butto il telefono e va a sbattere contro l'armadio facendo rumore.
Fanculo.
mi butto sul letto guardando il soffitto buio.
che cazzo mi prende esattamente? Io che bacio il mio collega. Pedro che... Ahhh mi fa impazzire. Che ne so, non lo so, sto impazzando. Lui mi piace? Io gli piaccio? Spiegatemelo! Che cazzo ci facevo dieci minuti fa a baciarmi con un... un uomo... e quasi scopavamo... Ah! Che schifo. Penso che domani sarò più che distratto e non riuscirò a guardare negli occhi Pedro. Ahh... Il suo nome... no. No no no no no Rodrigo. Basta. Che cazzo pensi.
mi giro mettendo la testa nel cuscino e... cazzo il suo profumo... Aahh. Basta.
mi vesto, metto un giubbottino leggero.
- Rodrigo...
lo ignoro
- Senti, non possiamo registrare domani senza aver chiarito. Pensa, ci complicheremo le cose... Dove vai?
-corro. Ci vediamo domani mattina
-che cazzo fai.
-ho detto, corro.
- Rodrigo qui non è come in Argentina o come Madrid. Ti ricordo che siamo in Italia, non conosci le persone come sono.
-Fanculo Pedro, se vogliono pestarmi mi pestassero. Un po' di pugni in bocca mi farebbero anche bene. Devo pensare ok? Cazzo ti sembra normale limonare con me?
rimane in silenzio
-Aspetta.
vedo che va nella sua stanza e dopo poco lo vedo vestito simile a me
- cazzo, ci volevo andare da solo.
- e invece ci verrò anche io. Anche io devo smaltire questi pensieri.
- la cocha de tu madre... andiamo ma facciamo piano sai, sono solo le 3:00 di notte.
che palle. Volevo liberarmi di lui e invece che fa? viene con me.
sgattaioliamo fuori dall'hotel e iniziamo a correre.
-Rodrigo aspetta! ti ricordo che sono più anziano di te
-ah si anziano, hai solo pochissimi anni in più di me, sei solo arrugginito. Io corro se vuoi raggiungermi raggiungimi
in un secondo me lo ritrovo accanto
-dovevo solo riscaldarmi
mi fa un occhiolino e corre più veloce di me
ci ritroviamo in un parco pieno di alberi e l'aria fresca mi sta facendo molto bene, è la sua presenza che mi tormenta.
-io direi di fermarci un attimo.
annuisco, anche io sono stanco.
ci sediamo su una panchina
- allora, vogliamo parlarne?
-inizia tu, visto che mi hai baciato tu tutte e due le volte.
-eh va bene... ti ricordi cosa ti dissi nel giardino al monastero? ecco volevo provare. Poi è piaciuto a tutti e due, non puoi negarlo.
- a me non so cosa mi è preso, non mi è piaciuto.
-ah no? sei tu quello che mi ha ripreso tutte e due le volte baciandomi. Rodrigo probabilmente è scattato qualcosa ma non vogliamo ammetterlo.
- eh va bene, mi è piaciuto ok? le tue labbra sono dannatamente morbide e ti impediscono di staccarti, non so cosa mi stia capitando. In tutta la mia vita ho sempre baciato solo ed esclusivamente donne. Arrivi tu e cazzo non so che mi è preso. Ogni notte ti sogno e in ogni momento della giornata desidero le tue labbra e io mi chiedo il perchè. Perchè Pedro, perchè? Eravamo a tanto così per scopare cazzo...