Camila's pov
Sono sincera, mi dispiace per Lauren per essere così aggressiva e ovviamente non so bene cos'abbia passato anche se Ally ha accennato qualcosa, ma qualsiasi cosa sia prendersela proprio con me mi ha ferita nel profondo, non solo lei soffre qui, non solo lei soffre in questo mondo e questa non è una scusa per alzare le mani alla prima persona che passa, essere violenti non risolverà mai ciò che ci è successo in passato di fatto, anche se sono stata adottata e ho avuto un'infanzia altrettando di merda non mi metto a prendere a sberle chiunque ma come dice Ally, ognuno è diverso e ha il proprio carattere.
Anche se è stata violenta con me potrei capirla, è una ragazza lesbica che è stata abbandonata dai genitori e non biasimo la sua freddezza sia chiaro, ma voglio capire perché proprio io sono stata presa nel suo mirino d'insulto.
A quanto mi ha detto Dinah, lei non si limita a prenderle per il culo ma mai alzarle le mani, quindi qualunque sia il motivo di avercela con me, voglio scoprirlo ma senza litigare.ore 22.30
È giovedì ormai e dovevamo andare a letto tutti, poiché quelli della segreteria o i professori ci vedevano ci cazziavano e non poco, ma comunque non avevo sonno.
Ero sdraiata sul letto a vedere shadowhunters con Dinah e ovviamente Lauren non c'era, tolsi l' airpod che avevo nell'orecchio destro e guardai Dinah un po' in sovrappensiero "cosa c'è Chan?" mi chiese Dinah,
"non so Dinah vorrei parlare con Lauren riguardo a ciò che è successo e perché faccia cosí con me"
"ma ti ha dato una sberla ieri Chancho, se ti dovesse alzare ancora un dito le spaccherei il culo, e tu non vuoi che Dj si incazzi, vero?"
"ovvio che no Dinah, ovviamente cercherò di non litigare ma non sono sicura dove sia al momento"
"parlale domani, oggi la vedevo presa con una ragazza del corso di chimica"
"ok ma vado a prendere una boccata d'aria"
"in cortile?"
"sí, non c'è nessuno a quest'ora"Camminai per il corridoio non realizzando ancora che quel dannato edificio era veramente enorme, vidi alla fine del corridoio uno spiraglio di luce e mi avvicinai credendo fosse la porta per l'uscita d antincendio, aprì la porta e mi ritrovai un terrazzo enorme "non sapevo ci fosse una terrazza" pensai e intanto feci mio mentalmente quel posto.
Appoggiata alla ringhiera scorsi una figura, "capelli corvini e abiti neri, credo di sapere chi è", ispirai ed espirai e mi avvicinai a Lauren.
Le toccai piano la spalla ma non si mosse
"Lau-Lauren?" dissi toccandole la spalla, sussultò non aspettandosi sicuramente qualcuno "non credo che ci venga qualcuno qui" pensai.
"Camila che ci fai qui?" chiese guardandomi negli occhi
"volevo parlarti" dissi tutto d'un fiato
"non abbiamo niente di cui parlare io e te" e si rigirò
"sí invece ma non voglio litigare con te, non stasera" risposi in un sussurro
"e di cosa vorresti parlare?" chiese senza girarsi
"del perché ti comporti così con me Lauren"
"semplicemente non mi stai simpatica e non mi piacciono le persone che non mi portano rispetto rispose
"Lauren non ti ho mai fatto un torto, ho risposto a tono perché ovviamente non mi faccio mettere i piedi in testa da qualcuno che neanche mi conosce"
"Camila non capisco cosa tu voglia da me" disse finalmente guardandomi negli occhi "sin dal primo giorno guardandoti negli occhi ho capito che saresti stata una gran rompi coglioni, e a quanto pare non mi sbagliavo" continuó quasi infastidita
"ma Laure-"
"Ma Lauren niente, e smettila di chiamarmi per nome se neanche ci conosciamo"
"Adesso ascoltami cazzo" le dissi esasperata "Già la prima volta chemi hai vista mi hai insultata per uno stupido borsone messo davanti a una stupida porta, a malapena mi guardi negli occhi, come fai a criticarmi se nemmeno parliamo normalmente? non abbiamo mai avuto una conversazione senza insultarci o senza gridarci contro, e del tuo schiaffo sono rimasta abbastanza perplessa quindi dimmi, qual è il tuo problema con me?" le gridai ,
lei mi fissò, tiró un sospiro e lentamente mi disse "non gridare perfavore", la guardai incredula con la bocca socchiusa e gli occhi leggermente spalancati "ma se grida sempre sta forsennata".
"Non voglio essere tua amica" continuò "non posso essere amica di nessuno, e non riesco a non essere aggressiva con qualcuno che nonostante io le gridi contro mi guarda negli occhi e sembra entrarmi nell'anima, non posso Camila mi dispiace"
"Lauren io non ho mai detto di voler essere tua amica, ma voglio capire cosa c'è che non va con me, perché a quanto pare mi odi"
"può essere che ti odi per essere cosí"
"così come?" le chiesi
"così calma, sei l'unica persona che in questo fottuto istituto mi ha risposto a tono e odio fortemente i cambiamenti quindi perfavore, va via", la osservai attentamente e vidi che le stava tremando il labbro, forse per rabbia o per tristezza questo non lo so, ma guardandola negli occhi capí che era triste, erano spenti, senza emozioni e da lí capí anche che volevo davvero aiutarla.
"Ti voglio aiutare" fece per rispondere ma la bloccai "e no non ti sto chiedendo il permesso, ma ti aiuterò anche se mi hai dato uno schiaffo per le ragioni che hai tu", "anche se mi griderai contro persone come te hanno bisogno di un'amica"
"non voglio altri amici Camila, le uniche persone che amo sono i miei fratelli e Normani, chi ha provato ad essermi amico se ne è pentito, non fare lo stesso errore perché non ne varrebbe la pena credimi" mi supplicó lei
"anche se mi terrai lontano ti starò accanto, è il mio obbiettivo di quest'anno e smettila di sputarti merda contro" gridai ancora
"CAMILA CAZZO NON GRIDARE HO DETTO E VA VIA" mi spintonó facendomi atterrare con la schiena a terra, mugulai per non gridare dal dolore dato che ero caduta a peso morto, la guardai sentendomi gli occhi bruciare "Lauren quando vorrai un'amica saró qui, ma sappi che facendo così non arrivi a nulla", lei mi guardò con fare quasi dispiaciuto e spaventato, forse non si aspettava che le dicessi una cosa così dopo avermi fatto cadere a terra e me ne andai con una mano sulla schiena strizzando gli occhi.
Non so se erano allucinazioni le mie o se avevo appena fatto un brutto sogno ma, mentre stavo camminando per rientrare sentì quasi un inudibile "scusami" tremante ma non mi girai.Rientrai in camera facendo attenzione a non svegliare nessuno
"Chancho dove sei stata?"
"Cazzo Dinah aspetta almeno che sono sul letto per farmi piasciare addosso" le chiesi scherzosamente sussultando
"scusa ma sei stata via per un'ora e stavo venendo a cercarti" si scusò lei mentre mi stesi sul letto
"domani ti spiego tutto China, ora dormi"
"okay Chancho notte" disse facendo un rumore con le labbra facendomi capire che mi aveva dato un bacio volante.Non riuscivo a dormire, era da mezzanotte che ho provato a chiudere gli occhi ma niente, quella dannata scena di Lauren che mi guardava quasi impanicata non andava via, volevo scoprire cosa c'era che non andava in lei, ho bisogno di stare accanto alle persone che potrebbero danneggiarsi interiormente e danneggiare gli altri
"beh non per questo voglio diventare psicologa" pensai.
Persa nei miei pensieri e nella playlist dei "Two feets" non mi accorsi che qualcuno era entrato in stanza, e chi se non Lauren Jauregui.
Stava pensando nervosamente e insistentemente a qualcosa perché la vidi seduta sul bordo del letto con la testa fra le mani e la vidi rialzarsi, sentì i passi farsi più vicini e istintivamente chiusi gli occhi volendo capire che cosa volesse fare.
Sentí le sue ginocchia scrocchiare, segno che si stava accovacciando e d'improvviso sentì un calore sulla guancia destra "perdonami Camila" sussurrò accarezzandomi la guancia e serrai di più gli occhi non credendo alle mie orecchie e al mio tatto.
Sentivo le guance bruciare per il troppo contatto che stavo avendo con la sua mano, la spostò verso i miei capelli tirandoli e attorcigliandoli leggermente creando dei piccoli boccoli, cosa che mi fece rilassare perché amavo quando qualcuno mi accarezzava i capelli.
Rimase ferma con la mano per qualche secondo dopodiché si allontanò andando verso il suo letto, e solo ora mi accorsi che avevo trattenuto il fiato tutto il tempo.Lauren's pov
"perché sono così?" mi chiesi girandomi e rigirandomi nel letto "perché le uniche persone che amavo mi hanno abbandonata? perché non accetto mai l'aiuto di nessuno?" continuai.
"Perché non potevo nascere con una mente sana al posto di essere così stronza? avrei una ragazza, avrei ancora i miei genitori e avrei delle persone che mi vogliono bene al mio fianco"
"perché tutto questo?" mi chiesi sussurrando e una lacrima mi scappò involontariamente.
Volevo cambiare, l'abbandono dei miei genitori mi aveva sgretolato il cuore e lasciato andare i pezzi nella mia anima colpendomi come una lama.
Non ce la facevo più.
Non volevo più tutto questo.
Nessuno merita le mie lacrime.
Nessuno merita di essere trattato come uno zerbino da me.
Camila ha ragione, ho bisogno di qualcuno oltre a Normani al mio fianco.
Cambierò cercando di incollare i pezzi distrutti del mio cuore anche se si sa, un vaso rotto puoi aggiustarlo quanto vuoi, ma non sarà mai come prima.
E mi addormentai conpensieri che mi stavano riempiendo la testa facendomela scoppiare.Mi scuso se questo capitolo sarà breve e se ci sono errori di battirura ma mi faró perdonare domani con ben due capitoli.
È un capitolo di passaggio che spero vi faccia capire la situazione di Lauren e di come sta interiormente, basato principalmente sui pensieri delle due protagoniste.
Ribadisco che da qui dovrete aspettarvi di tutto, tutto.
Riuscirà Camila ad essere sua amica o verrà scacciata di nuovo?
Vi ricordo di votare e commentare per farmi sapere i vostri pensieri,
Kisses by Billiemoon e buona scuola per quelli che hanno iniziato🖤
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Love is not easy (camren story)
FanfictionKarla Camila Cabello Estrabao è una ragazza di 23 anni con un infanzia tremenda, che dopo il diploma riceve una borsa di studio che le permetterà di andare alla Miami Dude College, una scuola per ricchi e prestigiosi ragazzi. Lì incontrerà Lauren Mi...