•23• Mi fai schifo.

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<..e lei sarà disposta anche a combattere le tue battaglie..>

~•~

<Lils, sei pronta?>
Chiede mia cugina indossando gli orecchini.
<quasi..>
Rispondo sorpassandola e sedendomi sul letto.
Prendo le scarpe che avevo precedentemente scelto e le indosso.
Mia cugina -che era uscita dalla stanza- rientra aggiustando l'elastico che tiene ben stretta la sua coda alta.
Si aggiusta le pieghe del vestito azzurro che indossa e inizia a parlare.
<noi iniziamo ad andare, Trav deve passare un attimo a casa sua a prendere il regalo..tu vieni con noi?>
Chiede sorridendo.
Apro la bocca per rispondere ma in quel momento il mio telefono segna l'arrivo di una notifica.

Cole
Bambolina, un quarto d'ora e sono da te.

Sorrido e rispondo subito.

Io
Ti aspetto.

<no, viene Cole>
Allarga il suo sorriso e viene ad abbracciarmi.
<sono felice che abbiate fatto pace..>
<anch'io, ci vediamo dopo..>
L

e lascio un bacio sulla guancia e lei annuisce uscendo dalla mia stanza.
Pochi minuti dopo, sento la porta di casa chiudersi con un tonfo.
Sospiro e metto via il telefono che era ancora aperto sulla chat del corvino.

Sono passati molti giorni dal mio compleanno, quasi un mese.
Le cose tra me e Cole vanno bene, non stiamo insieme ufficialmente ma dopo quel giorno, ce ne sono stati molti altri.
Oggi è l'8 ottobre, il giorno del compleanno di Barbara.
Da agosto abbiamo legato molto, il nostro legame si è rafforzato un po' per caso, in realtà.
I ragazzi erano usciti, ma io non ne avevo voglia visto che erano passati solo un paio di giorni dall'accaduto con Cole, perciò ci siamo ritrovate a casa da sole e ci siamo messe a parlare.
Lei mi ha raccontato di alcuni problemi che aveva con Dylan al momento e io, ho deciso di sfogarmi.
Non ne avevo parlato con nessuno, tranne che con Mads che quel giorno è stata costretta ad uscire visto che doveva comprare un regalo per suo fratello.
Tornando a Barb, ci siamo sfogate a vicenda e poi abbiamo iniziato a parlare di altro.
Siamo finite a parlare di alcune nostre esperienze private -e divertenti- e da lì ci siamo unite sempre di più.
Quasi ogni giorno pranziamo insieme, avvolte lavoriamo anche in simbiosi.
Ci aiutiamo con dei bozzetti e cose varie.

Mi alzo dal letto mettendo il telefono in borsa e scendendo le scale.
Prendo il regalo che le ho comprato e mi siedo sul divano.
Lei e Mads sono state le prime a sapere di me e Cole dopo quel 13 settembre.
Non ci vediamo da dieci giorni, a causa di Dylan e del suo regalo di compleanno anticipato.
Le ha regalato un viaggio in Thailandia, di una settimana.
Sono tornati ieri ma io sono stata tutto il giorno con Cole e non sono riuscita a vederla.
Sento un clacson suonare, così mi alzo dal divano e mi avvicino allo specchio che c'è all'entrata di casa mia.
Stiro le pieghe del vestito con le mani, prendo la giacca ed esco di casa andando verso il cancello.
Ho indossato un vestito rosso, ha uno scollo profondo ed è più corto sul davanti, mentre dietro ha un leggero strascico.
Ha le spalline sottili e dietro, si intrecciano lasciando per l'appunto, la schiena scoperta.
È un abito leggero, regalatomi da Adam per il mio compleanno, quindi sopra ci ho abbinato una giacca nera.
Le scarpe invece, le ho comprate per l'occasione, giusto qualche giorno fa.
Sono degli stivaletti neri, molto alti e in camoscio.
Entro velocemente nella Tesla del corvino e mi sistemo sul sedile.
Alla fine ha deciso di tenere la Tesla qui e di lasciare l'Audi a Miami.

<hey bellissima..>
Si avvicina a me facendo combaciare le nostre labbra.
<hey..>
Rispondo lasciandogli un altro piccolo bacio a stampo.
<mi sei mancata..>
Mormora guardandomi negli occhi.
Faccio un sorriso dolce e ridacchio.
<ma se siamo stati insieme fino all'ora di pranzo..>
<mi sei mancata lo stesso>
Mi da un bacio sulla guancia e si siede composto.
<andiamo?>
Chiede poggiando una mano sulla mia coscia, lasciata scoperta dal vesito.
<certo>
Fa retromarcia e pochi minuti dopo, siamo già a metà del tragitto tra casa mai e casa di Dylan e Barb.
Viviamo tutti molto vicini, il più lontano è Kj, che dista mezz'ora da casa mia e venti minuti da quella di Cole.
Restiamo in silenzio per la maggior parte del tempo, solo quando ci fermiamo ad un semaforo lui parla.
<ti stanno bene i capelli così..>
Commenta sfiorando un ricciolo biondo.
<grazie..li ho fatti così per te, so che li preferisci quando li tengo naturali>
Sorrido e sfioro la sua mano che sta sulla mia guancia.
Annuisce sorridendo e riparte verso la casa della festeggiata e del suo ragazzo.

Caro Dylan, tuo fratello è uno stronzo ||SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora