CC's POV"Quanto manca all'arrivo?"
Prima di fare un viaggio di ben quattro ore e trenta minuti d'auto,bisognerebbe pensare alle ipotetiche conseguenze. Un esempio? La stessa domanda che la mia allieva mi sta ripetendo da quando ha messo piede nella mia amata SLK.
"Sacrofano se me lo chiedi un'altra volta,giuro che fermo la macchina e ti faccio scendere. Comunque per mia fortuna,mancano solo dieci minuti"
Sbuffa,impaziente di arrivare a destinazione.Anche se non me ne ha mai parlato,so che il distacco improvviso dai suoi genitori l'è pesato parecchio e che ne risente la mancanza. Ha un rapporto davvero solido con la sua famiglia. Deve essere bello,o almeno credo. Con la mia famiglia è andata diversamente.
"Claudio Claudio è qui" dice euforicamente,riportandomi alla realtà.
Parcheggio davanti alla piccola villetta immersa nel verde che Alice mi indica. Si era dimenticata di precisarmi che i suoi non abitano proprio al centro della città e le sospensioni della mia auto ne hanno pagato le conseguenze.
Nel complesso l'abitazione è davvero graziosa,molto simile a quella di Sacrofano.
"Busso?" mi chiede con un sottile ma evidente nervosismo
"Che dici,vogliamo restare qui fuori tutta la giornata?" le rispondo con tono ironico
"Ma tu non sei nervoso?O non lo so,ansioso magari?"È la prima volta,da quando ho preso questa decisione,che mi viene fatta una domanda così diretta.
Cosa stai provando Claudio? Ansia?Nervosismo? Preoccupazione?Come chiamarla questa sensazione così nuova e del tutto fuori dalle tue aspettative?
"Alice,andrà tutto bene. Poi fino a prova contraria non c'è donna a cui non sia piaciuto"
"Ehm si,ti dimentichi che c'è anche mio padre"
"Alice"
"Si?!"
"Bussa"
È fatta,due figure stanno avanzando verso di noi. Sembrano felici,tanto.Niente ripensamenti,ormai non si può tornare indietro.Sono pronto,pronto per il futuro che ci aspetta Sacrofano.
Alice's POV
"Aliceeee" urlano i miei genitori,avvolgendomi in un caldo abbraccio.
Quando li ho avvisati al telefono della nostra visita improvvisa,hanno letteralmente toccato il cielo con un dito. Diverse volte mi hanno invitata qui per un fine settimana,consapevoli che non sarebbe successo nonostante i molteplici "si,appena posso vengo". Sono i miei genitori,mi conoscono meglio di chiunque altro.Anzi,conoscono la mia pigrizia e la mia sedentarietà meglio di chiunque altro.Sono tra le loro braccia e anche se non riesco a vederlo,so che non è per niente a suo agio.
"Mamma,papà,vi presento Claudio" dico,mettendo fine al nostro lungo abbraccio e andando in suo aiuto.
Allunga la mano ad entrambi per presentarsi e sul suo volto si disegna un sorriso che mette in evidenza le due fossette a virgola ai lati della bocca.Non so come,ma gli conferiscono un'aria che invita istintivamente al dialogo.Come fai Claudio? Come fai a conquistare chiunque ti stia accanto?
Porge a mia madre il vassoio di dolcetti che con tanta insistenza ha voluto comprare a Roma con il pretesto che sarebbe stata una pessima figura (ha sottolineato più volte questo aggettivo) presentarsi a casa dei miei a mani vuote.
"Claudio ma non ce n'era bisogno" dice mia madre,anche se conoscendola so che ha ben apprezzato il gesto. Primo punto a favore per te mio caro CC
"Si figuri signora,è una sciocchezza" risponde,sempre con un sorriso a 32 denti
"Ti prego dammi del tu. Forza entrate"
La loro nuova casa è arredata con molto gusto, si vede che c'è il tocco di mia madre. Non so se sia una mia impressione o meno, ma assomiglia terribilmente alla nostra villetta di Sacrofano,sia all'esterno che all'interno.Tendenzialmente il pranzo va più che bene. Claudio piace ai miei genitori,molto più di Arthur a quanto sembra. Ridono tra una portata e l'altra,ascoltando alcuni episodi legati alla mia sbadataggine e alla mia capacità di fare perennemente guai sul posto di lavoro.
"Alice ma davvero hai perso un morto?" mi chiede mio padre,ridendo come se stesse guardando Zeling
"È stato un incidente" cerco di difendermi "Poi non è che dobbiamo parlare per tutta la giornata dei miei piccoli inconvenienti in Istituto"
"Piccoli?" mi stuzzica Claudio continuando a ridacchiare. Sembra rilassato,a suo agio. Azzarderei dire che sembra davvero felice.
"Claudio ma alla fin fine,com'è Alice come allieva?" chiede mia madre con una certa serietà. Non ha mai accettato la mia scelta,avrebbe di certo preferito qualcosa come pediatria.Mi guarda negli occhi,aspetta un po' per rispondere.
"È distratta,ritardataria,ma intuitiva. Curiosa,forse un po' troppo. Si lascia coinvolgere più del dovuto,però lo fa perché le piace questo lavoro.Non ha doppi fini.Vi assicuro che è una cosa davvero rara nell'ambiente in cui lavoriamo"
Si ferma un attimo,il tempo che basta per ritornare a fissarmi.
"È l'allieva migliore che io abbia mai incontrato". Le parole gli escono così,con naturalezza,come se stesse dicendo una frase come le altre,ma non lo è.
Sento già gli occhi lucidi. Maledette emozioni.
Vorrei rispondergli, dirgli che è grazie a lui se ho trovato la mia strada, e anche me stessa, ma l'unica cosa che riesco a fare è sussurrargli :"Grazie"Grazie Claudio,e non solo per questa frase o per questa giornata. Ti devo più di quanto immagini.
Mamma di Alice POV
Mia dolce Alice,non sai che regalo mi hai fatto venendo qui.Sei bella,più di quanto ricordassi di averti lasciata. Anche se non lo sai o non lo vuoi semplicemente ammettere per mezzo della tua insicurezza,hai una raffinatezza nei gesti che ti contraddistingue.
Mi sei mancata. Mi è mancato il tuo timido sorriso,i tuoi pasticci,il tuo essere così genuina,senza maschere.Non smettere mai di essere così come sei. Il mondo senza di te e i tuoi casini sarebbe un posto infinitamente più noioso.
Non so se la medicina legale sia davvero la tua strada,ti ho sempre immaginata a fare altro. Però chi sono io per giudicare. Devi aver avuto un buon mentore per amarla così tanto.
Claudio,il così detto "dottorino" che ho sempre sentito nominare nelle conversazioni tue e della nonna. Non credere che non mi abbia accennato qualcosa,anche se avrei preferito che l'avessi fatto tu. Spero che in futuro me ne parlerai,ma ora,ora vi osservo e capisco tante cose,forse di più rispetto a quelle che potrebbero trasparire da qualsiasi parola. Il modo in cui vi guardate,il modo in cui interagite,il tuo diventar rossa ogni volta che ti stuzzicaIl vostro essere complici.
"È l'allieva migliore che io abbia mai incontrato"
Ti ha sospeso vero Alice? Si vede dai tuoi occhi lucidi e dal sorriso che senza accorgetene è nato sulla tua faccia.Che tu possa essere sempre così felice,proprio come lo sei ora.
Ti prego Claudio,continua ad amarla così.Come se fosse il primo giorno. Come solo tu sai fare.