Ci fermammo davanti alla sala del trono.
Mi girai a guardare Patroclo che ricambiò osservandomi interrogativo. Mi accorsi che gli tenevo ancora la mano, così la lasciai, rosso in viso. Varcai la soglia seguito dal mio amico. Mio padre stava discutendo con il suo consigliere Fenice, mio maestro fin da bambino. Presi la parola:
«Padre, ti disturbo?»
Fu Fenice a rispondermi:
«Assolutamente no, principe Achille! Stavo discutendo con il re riguardo un eventuale ampliamento della flotta, ma possiamo sempre continuare il nostro discorso più tardi anche perché sono un po' stanco e con il vostro permesso vorrei andare a riposarmi un po'»
Peleo gli sorrise bonario «Ma certo, buon Fenice! Andate pure a riposarvi, parleremo anche domani»
Il consigliere si congedò con un inchino.«Ebbene figlio mio, cosa desideri dirmi?»
«Padre, credo di aver finalmente trovato il compagno adatto per me»
I compagni dei principi erano figure tenute in altissima considerazione, poiché erano i loro più intimi consiglieri e li accompagnavano ovunque, sia in tempi di guerra che di pace. Mio padre mi aveva raccomandato di scegliere con prudenza a chi elargire questo privilegio, perché il principe e il suo compagno dovevano avere un legame di estrema lealtà e fiducia reciproca.
«Ah, sì? E chi sarebbe il fortunato?»
«Patroclo, figlio di Menezio»
Il re spostò lo sguardo su di lui e così feci io: mi stava guardando stupito, gli occhi che scintillavano.
«Dunque Patroclo, sei degno di svolgere tale incarico?»
«Non so se sono degno, signore...»
Lo interruppi
«È degno, padre: Patroclo è la persona più coraggiosa e forte che io conosca, se lui non è degno di starmi accanto in ogni momento, nessuno lo sarà»
Mentre pronunciavo queste parole avevo tenuto i miei occhi fissi nei suoi, che erano diventati lucidi. Gli sorrisi e lui mi sorrise di rimando, un sorriso dolce e sincero.
«Molto bene, la decisione è tua e se tu sei convinto io non posso fare altro che appoggiarti in pieno. Stasera si terrà un banchetto in onore di un mio caro amico e compagno di avventure e mi aspetto che tu partecipi. Anche Patroclo può venire, se lo desidera»
«Sarebbe un onore, mio re» rispose lui con un inchino.Una volta congedati andammo nelle nostre stanze a prepararci. Chiamai a gran voce una serva e le ordinai di prepararmi un bagno. Intanto che aspettavo mi recai alla terrazza per prendere un po' d'aria. Da lì ascoltavo il rumore delle onde che ai infrangevano sulla riva e chiudevo gli occhi mentre il vento frizzante mi lambiva la pelle abbronzata. Percepii il suo arrivo, poiché l'aria attorno a me all'improvviso si fece immobile. Aprii gli occhi. Lei era lì: la pelle chiara e priva di imperfezioni pareva quella di una statua, i capelli neri come le profondità marine ondeggiavano con movimenti quasi ipnotici, gli occhi colore verde mare come i miei erano freddi e distanti, la labbra sottili non avevano neanche l'ombra di un sorriso. Durante la mia vita non avevo mai visto sorridere mia madre Teti.
«Non puoi affezionarti a quel mortale»
Non mi aveva rivolto neanche un saluto, d'altronde gli dei, sebbene abbiano l'eternità da spendere, non amano perdere tempo.
«Di chi parli madre?»
«Del figlio di Menezio. Non è il compagno adatto a te, è solo un misero mortale senza alcuna dote»
«Non è vero, Patroclo è l'unico che sia degno di essere il mio compagno»
Sulla sua bocca si disegnò una smorfia di disapprovazione.
«Non venire a piangere da me se ti spezzerà il cuore»
«Non mi farebbe mai soffrire, mi fido di lui»
«Invece lo farà»
Mi rivolse uno sguardo tagliente come una lama, poi in un battito di ciglia non era più lì.Tornai nella mia stanza e mi immersi nella vasca cercando di svuotare la mia mente dal pensiero di ciò che mia madre aveva detto. Davvero avrei sofferto per colpa di Patroclo oppure si era inventata tutto con il solo scopo di spaventarmi? Dovevo aver riflettuto un bel po' perché l'acqua era diventata fredda. Uscii e mi asciugai con un panno che una serva mi porgeva. Indossai una tunica porpora che usavo solo per le occasioni importanti e mi legai i capelli biondi con un laccetto in cuoio.
Mi avviai frettolosamente verso la sala dei banchetti, ma appena dietro l'ingresso vidi Patroclo che si guardava intorno nervoso, indeciso se entrare o meno.
«Ciao» dissi
Lui si girò e mi sorrise «Ciao»
Indossava una tunica bianca che metteva bene in risalto la pelle abbronzata e i riccioli scuri e calzava dei sandali che gli coprivano metà polpaccio. Prima non me ero reso conto, però adesso potevo dire con certezza che Patroclo era proprio un bel ragazzo. Lui arrossì e io mi accorsi che lo stavo fissando da un po', così distolsi lo sguardo, imbarazzato.
«Vogliamo entrare?» chiesi indicando la grande sala.
Annuì e avanzammo fianco a fianco.Quella sera fu una delle più felici della mia vita. Trascorsi parecchio tempo ad ascoltare gli aneddoti raccontati da mio padre, dagli altri invitati e dagli aedi di corte. Fin da piccolo mi erano sempre piaciute le storie e adoravo stare in compagnia di mio padre, perché aveva sempre qualcosa da raccontare. Per la prima volta quella sera assaggiai il vino, anche se solo un sorso, e mangiai fino a scoppiare. La maggior parte del tempo, però, lo trascorsi parlando con il mio nuovo compagno. Con lui mi sentivo vivo, come mai mi ero sentito in vita mia, come se all'improvviso potessi vedere tutti i colori dopo aver sempre vissuto in bianco e nero. A fine serata mi sentivo euforico come se fossi ubriaco, ubriaco di felicità.
«Ragazzi è tardi, tornate nelle vostre stanze»
Salutammo tutti educatamente e ci avviammo verso le nostre camere; anche se la mia si trovava dalla parte opposta rispetto a quella di Patroclo, insistetti per accompagnarlo.
«Allora ci vediamo domani» lo salutai dandogli un delicato bacio sulla guancia.
«S-sì certo, a d-domani» balbettò, le guance in fiamme.
Per la prima volta quella notte dormii sereno, senza preoccupazioni a tenermi sveglio.𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷 ~ 𖧷
Ehm, non sono morta giuro...
No davvero, a parte gli scherzi, scusatemi tanto ma in queste ultime settimane sono stata impegnatissima 😅
Come al solito, spero che il nuovo capitolo vi piaccia!
Byeee <3~sognatrice di libri
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Half of my soul
Fiction HistoriqueAchille è in ansia: il suo amato Patroclo, prese le sue armi, sta combattendo sulle pianure di Troia e lui non può sapere cosa stia accadendo. L'attesa è straziante e Achille rivive tutti i momenti passati in sua compagnia... 𝐀𝐓𝐓𝐄𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 La...