnato il ruolo di alzatore, me la cavo abbastanza bene. Il capitano dice che ho una buona tecnica e che creo delle belle strategie. Mi nasce un leggero sorriso naturale sul viso se penso che Kuroo ha fatto degli apprezzamenti sul mio modo di giocare, sai, lui gioca da molto più tempo di me.
Nonostate questo credo che in partita giocherà Kageyama. È veramente un "re", come dice Hinata, quando si parla di alzate. Imbattibile, sul serio, anche se fuori dal contesto della pallavolo usa solo un neurone scarso.

Oggi era l'ultimo allenamento prima della partita che si sarebbe tenuta domani.

Kuroo mi stava attaccato tutto il tempo. Era come Shoyo con Kageyama, solo, stranamente, meno molesto e per fortuna non immanorato di me.
Se dovevamo fare degli esercizi in coppia voleva che la palla gliela alzassi io e in caso di rifiuto iniziava a chiamarmi con i suoi soprannomi strani creati appositamente per farmi innervosire fino a quando non accettavo.
Insistente, troppo insistente.

Tralasciando la noiosità di Kuroo, è andato tutto bene e ne sono felice.
Hinata è sempre più perso per l'alzatore titolare della squadra, non fa altro che parlare di lui, credo si sia notato.

Akaashi invece viene a vedere qualche allenamento per ammirare il gufo psicopatico mentre si allena e ogni volta trova scuse credibili, non so come faccia a trovarne così tante. Kuroo lo ha invitato alla partita parlando di una certa depressed mod, non ho ben capito bene cosa sia, ma ha l'aria di essere qualcosa di stupido e parzialmente pericoloso per la partita. Akaashi, capendo ciò che intendeva Kuroo, ha già detto che ci sarà per fare il tifo.

Bokuto ha già organizzato di fare una specie di uscita, come quella di due settimane fa, dopo la partita. Questa volta credo che ci andrò di mia spontanea volontà, lo so è strano pure io mi stupisco.

Kuroo ha intenzione di accompagnarmi a casa dopo l'allenamento. La cosa non mi piace molto dato che mia madre mi ha messo non poco in imbarazzo la scorsa volta, lo adora alla follia nemmeno fosse una ragazzina quattordicenne.

Nel tragitto per tornare a casa, Kuroo parla delle sue vecchie partite e, dato che mi ha tolto di nuovo il mio amato Nintendo, non ho altra scelta che ascoltare in silenzio. Ad un tratto si zittisce diventando serio.

"Se hai qualsiasi problema con la partita non esitare a comunicarmelo, ok? Porta il necessario, lascia a casa il nin-coso e sul bus ti siedi vicino a me, così non avrai problemi di ansia sociale."
Si, infatti, tutti sanno che sedersi vicino a un tipo a volte noioso e che ti fa sentire a disagio per varie ragioni che tu manco conosci è rassicurante penso sarcastico.

Mi affrettai ad annuire. Non mi andava di iniziare una discussione, ero troppo stanco. Si preoccupava veramente tanto per me, non ne capisco il motivo, in fondo è solo una partita e poi a nessuno è mai importato di me. Le cose sono sempre andate bene così, possono rimanere tali e quali.
Gioca ancora a fare la mamma? Pensai guardando l'asfalto poco illuminato dai lampioni.

Arrivati davanti casa mia, mia madre ci accolse calorosamente come gli ultimi giorni, del resto.
Le ferie doveva prenderle ora, sì? pensai stressato, le voglio bene, ma è troppo affettiva.
Invitò nuovamente Kuroo ad entrare. Lui, da bravo ragazzo educato, rifiuta con tono gentile dicendo di essere in ritardo.

Si avvicina un po' a me, mi dà ancora qualche dritta per la partita poi mi sorride spettinandomi i capelli.
"A domani micetto, riposati"
Odio quando fa così.