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"Ecco qui"sospiro chiusa la valigia.
"Staremo via per una settimana"mi ricorda Noah e io sbuffo.

"Si beh...sono donna"dico e lui scuote la testa divertito.
"Ora...potremmo fare altro..."si avvicina a me ma io abbasso lo sguardo arrossendo.

"Noah...dobbiamo parlare..."sbuffa e si mette seduto a gambe incrociate.

"Non...sono quel tipo di ragazza che pensi tu,non mi piace questa situazione...cioè cosa siamo?"

"Prima cosa,non abbiamo ancora fatto qualcosa che comprenda il cazzo e la tua vagina...seconda cosa...abbiamo veramente bisogno di etichettare?Se ci va di fare qualcosa,la facciamo senza problemi,semplice,problema risolto"sorride e mi afferra per i fianchi.

"Sai che non funziona così"sospiro mentre lui insinua le mani sotto alla maglia.

"No?"
"No...non farò sesso con te finché la situazione non sarà chiara"dico e lui sospira.

"Siamo amici okay?Amici che...che si vogliono molto bene e se lo dimostrano"le sue mano vanno sull'orlo dei pantaloni.

"A-amici?"dico mente sento un colpo al cuore.

Amici?Sul serio?Definisce veramente tutto questo con la parola 'amicizia'?

"Si,amici con benefici..."ride.

Sento subito un groppo alla gola e mi allontano.

"Vattene..."

"Cosa?Ma che ti prende?"chiede confuso.
"Noah ho detto vattene,non resterò qui a farmi prendere in giro,non sono una qualunque e non farò sesso con te perchè siamo 'amici'"sbotto con le lacrime agli occhi.

Ma non piangerò,non gli darò questa soddisfazione.

"Dio ma perchè te la prendi così tanto?È solo sesso!"
"Te l'ho già detto!Se vuoi solo sesso,hai sbagliato persona!Io non sono così!"sbotto e lui ride ironicamente.

"E cosa vuoi essere?Fidanzati?Sul serio?Scusa ma io non sono tipo da relazione"sta rigirando la frittata.

"Al diavolo!Vattene subito cazzo!"sbotto e lui scuote la testa ridendo per poi alzarsi dal letto.

"D'accordo,non aspettavo altro"e senza aggiungere altro,esce dalla stanza.

Mi siedo sul letto tremolante e subito una lacrima riga il mio volto.

Non ho bisogno di lui...

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Metto le cuffie dentro le orecchie e mi stringo tra le braccia mentre cammino lentamente lungo le stradine.

Nemmeno io sono tipa da relazione,mi affeziono fin troppo alle persone e finisco per soffrire anche mi abbandonano.

Perché lo fanno.
Le persone non restano per sempre.

Prima o poi qualcuno commette uno sbaglio che rovina tutto,e non si potrà mai tornare a come si era prima.

Come anche con Maya...ho commesso io l'errore e se le dicessi di quello che c'è Stato tra me e Noah,probabilmente non mi parlerebbe più.

Ho sempre rifiutato ogni ragazzo che mi presentava ma cosa vado a fare?A prendermi il suo...

Cazzo sono una stronza...

"Brooklyn!"mi sento chiamare e appena riconosco la voce di Richard,sbuffo.

Ci mancava lui.

Mi giro verso di lui mettendo su un falso sorriso.
"Ehi..ti serve qualcosa?"

"No...ti ho visto e ho pensato che potremmo prenderci qualcosa insieme,è ora di cena..."dice e noto la speranza nei suoi occhi e Dio vorrei solo rifiutare.

Mi guarda supplicevole e annuisco.

"Va bene,c'è una pizzeria qui all'angolo..."dico e lui annuisce e insieme ci mettiamo in cammino.

"So di non starti simpatico"dice e inizio subito a sentirmi male.

Maledetta empatia.

"Non è vero...sono solo stati giorni pesanti"dico.
"Non devi mentirmi,sono noioso e lo riconosco ma non so di cosa parlare...l'unica cosa i cui sono sicuro è lo studio,per questo parlo solo di quello"dice e sposto l'attenzione su di lui.

"Non sei solo questo Richard...parlami di altro,non avere paura di mostrarti..."dico dolcemente e lui si morde il labbro inferiore.

"I-io...ho due cani...Dalia e Rock...sono molto legato con loro,anche perchè...sto con loro tutto il tempo,mio padre ha lasciato me e mia madre...e lei passa tutto il tempo a lavorare,quindi,sto molto tempo solo..."dice e subito mi sale il magone.

"Pure mia madre se n'è andata quando ero piccola..."dico e lui alza lo sguardo su di me.

"Non lo sapevo,mi dispiace"
"Dispiace anche a per tuo padre..."

Tiene lo sguardo chino e sospiro fermandomi.
Si ferma pure lui e mi guarda confuso.

"Quando sei solo scrivimi okay?Possiamo andare da qualche parte o...studiare assieme"sorrido debolmente e lui annuisce.

"Si,va bene,preparati ad essere intasata..."dice con un piccolo sorriso.

Rido leggermente e ci rimettiamo in cammino per la pizzeria.

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"Non ci ero mai stato qui"dice guardandosi attorno.

È un fiume,siamo circondati da alberi ed è sempre vuoto qui.

"Io ci vengo spesso,per pensare..."dico e lui si siede a terra su un rialzo.
Lo seguo e subito cala un silenzio.

Ma non è imbarazzante,anzi è calmo...

"Grazie"dice girandosi verso di me.
"Per cosa?"
"Per questa serata"dice infine e io sorrido leggermente.

"Ne avevo bisogno pure io,hai reso una giornata orribile...meno brutta"dico ridendo.

La mia risata va a diminuire appena la sua mano finisce sulla mia.

Lo guardo interdetta e decido di non dire niente,mi limito a guardare l'orizzonte davanti a me,poggiando la testa sulla sua spalla.

The Wave Of Passion 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora