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Mio padre mi guarda non sapendo cosa dire.
"Dove volete andare?"chiedo mio padre a Noah.

"È una sorpresa..."dice guardandomi mentre mi sorride.
"Noah,io nutro un forte rispetto verso di te e penso che tu sia abbastanza adulto da capire che se proverai a farla soffrire-"

"Non accadrà...o farò il mio meglio per fare in modo che non accada,ci tengo a sua figlia"dice e li perdo un battito e sorrido debolmente mentre mi sistemo il vestito.

"La terrai fuori per tutta la notte?"chiede infine.
"Dipende...dal proseguimento della serata...ma la avviseremo"dice e lì mi sento arrossire.

Gli ha praticamente detto che se non tornerò la sera è perchè noi due staremo facendo sesso.

Che imbarazzo.

"Andate...e siate prudenti...intendo le precauzioni"dice e io lì lo interrompo.

"O-okay direi che è meglio andare,ci vediamo...ci vediamo papà!"dico infine e spingo Noah furoi dalla porta.

"Arrividerci James!"dice Noah mentre io chiudo la porta.

Lo guardo e subito dopo scoppiamo a ridere tutte e due.

Si avvicina a me e subito posa le sue labbra sulle mie dolcemente.

"Mio padre ti ama..."dico mentre mi mordo il labbro inferiore.
"Eh già!Ora però..."tira fuori una benda nera dai pantaloni e sorride.

"E questa?"
"Devi metterla,non voglio tu riconosca la strada..."dice e si avvicina inserendola nella mia testa.

La abbassa facendo attenzione ai miei capelli per poi prendermi per mano e guidarmi verso la sua auto.

Lo sento aprire la portiera e io tasto la macchina per capire come entrare.

Dopo averlo fatto con il suo aiuto,lo sento venirsi a sedermi vicino a me.

"Ti sto per mostrare una parte di me,di cui nessuno è a conoscenza...spero che...che capisca..."e senza dire altro mette in motore.

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"Attenta"sussurra mentre si mette dietro di me per guidarmi.
Posa le mani delicatamente sui miei fianchi e io inizio a incamminarmi.

Sento il cuore a mille.
Sapere che lui ora vuole farsi conoscere,mi fa esplodere di gioia.

"Ci sono dei gradini"dice e alzo il piede finendo in uno di loro.
Subito un'altro e un altro ancora.

Si allontana e subito dopo sento una chiave girare in una porta.

"Vieni"sussurra e io li porgo la mano che lui afferra.

Questo suo gesto mi provoca brividi per tutto il corpo cazzo.

Mi tira dentro una stanza,lo capisco dal cambiare dell'aria e fa il giorno attorno a me,mettendosi dietro.

Apre lentamente la benda e io vado subito gli occhi per abituarmi al buio.

È una piccola serra.
Le piante sono tutte verdi e questo mi fa capire che lui ci viene spesso qui.

Ha messo a terra una tovaglia rossa con una candela in mezzo,ancora spenta,e una cesta da picnic.

Ma il pezzo forte è il tetto.
Trasparente che mostra il cielo stellato notturno.

Mi giro verso di lui senza parola e lui si passa una mano tra i capelli.

"So che non è granché ma...per me ha in significato questo posto..."dice e io mi avvicino a lui prendendo il suo viso tra le mani.

"È stupendo Noah,davvero"dico e lui sorride debolmente.

Mi avvicino a lui baciandolo dolcemente e lui ricambia per poi prendermi per mano per portarmi sul posto che ha sistemato.

Ci sediamo a terra e lui tira fuori un accendino,e lo avvicina alla candela,che presto fa spuntare una fiamma.

Si arrotola le maniche della camicia e si avvicina alla cesta.

"Ci venivo con mio fratello qui..."aggiunge dopo attimi di silenzio mentre tira fuori lo spumante.

Guardo la bottiglia e gl sorrido divertita.
"Non sapevo avessi un fratello"dico e il suo sorriso vacilla leggermente.

"Questa era la serra di mia madre...lei non voleva che venissimo qui,e ogni volta ci sgridava,ma a noi non importava,ogni sabato sera,venivamo qui a guardare il cielo,mentre lui...lui mi leggeva i suoi libri..."la sua mano trema leggermente e io lo guardo confusa mentre la prendo tra le mie.

"Se non te la senti-"
"Voglio dirtelo"dice e io annuisco mentre mi avvicino a lui.

"E-e...si...un giorno in particolare...lui mi precedette,dovevo finire di studiare e decise di andare lì solo...si era fatta l'una di notte e lui non era ancora tornato...era via da ormai 4 ore,e per quanto io provassi a stare tranquillo,capì che c'era qualcosa che non andava...e...e decisi di andare lì"

Appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi stringe tra le braccia.

Qualsiasi cosa sia,è qualcosa che lo ha fatto soffrire,e tanto.

"L-lo cercai,ma di lui qui non c'è ne era traccia...abbiamo fatto denuncia...dopo sue giorni lui non era ancor tornato...i...i poliziotti hanno trovato la sua macchina..."sussulto leggermente mentre sento gli occhi riempirsi di lacrime.

"Hanno trovato la sua macchina alla fine di un burrone,distrutta...alla riva del mare...ma di lui,nessuna traccia...ancora tutt'ora...non si sono trovate sue tracce...e..e sono passati 8 anni"dice e li una lacrima riga il mio volto.

"Mi dispiace..."sussurro.
"Non sai quanto dispiaccia a me...se solo avessi deciso di andare con lui quel giorno-"gli prendo il viso tra le mani guardando i suoi occhi pieni di dolore scuotendo la testa.

"Non dirlo nemmeno per scherzo,non sapevi cosa sarebbe successo!Non potevi prevedere questo okay?Non puoi dartene una colpa,non puoi"dico in lacrime e lui porta una mano sulla mia di guancia e mi asciuga le lacrime sul viso.

"Penso tu sia la prima che la pensa così...i miei dopo quel giorno sono impazziti...mi scambiano per lui...ed è doloroso vederli così,ed è doloroso sentirmi chiamare con il suo nome...Bryce..."dice e subito mi ricordo di quel uomo.

"Quel'uomo..."
"Era mio padre..."dice e io lo guardo dispiaciuta.

Lo abbraccio e lui posa la sua testa nell'incavo del mio collo.

Dopo qualche secondo sento il suo corpo iniziare a tremare e un singhiozzo da parte sua.

"Sono qui con te...andrà tutto bene..."sussurro e lo stringo a me.

The Wave Of Passion 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora