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"Davvero ho detto che mi ha salvato il sosia di Niall Horan?" chiedo a Ronny ridendo mentre mangiamo il panino.
Oggi abbiamo entrambe il giorno libero.
"Sì, la prossima volta non ti faccio bere, sappilo" risponde masticando.
Passiamo l'intero pomeriggio ad organizzarci per prendere i biglietti del concerto.
"Prendiamo il vip e il Meet&Greet" propongo "tanto cos'abbiamo da perdere?" alzo le spalle. "Non lo so, Jess. Costa troppo"
"È vero, ma quando ci ricapita? Possiamo organizzarci per tempo con il lavoro e con le nostre spese" insisto. Riesco a convincere la mia amica e tornando ognuno al proprio alloggio ci mettiamo d'accordo per l'intervista.
"Allora ci vediamo domani da me" saluta Ronny. Ricambio il saluto ed entro in albergo.

Mi fermo al bar per prendere una lattina di Coca Cola.
"Ciao" mi giro cercando di capire chi mi ha salutato. "Ah, ciao Lucas" sorrido.
"Anche tu da queste parti?" che domanda sciocca. "Ci vivo" rispondo annoiata. "Giusto..." continua a fissarmi e la cosa mi infastidisce. Tossisco imbarazzata aspettando che dica qualcosa, per non essere maleducata.
"Vabbè, io torno in camera" dico. "Aspetta" mi ferma "volevo chiederti scusa per l'altra mattina, ti posso offrire un caffè?"
Ripenso a quello che mi ha detto Ronny l'altra sera prima di ubriacarmi e accetto. Fissiamo per la sera stessa al bar dell'albergo, dopo cena.

Scendo le scale canticchiando Medicine di Harry Styles.

"I'm coming down, I figured out I kinda like it and when I sleep I'm gonna dream of how you ride it!"

"Canzone angelica" commenta Lucas. "Non ti avevo sentito arrivare" arrossisco "la conosci?" chiedo riferendomi alla canzone. "Sì" risponde senza aggiungere altro.
Ci avviamo verso il bancone del bar e ordiniamo un caffè.
Mi fa accomodare ad un tavolo un po' più appartato rispetto agli altri.
"Allora" inizia "come stai?"
"Bene" bevo un sorso "tu?"
"Direi bene" risponde. Segue un silenzio imbarazzante e io inizio a guardarmi le unghie. Alzo lo sguardo e noto che mi fissa.
"Ho qualcosa che non va?" chiedo.
"No no, hai solo una faccia familiare"
"Ah ottimo" sorrido "ti ricordo qualcuno in particolare?"
"No, è solo che..." viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare, guardo il display. È Ronny. Chiedo scusa a Lucas e rispondo.

"Dove sei?" domanda senza salutare.
"Al bar con Lucas" "Con chi? Vabbè, mollalo e vieni subito da me" ordina.
"Ma non credo proprio, Ronny" mi agito "Non è il momento, dimmi per telefono"
"Non posso, è urgente!" insiste. "Mi devo preoccupare?" chiedo. "Sì!"
Alla sua risposta mi alzo dal tavolo e vado verso l'uscita, vengo fermata da Lucas che chiede spiegazioni. "Scusami, mi ha chiamato Ronny la tipa della reception. Dice che è urgente e mi devo preoccupare" dico agitata. "Vengo con te" propone.
Esco per strada con Lucas che cerca di starmi dietro, corro verso l'appartamento della mia amica pensando a cosa possa essere successo. Salgo le scale due alla volta e busso.
Mi apre con un sorriso enorme, poi guarda dietro di me "Ah, è lui quel Lucas?" mi chiede. "Cosa è successo? Stai bene?" entro in casa senza il suo invito guardandomi intorno.
"No. Cioè si" inizia "dovevi vedere assolutamente questo" mi porge il telefono.
"Hai interrotto il mio appuntamento per una foto di Niall?" mi metto una mano sulla fronte "Non potevi semplicemente inviarmela?"
"No! Guarda attentamente!"
Sbuffo e guardo la foto, ma non noto niente di eclatante.
"Ingrandisci e guarda cosa c'è alle sue spalle" spiega.
Non riconosco subito l'insegna, ma poi guardando bene realizzo.

"Ma è il locale dell'altra sera!" urlo. Guardo Ronny e vedo che annuisce. "Guarda la descrizione" indica con il dito "ha scritto la data di quando è stata scattata"
"Che è la stessa di quando ci siamo andate noi" finisco la frase. Rimango a bocca aperta dimenticandomi della presenza dell'altro ragazzo.
"No scusate" sento Lucas "quindi era questa l'urgenza?"
"Ssh non puoi capire" dice Ronny.
"Jess? Torniamo al nostro caffè?" chiede.
Annuisco ancora presa dallo shock e saluto la mia amica.

"Quindi tu eri in quello stesso locale quando c'era anche Niall Horan?" chiede. "A quanto pare" sistemo la sciarpa mentre camminiamo verso l'hotel. "Il locale non è grande, non lo hai incontrato?"
"No, ero troppo ubriaca. So solo che ho parlato con uno che gli somigliava molto e..." mi fermo.
"Che c'è ora?" domanda Lucas, ma capisce subito. "Oh..." sussurra.
Torniamo in albergo in silenzio, mille pensieri mi frullano per la mente. E se fosse stato lui veramente?

"Allora... buonanotte" dice. "Scusa, la serata ha preso un'altra direzione"  lo guardo negli occhi "non so fino a quanto rimani, ma la prossima volta offro io" propongo.
"Ci conto" si allontana dopo avermi lasciato davanti alla mia camera. Lo vedo girare l'angolo ed entro.
Prendo il telefono e chiamo Ronny, mentre aspetto che mi risponde vado in terrazza a fumare una sigaretta.
"Era Niall Horan al locale" dico appena sento la sua voce.
"Ma che dici? Hai bevuto con Lucas?" domanda assonnata. "Macchè bevuto! Ti ricordi ti avevo detto del tipo che mi ha tolto di mezzo quel maniaco..." spiego.
La sento sospirare. "Mi sorprende che ancora non te ne sia accorta"
"Cosa intendi?" chiedo. "Niall Horan è a Londra da un pezzo" dice "te l'ho detto la prima sera che siamo uscite, ma eri troppo ubriaca". Cerco di ricordare, effettivamente ho un vago ricordo. "Sì, mi hai detto che era qui" gesticolo come se avessi la mia amica davanti "come facevi a saperlo?"

Con la coda dell'occhio vedo la luce della camera accanto accendersi. "Ronny mi spieghi domani, forse sto facendo confusione" riaggancio.
Sento dei passi provenire dal terrazzo del vicino. "Scusa, avevi la finestra aperta, non me ne ero accorta" dico a bassa voce. "Nessun disturbo" risponde "scusami se mi sono permesso, ma ho sentito la conversazione".
"Ci credo, stavo urlando" ridacchio.
"Comunque sì, Niall Horan ti ha salvato da quel maniaco" afferma dopo qualche secondo di silenzio.
"Come scusa?" penso mi stia prendendo in giro.
"Sì, lo hai chiamato Niall Horan 2.0 e gli hai anche detto che un certo lui ti manca" termina.
"Hai anche ascoltato la conversazione con la mia amica l'altra sera?" chiedo agitata.
"No" lo sento ridere "semplicemente ero io quel tizio".
Accende la luce, non riesco ad inquadrare subito la persona che mi sta parlando. Quando i miei occhi si abituano al bagliore della lampadina rimango spiazzata.

"Sono un po' confusa adesso" riesco a dire solo questo. Come sempre la figura dell'idiota.
"No, non sono Harry Styles, mi spiace deluderti" fa le spallucce.
"No. Non sei Harry Styles, ma sei Niall Horan".

***

Spazio autrice.
Non so che scrivere. Ciao.

Black and White || Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora