Il Passato Che Ci Perseguita// Jaden Hossler

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<<Bacio! Bacio! Bacio! Bacio!>>

I miei occhi incontrano i suoi, di un azzurro così freddo ma che sanno riscaldarti il cuore e l'anima in un modo mai visto prima. Sono come due zaffiri, due pietre preziose che con il tempo ho imparato a conoscere così bene.

Che esprimono un sacco di emozioni.

Riesco a scorgere nei suoi occhi, come lui nei miei, degli spezzoni della nostra vita e dei nostri momenti.

Sappiamo entrambi che succederà, o meglio, cosa accadrà di nuovo, come il CD di una storia ripetuta all'infinito.

È come se qualcuno lassù abbia preso la decisione di non mettere un punto a capo a questa storia, come se volesse vederci penare in eterno.

Pensavamo fosse finita, che il passato fosse passato, che non ritornasse più, che ci fossimo lasciati tutto alle spalle, perfino noi stessi, che fosse solo un breve momento della nostra vita insignificante.

E invece no.

Poi il ricordo di quella frase, la nostra frase, o meglio, era la nostra frase "il passato ci perseguita", non può  che essere più vera di così.

È davvero strano a cosa porta il destino.

Certe volte porta ad aprire nuovi portoni, mentre altre volte dietro a quei portoni ci trovi solo un lungo corridoio di entrate che ti riportano al passato.

In un attimo le nostre labbra si incontrano, sono fredde e imbarazzate, dopotutto sono spinte dalle solamente dalle parole di incitamento stesse.

Ho troppi pensieri che mi pervadono la testa, e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è scappare. Scappare via di qui, dalla gente, dagli "amici", nuovi e vecchi ritrovati.

Scappare da lui.

6 anni e 9 mesi prima

Ultimo giorno, ultimo giorno finalmente in questa scuola di merda. Non per sempre, purtroppo ho ancora tre anni davanti a me.

Non c'è la faccio più, credo di non poter sopportare altro.

Giuro che io mi impegno, e non intendo per quanto riguarda avere buoni voti.

Io mi ammazzo dalla mattina alla sera: mattina, sveglia alle 5.30 per studiare, scuola, compiti in autobus, mangio, compiti, allenamento, compiti, certe volte anche fino a mezzanotte, dormo e poi tutto ricomincia da capo, è questa la mia routine, e sí, è da spararsi, letteralmente.

E in tutto questo mi impegno anche di non essere asociale, cosa che però, agli occhi dei miei "amici" risulta.

Ogni santo giorno mi vengono rinfacciati tutti i mesi errori possibili immaginabili.

Ma poi che succede?

Prima mi fanno dell'asociale, di quella che non vuole avere amici, ha i suoi segreti e tutto il resto, ma poi loro sono i primi ad escludermi.

Per di più si "vantano" anche di questo.

Mi prendono per il culo per ogni cosa.

Perché sono timida.

Quando prendo un bel voto.

Quando per caso prendo un brutto voto.

Quando sto simpatica a un professore.

Quando sono felice, cosa che ultimamente accade davvero poco, purtroppo.

Per i miei vestiti.

Per il mio stile diverso dal solito.