Non toglierti la maglietta

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TW: imprecazioni, incubi e disturbo alimentare

Catra non voleva che Adora la toccasse.

E non voleva che vedesse anche le sue ferite.


"Non vuoi dormire con me?"

Era la mano di Adora, di nuovo. Le stava accarezzando il braccio. Ogni parte del corpo ,di Catra, era consapevole di come il suo pollice scorreva lungo la sua pelle. Adora la stava toccando.

Non sapeva come sentirsi riguardo a ciò.

Era contenta di tutto ciò? Del fatto che Adora la stesse toccando di nuovo? Certo che lo era. O per lo meno le prime settimane che era stata con lei. Le era mancato il suo tocco per così tanto tempo. Si teneva stretta ad Adora come un neonato aggrappato a sua madre. Non l'avrebbe lasciata andare. E per le prime settimane si era sentita finalmente felice, si sentiva al sicuro.

Quindi cos'era successo?

Sensi di colpa.

Ecco cos'era successo. Sentiva quella sensazione ogni volta che Adora l'accarezzava. Il suo tocco le ricordava quando l'aveva ferita. Quante volte le sue unghie erano penetrate nella sua pelle. Quante volte le sue mani l'avevano presa a pugni. Quante volte le sue parole l'avevano sfregiata. Quante volte aveva ferito i suoi amici e tutti quelli intorno a lei, non era buona con nessuno. E forse, solo forse, gli altri sarebbero stati meglio senza di lei.

Non sapeva come smettere di sentirsi così. Non c'era niente che poteva fare per cambiare il passato, vero? Se ci fosse stato, Catra l'avrebbe fatto senza pensarci due volte. Voleva stare bene, sentirsi bene.

"Catra? -chiese la voce pacata di Adora, si sentiva che era preoccupata- sei sveglia?"

"Hm? Oh sì-" scrollò le spalle, cosa le avrebbe detto? Che non voleva che la toccasse?

"Non lo so..."

"Ehi ehi..." Adora con la mano le stava delicatamente accarezzando la guancia.

Catra odiava come la voce di Adora improvvisamente si era trasformata in pura preoccupazione.

"E' successo qualcosa? Ti senti di nuovo male?"

Quando mai non si sentiva male?

"No no no- io sto bene, sto solo- cercando di abituarmi... a non dormire da sola- è difficile..." Catra distolse lo sguardo per evitare di guardare gli occhi di Adora.

"Be', dobbiamo iniziare ad abituarci adesso ,giusto? E' solo dormire insieme, Catra, solo io accanto a te, nient'altro. Te lo prometto. Non ti metterò pressione per qualcosa di cui non sarai pronta."

"Be' mi stai mettendo pressione proprio ora!" esclamò Catra non realizzando quanto alta era la sua voce. Non l'aveva fatto apposta.

Adora indietreggiò scioccata.

"I-io..." balbettò Catra.

Merda. Merda. Merda. Guarda cos'aveva appena fatto.

Non riesci a fare niente di giusto, vero Catra?

"Adora -la chiamò Bow dalla fine del corridoio, decidendo di intromettersi tra le due, prima che potesse succedere qualsiasi altra cosa- Dai andiamo."

"Io- mi dispiace..." sussurrò Catra, tornando in silenzio nella sua stanza.

Le lacrime minacciavano di sgorgare dai suoi occhi.

"Mi dispiace..."


"...tra, Catra, Catra. Piccola svegliati, SVEGLIATI!"

Catra si svegliò di colpo così velocemente che le fece male la testa.

La prima cosa che registrò fu il sudore freddo su tutto il suo corpo e quanto la sua maglietta a contatto di ciò la rendesse scomoda. Poi sentì quante mani la stavano toccando: un braccio intorno alla sua spalla, le mani sulle ginocchia e sulla schiena. Sentì la saliva dal sapore di metallo che le riempiva la bocca, quanto facesse caldo nella stanza e quanto le pulsava la testa.

"Ehi, ehi, shh, sei sveglia? Sei sveglia? Catra guardami -era la voce di Bow che la chiamava e nel mentre la sua mano le accarezzava le scapole- Guardami."

Catra si sforzò a guardarlo di nuovo negli occhi, tutto era sfocato. La sua testa pulsava.

"Io- vomiterò..." riuscì a balbettare.

"Oh merda." sentì Glimmer prima imprecare poi alzarsi per uscire dalla stanza.

"Ho capito, ho capito."

Catra piagnucolò, stava sicuramente per vomitare.

"Sbrigati..." pregò deglutendo la saliva a fatica.

"Va bene, va bene, ti ho presa, ti ho presa." disse Bow aiutandola ad alzarsi dal letto.

"C'è un bidone della spazzatura sotto di te in questo momento, va tutto bene."

Soffocava e sputava a vuoto per circa un minuto, implorando che la nausea se ne andasse via, così che potesse dormire di nuovo.

Sentiva tre paia di occhi che la fissavano, delle mani che sempre la toccavano una sulle scapole, la mano di Bow, un'altra mano che le accarezzavano i capelli. Era quella di Adora?

"Catra, respira -la chiamò Bow- non stai buttando fuori niente, prova a respirare."

Le ci volle un po' per calmarsi, quando lo fece si era appoggiata sul petto di qualcuno, respirando pesantemente sul suo collo.

"Ti vuoi cambiare?" le chiese qualcuno, ma riusciva a malapena a sentire quello che diceva attraverso il suono del suo cuore che batteva, scosse la testa.

"Va bene."

Catra sentì i tre parlarsi silenziosamente, ma era troppo stanca per preoccuparsene. Era troppo stanca anche per aprire i suoi occhi, voleva solo tornare a dormire.

Alla fine decisero i tre ragazzi si misero d'accordo su qualcosa e Catra sentì la porta della sua stanza chiudersi pochi secondi dopo.

"Ehi -qualcuno le sussurrò lentamente all'orecchio- resto qui con te stasera, va bene?"

Catra aprì un po' gli occhi per assicurarsi che la sua ipotesi fosse corretta. Era Adora.

Merda.

"Solo non- non toglierti la maglietta." mormorò Catra non voleva vedere le cicatrici di Adora.

"Va bene." Adora non chiese perché.

"Non lo farò, vai a dormire Catra, sono qui.

"Grazie - disse Catra- mi dispiace..."

Adora non chiese il perchè nemmeno di questo.

Piccoli Passi-Catra FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora