6. You want me to stay?

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Deaton visitò Theo per almeno tre ore. Il branco era rimasto a casa di Liam, erano tutti in ansia e sconvolti, soprattutto il beta. I sensi di colpa gli bruciavano lo stomaco e non sapeva da cosa fossero causati. Alla fine lo aveva aiutato, ma pensava comunque di aver fatto qualcosa di sbagliato. Avrebbe dovuto proteggerlo. Avrebbe dovuto esserci per lui. Dannazione, da quando aveva questi pensieri?

Deaton uscì dalla camera di Liam e il ragazzo si alzò dal divano di scatto, pronto a raggiungere la chimera. Ma il veterinario lo bloccò e lo osservò con cura scrupolosa. Si sentiva così strano e vuoto in quel momento che le iridi scure dell'uomo non lo sfiorarono nemmeno.

"Come sta?" domandò sottovoce, come per tenere la sua preoccupazione costante e pressante un segreto. Deaton lo guardò e il suo sguardo si rabbuiò. 

"Sta bene. La sua guarigione è molto lenta." Fece una breve pausa. Non era un bel segno e Liam lo sapeva perfettamente. La morsa allo stomaco gli ricordò la paura che provò quando al posto di Theo c'era Hayden. Quell'associazione era talmente sbagliata e fuori luogo da fargli quasi dimenticare cosa stesse succedendo intorno a sé. 

"Posso parlarti in privato, Liam?" chiese Deaton. Perché usava un tono da funerale? Un tono basso e rispettoso, come se fossero in presenza di un santo. Theo non stava bene. Dannazione.

Liam indicò con la testa la porta di casa e i due uscirono in silenzio religioso. Si fermarono appena fuori di essa e si osservarono, la tensione cresceva sempre di più.  Era una situazione così strana e complicata che il lupo quasi scoppiò a ridere quando vide il druido appiccicare un pezzo di nastro adesivo sul campanello. Il grido stridulo e assordante si avvicinò al suo timpano con violenza e il beta dovette quasi tapparsi le orecchie. Guardò l'uomo confuso e con uno sguardo accusatorio gli prego di far finire quel rumore infernale. 

"Nessuno sentirà così, non voglio che sappiano quello che sto per dirti." annunciò serio, alzando appena il tono di voce e avvicinandosi al beta, per farsi sentire meglio. La preoccupazione prese il sopravvento e il rumore del campanello passò in secondo piano.

"ti ho già detto che Theo sta guarendo molto lentamente, ma non penso siano le ferite a rallentare la sua guarigione. Penso che il problema sia tu o qualcun altro." ammise il druido. Il suo tono non era accusatorio, era gentile e non nascondeva un po' di paura, forse per la chimera.

"Cosa vuoi dire?" chiese confuso Liam, avvicinandosi ancora di più. Il suo cuore martellava nel petto.

"Scott ti ha mai raccontato di come i sensi di colpa potrebbero influire sulla guarigione di un lupo?" domandò Deaton, stringendosi nelle spalle. Liam annuì. 

"Penso che Theo abbia qualcosa di cui si pente. Ferite del genere dovrebbero già essere almeno chiuse ora, ma sono ancora aperte e se non le avesse medicate si sarebbero infettate." spiegò infilandosi le mani in tasca a causa del freddo. Nella mente di Liam balenava una sola domanda.

"Perché dovrebbe fare una cosa del genere?" chiese a bassa voce.

"é per questo che ho voluto parlarne con te, Liam. Sembra molto più legato a te, piuttosto che agli altri ragazzi." disse il veterinario, stringendo gli occhi. 

"Non siamo legati." fu svelto a dire il beta, scuotendo la testa e aggrottando le sopracciglia. Deaton sorrise appena, come se si aspettasse quella reazione. Appoggiò una mano sulla spalla del lupo e la strinse appena. 

"Per il resto, non ci sono veleni, infezioni o cose di cui dovresti preoccuparti." Lo rassicurò, enfatizzando l'ultima parola.

"Perché dovrei preoccuparmi?" chiese Liam, scrollando le spalle e tentando di assumere una posizione non stressata, ma normale e rilassata. Fallì miseramente, facendo ridacchiare l'uomo. Il veterinario voltò la schiena per andarsene, ma dopo aver emesso un sonoro ah , si voltò di nuovo.

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