Capitolo 59.

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"Io mi sentivo niente,
in ogni modo,
fuori luogo in ogni ambiente,
come se non ci fossi,
come se fossi trasparente."
▪︎ Poison - Mostro

Tornai a casa dopo aver lasciato Alberto, volevo solo sdraiarmi e stare sola, ma il mio piano andò in fumo appena vidi Simeone davanti al portone del mio palazzo.
Per un momento valutai l'idea di fare retromarcia e cambiare la mia destinazione, ma non avevo nessun altro posto dove andare e non avevo nessuna intenzione di restare a girare per la città senza una meta precisa finché Giovanni non avesse decido di tornare a casa sua. Perciò sbuffai nervosamente e mi avvicinai a lui, seppure fosse l'ultima cosa che volevo fare.

- Potresti spostarti? Dovrei entrare in casa mia.- sussultò sentendo la mia voce e si girò verso di me di scatto. Vidi i suoi occhi dispiaciuti e poi mi sorrise tristemente.

- Nova, ti stavo aspettando. Potrai chiudermi la telefonata, ma faccia a faccia non puoi fare nulla se non scappare.- mi resi conto che aveva ragione e mi infastidii sentendomi in trappola. - Mi devi assolutamente stare a sentire.-

- Ma io ti ho già ascoltato e non ho più voglia di farlo. Ho chiuso con Alberto ed è il momento che voi capiate che ho chiuso pure con voi.-

- Hai lasciato Alberto? Tu mi stai dicendo che l'hai incontrato e lasciato seriamente?- era sbigottito, beh pensava che avendolo faccia a faccia avrei cambiato idea e con un bacio avremmo risolto tutto? Mi dispiaceva tanto, ma non funzionava proprio così. - Nova, tu stai impazzendo. Vero? Non trovo altra spiegazione. Il campionato sta per finire, Pellegrini sta per andare via, Alberto sta per tornare qua, e tu stai sprecando l'occasione di passare l'ultimo periodo qua con Luca, e stai eliminando la possibilità di riprendere da dove si era interrotta la tua relazione con Alberto, senza più la distanza ad ostacolarvi. E poi stai perdendo me, Ceppi... scusami, ma non ci credo a questo tuo essere apatica davanti a queste cose. Non ce la faccio.-

- Peggio per te, ora levati.- aveva ragione a non credermi, ciò che diceva ovviamente non mi lasciava indifferente, perciò desideravo con tutta me stessa che mi lasciasse sola. Non volevo mostrarmi debole davanti a lui. Aveva fatto in modo tante volte che io non crollassi, ma in quel momento non volevo nemmeno che mi vedesse solamente traballare. - Dico davvero. Non mi va di stare qua, per strada.-

- Non sei la mia migliore amica, lei non è così.- mi guardò come se fosse deluso, esattamente nello stesso modo in cui mi aveva guardata Alberto, e ci misi davvero tutta me stessa per non scoppiare in un pianto isterico.

- Esilarante, tu e Alberto ora dite pure le stesse cose. Sarà come dite voi, sarò un'altra, o magari avete solo la parte di me che vi meritate, visto che l'altra non l'avete saputo apprezzare.- quasi urlai, mentre gli occhi iniziavano a pizzicarmi. Non potei fare a meno di maledirmi, perché diavolo dovevo mettermi a piangere? Non potevo essere un po' più forte di così? - Ora, fammi andare via. Avrai sicuramente di meglio da fare che stare qua con me.-

- Sei una delle persone più importanti della mia vita e in questo momento sei una delle mie priorità. Perché non ti sforzi di capire ciò che abbiamo dovuto passare anche noi? Perché sei così piena d'odio?- ancora una volta le sue parole coincisero con quelle che mi aveva detto il mio ex. O si erano messi d'accordo su ciò da dirmi, con una sorta di copione, o ai loro occhi ero davvero così. Una ragazza piena di rabbia ed egoista. Ma era solo ciò che volevano vedere loro. Non volevano prendersi le responsabilità per ciò che mi avevano fatto e magicamente stavo passando io dalla parte del torto. - Nova, sei davvero disposta a perdere tutto? E soprattutto a non stare mai più con Alberto? Sei consapevole che presto o tardi starà con un'altra e tu non potrai farci nulla? Sei consapevole che se avrai bisogno di qualsiasi cosa, nè io e nè gli altri saremo più pronti a correre da te se ci elimini dalla tua vita?-

- Smettila di fare così!- urlai, sentendo le sue parole, mentre alcune lacrime scesero dai miei occhi. Gli diedi qualche spinta, ma non si smosse praticamente per nulla, vista la differenza di altezza e peso tra noi. - Perché continui a ferirmi? Perché non capisci che sto già di merda per questa situazione e che queste scene che mi fate vivere e queste parole che mi dite, non fanno che peggiorare tutto? Perché non ci arrivate? Vi odio, vi odio tantissimo.-

Piansi in modo disperato, attirando l'attenzione di qualche passante, ma me ne fregai. Sentivo l'aria mancarmi a causa dei forti singhiozzi, mentre le lacrime non volevano saperne di smettere di venire giù. Più i ricordi continuavano ad inondarmi la mente, più il pianto diveniva forte.

- Nova...- Simeone mi guardò con disperazione e dispiacere. Voleva intervenire per calmarmi, ma non sapeva se fosse effettivamente la cosa migliore. Era combattuto. - Ti prego, respira. A tutto c'è rimedio, non fare così.-

Mi sentivo sommersa dagli eventi. L'incidente, la perdita della memoria, le menzogne, i litigi, la solitudine, il mio stato quasi catatonico in cui vivevo da qualche giorno.

Giovanni si avvicinò a me, vedendo che non mi stavo calmando per nulla, e io cercai di allontanarlo con delle piccole spinte al petto, ma lui non si arrese e mi restò accanto, finché non mi arresi e lui mi strinse in un abbraccio. Mi lasciai andare in un pianto ancora più disperato, contro il suo petto, che seppure apparteneva a una delle persone che mi aveva deluso di più al mondo, era un posto familiare.
Piansi tutte le emozioni che avevo cercato di seppellire e piansi per tutto il resto.

- Nova, sono qua. Non sei sola. Non lo sarai mai.- continuò a tenermi stretta in un abbraccio, mentre sussurrava al mio orecchio, cercando di farmi rilassare. - Mi dispiace per tutto, te lo giuro, ma non sei sola. Non pensarlo mai. Non affrontare mai nulla senza di me, senza di noi. Mai, piccola.-

Respirai profondamente, cercando di calmarmi, concentrandomi sulla sua voce, sulle sue parole e sulla sensazione di protezione che quell'abbraccio, nonostante tutto, mi dava. Cercai di svuotare la mente e non pensare, almeno per un attimo, a ciò che mi aveva investito negli ultimi giorni. Ero stata forte da sola troppo a lungo e sola con me stessa stavo come impazzendo.

Nota autrice: ne approfitto per spammare la mia nuova storia d'amore, la mia prima storia non fanfiction pubblicata qua su Wattpad. Vi lascio la foto sotto, spero passerete a leggerla 🥰🥰❤

 Vi lascio la foto sotto, spero passerete a leggerla 🥰🥰❤

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Distance|| Alberto Cerri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora