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' eyes blue like the atlantic and i going down,like the Titanic...'

Porto lentamente la matita tra le mie labbra mentre prendo un leggero sospiro per continuare a canticchiare.

'Eyes brown dark and romantic,and i going down like the-'

Neanche il tempo di finire che un bussare alla porta interrompe il mio fantasticare.

"Avanti"dico schiarendomi la gola.
Da essa entra mio padre.

James Mongomery,un uomo in carriera sulla quarantina,capelli castani leggermente brizzolati e un enorme sorriso che è accompagnato da due pozze d'acqua più profonde delle mie.

"Tesoro mi hanno chiamato al lavoro,tornerò tardi,se hai bisogno di qualcosa chiamami in qualsiasi momento okay?"

"Certo,tranquillo vai pure,finisco di studiare qui e vado a farmi una passeggiata"sorrido debolmente.

"Oh...vai sola?"mi chiede e io abbasso lo sguardo scuotendo la testa.

Odio mentirgli,ma cosa dovrei dirgli?In tutta la mia vita l'unica amica che ho,ha delle abitudini tutte diverse dalle mie e se la vedesse mio padre,probabilmente gli verrebbe un infarto.

"Ehm no...vado con Maya"dico.
"Me la presentarai un giorno?Comincio a dubitare della sua esistenza"

"Si...magari più avanti"

"Perfetto..."si avvicina a me posando una mano dietro la mia testa per poi schioccarmi un bacio sulla testa.

"Vado piccolo panda"sorride sapendo di avermi infastidito con questo soprannome.

Ho la vitiligine,piccola,nella guancia destra e sin da quando ero una bambina,mi chiamava così,non che mi dia tanto fastidio,ma avrei preferito un altro soprannome semplicemente.

Esce dalla stanza e io sospiro portando la testa all'indietro mentre nello stesso momento il telefono inizia a squillare.

Lo afferro trovando subito una chiamata da Maya.

《Pronto Maya?》
《B finalmente!Ti ho riempito di messaggi!Sono sotto casa tua,ho appena incontrato tuo padre,mica male eh?》ammicca mentre io mi paralizzo sul posto.

《M-mio padre?Vi siete salutati?》balbetto sprendando in una risposta negativa.

《Tranquilla non ti ho fatto fare brutta figura,anzi penso di esserli piaciuta,ora alza quel culo e vienimi ad aprire》tiro un sospiro di sollievo e mi alzo dalla mia scrivania correndo al piano di sotto per aprirle la porta.

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"Non sia mai che tu ti metta un top vero?"sbuffa guardando la mia felpa mentre cammina saltellando.

"Non sperarci troppo,questa felpa è stupenda,larga,confortevole,e nasconde il mio orribile fisico"sussurro l'ultima parte.

"Orribile fisico?Dai su Brooklyn!Guarda che culo che hai!"mi alza leggermente la felpa sculacciandomi mentre io mi allontano velocemente ridendo.

"Smettila dai"sorrido e le lancio un occhiata mentre continua a camminare.

Maya è una ragazza solare del 'vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo',e questo si può intuire dai suoi numerosi tatuaggi e piercing(solo nelle orecchie e il nostril).

Ci siamo ritrovate compagne di banco il primo giorno di high school,lei aveva già un tatuaggio sul braccio sinistro e non passava inosservata da parte dei professori.

E nemmeno io per la mia vitiligine,che in questi anni è andata a diminuire.

Ha iniziato lei la conversazione,chiedendomi se mi avesse mangiato un cane la faccia.

Già,non mi stava molto simpatica.

Ma con il passare del tempo le cose sono cambiate,forse con l'abitudine di averle sempre accanto a scuola,un giorno mi chiese di uscire e da lì,inizio la nostra amicizia.

E anche l'unica che ho.

Ha dei lunghi capelli biondi e occhi marroni,un fisico a dire poco Perfetto e il suo abbigliamento è strano.

Ad esempio.
Oggi indossa dei pantaloncini corti con le calze a rete e crop top con le spalline con sopra una felpa dell'Adidas.

"Sai ieri ho conosciuto un ragazzo alla confraternita"
"Che novità"la prendo in giro.

"E poi cosa ci facevi lì?Non sei autorizzata ad andarci"

"Oh per favore,io entro ovunque"dice e io scuoto la testa divertita.
Abbasso lo sguardo restando in silenzio e lei subito inizia a raccontare.

"Si chiama Noah,ha 22 anni,si lo so,è grande ma mi piace,o meglio,mi piace come scopa"ride e io sbuffo disgustata.

"Dai May"
"Scusa scusa...dopo averlo fatto mi ha riaccompagnato a casa e mi ha chiesto il numero di telefono,domani esco con lui"dice e io scuoto la testa contrariata.

"Un giorno ti prenderai l'Aids a forza di farti ogni persona che incotri"

"Ehi!Non sono una troia"ride e io alzo le mani in segno di difesa.
"Mi piace divertirmi...e dovresti farlo anche tu,hai 18 anni B e non sei mai stata ad una festa,non hai avuto un ragazzo, non ti sei mai ubriacata!Dai su,domani vado a ballare con Noah,vieni con noi"dice e io scuoto la testa stringendomi tra le braccia.

"Fa niente davvero"faccio un sorriso forzato e lei sospira.
"Va bene..."so che così la sto allontanando da me,ma non mi sentirei a mio agio e non voglio deludere mio padre.

Sto bene così.

The Wave Of Passion 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora