10. I'll wait for you.

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Era seduto nel mezzo del corridoio dell'ospedale di Beacon Hills, pensava e pensava. Cercava le parole giuste, cercava le scuse giuste, ma purtroppo le uniche parole che aveva stampate in testa erano: mi dispiace.

Banale.

Di fronte a lui aveva la porta della stanza di Mason, al suo interno poteva sentire due battiti regolari e due voci gentili. Seduti alla sua sinistra c'erano Alec e Nolan, arrivati solo poche ore prima. Corey si era occupato di spiegare tutto ai due e di informarli sulle condizioni di salute del ragazzo.

Mason infatti, non era stato ferito gravemente. Gli artigli del lupo avevano ferito l'umano solo superficialmente e non aveva perso molto sangue, per fortuna.

Il beta era lì, seduto su quelle sedie che avevano sempre ospitato dolore e ansia. Era piegato con la schiena in avanti, i gomiti sulle ginocchia e le mani fra i capelli. Il suo cuore batteva velocemente, i suoi occhi erano gonfi.

Alzò leggermente la testa e la girò verso destra. Il suo cuore si fermò per alcuni secondi.

L'ascensore.

La sua mente fu invasa dai ricordi. Le braccia di Theo che lo tirano dentro, che lo spingono dentro. Il corpo di Theo, appoggiato sul petto del beta, durante uno dei suoi incubi. E poi... un'immagine prevalse sulle altre, non lo aveva mai notato prima. Si ricordò delle frasi dette in quell'ascensore.

Non morirò per te.

E poi si ricordò del gesto più piccolo, e probabilmente insignificante che nel momento non aveva notato. Si ricordò lo sguardo di Theo abbassarsi leggermente. Si ricordò la sensazione di avere lo sguardo della chimera sulle proprie labbra. Quella sensazione calda, pizzicante... come aveva fatto a non notarlo prima? Era un gesto così fraintendibile. Si era semplicemente distratto o...

"Liam?" lo chiamò Corey, che stava in piedi di fronte al beta. Girò la testa e incontrò il suo sguardo preoccupato.

"Mason vorrebbe parlarti." Annunciò. Liam annuì lentamente e cedette il posto alla chimera, che si sedette iniziando una conversazione con Nolan, il lupo di fianco a lui era addormentato.

Prima di entrare il ragazzo guardò l'orario, 2:37.

"Cosa è successo, Lee?" chiese Mason, mentre Liam entrava dalla porta. Il beta sbuffò e i suoi occhi si fecero lucidi di colpo. Si passò una mano tra i capelli e una breve risata amara piegò il suo viso.

"Non lo so..." fece una breve pausa, alzò lo sguardo.

"Io... quanto ti ho visto così e Melissa ha detto che sei stato attaccato da un lupo, ho pensato fosse stato lui." La sua voce era spezzata.

"Non è stato lui, Lee. Perché avrebbe dovuto?" Disse. Liam appoggiò una mano alla porta e spinse la testa verso il basso. Annuì lentamente.

"Liam, senza di lui io non sarei qui. Mi ha salvato la vita." Aggiunse poi sussurrando. Gli occhi di Liam si riempirono di lacrime. No... non poteva averlo trattato così.

"Gli ho dato del mostro, Mason." Una lacrime rigò la sua guancia, si girò di scatto per guardare il suo migliore amico.

"Non so... cosa dovrei fare adesso? la sua vita è in pericolo e il solo pensiero mi... non posso più tornare indietro da quello che ho detto! Ho colpito troppe cose! Dannazione! Ho parlato di sua sorella, dei dottori, di tutto, Mason! Io..." stava gridando adesso, stava gridando pensieri senza senso.

"Hai fatto tutto questo perché tieni a lui, più di quanto tu voglia ammetterlo. Ti sei fidato di lui e piuttosto di ammettere che lui era cambiato, gli hai addossato tutte le colpe. È più facile fidarsi che perdonare.".

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