Ricordi e visioni

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Paura, è l'unica sensazione che provavo. Il tempio di Immortallis stava andando a pezzi. Il tempio si trova sottoterra in mezzo alla lava, e il caldo si faceva sentire molto insieme alla scarsità di ossigeno. Io, Percy, Nico, Will, Annabeth e Jason stavamo correndo come pazzi, inseguiti da Immortallis. Io ero in testa a tutti e guardai dietro di me per vedere se gli altri erano troppo indietro o meno. Poi lo rividi, il suo corpo completamente nero, come il nulla e i l'iride dei suoi occhi completamente rossi, rosso fuoco. Il suo sguardo infondeva molta, troppa paura. Vidi che Imòrtallis stava recuperando terreno, e anche molto, stava quasi per raggiungere Annabeth che per sua sfortuna era la più lenta a causa delle ferite. Imòrtallis si avvicinava sempre di più ed Annabeth non riusciva ad accelerare. Mi fermai di colpo, gli altri mi superarono tranne Annabeth. Era ancora abbastanza lontano. Ad un certo punto mi balenò un idea per rallentare Imòrtallis. "CORRI ANNABETH, CORII!!!" le urlai per incitarla a non morire. Dopo il mio grido mi misi a correre verso Imòrtallis. Superai Annabeth che mi guardò con uno sguardo di disapprovazione. Io continuai a correre e arrivai di fronte a lui, Imòrtallis. Creai una barriera di acqua energizzata davanti ad Imòrtallis, che come previsto ci si scontro facendo destabilizzare. Cadde a terra, e io mi girai nella direzione opposta, correndo verso gli altri che mi stavano aspettando dopo il ponte. Ero ancora lontano e Imòrtallis superò la mia barriera. Egli lanciò un urlo potentissimo. Mi fermai per il dolore alle orecchie e me le coprii. Sentivo solo un fischio che mi stava trapanando i timpani. Quando le orecchie smisero di fischiarmi mi guardai dietro per vedere dov' era Imoòrtallis. Stava arrivando molto velocemente quindi mi misi a correre. Sentivo tutti i muscoli bruciarmi, non avevo mai provato tale dolore solo correndo. Il mio respiro si fece affannoso e un lapillo mi fini dritto nell'occhio destro. Bruciava, bruciava da morire. Dovetti tenere l'occhio chiuso. Ora non ero molto lontanno dalla fine del ponte e Imòrtallis non era lontano da me. Stavo decelerando senza volerlo. Percy si mise subito a correre vero di ma non si fermò da me, no, lui continuò a correre stava andando contro Imòrtallis. Mi girai per guardarlo, vidi per quanto potevo che aveva tirato fuori Vortice. Iniziò a combattere contro quell'essere, contro Imòrtallis. Stavo per andare da Percy per aiutarlo in qualche modo, però nico mi afferrò da dietro e mi trascinò verso gli altri. Arrivammo dall'altra parte del ponte e mi misi ad urlare ripetutamente il nome di Percy. Percy riuscì a respingere Imòrtallis, e iniziò a correre. Imòrtallis era ancora per terra e Percy decise di fermarsi nuovamente, si girò verso Imòrtallis, ed infilzò Vortice su una crepa del ponte. Tutto il ponte si crepò, Percy iniziò a correre. Era quasi arrivato. Si vedeva tutto il ponte sgretolarsi dietro i suoi passi. Intanto Imòrtallis si lanciò verso la nostra direzione e poichè aveva assunto una forma più grande riuscì ad arrivare dietro a Percy. Per fortuna il suo peso fece cedere il pezzo in cui era atterrato. Percy dovette saltare. Era lì, davanti a me. Sarebbe atterrato di fronte a me. Ma, una mano nera lo prese per la vita. Era la mano di Imòrtallis. Essa diventò sempre più grande al punto tale che non si vedeva più il corpo di Percy. Le uniche cose che si vedevano di lui era la testa e  i piedi. Percy mi sorrise, e poi venne tirato giù da Imòrtallis. Instintivamente mi tuffai verso Percy. Quando saltai qualcuno mi afferrò per le caviglie. Oscillai nel bordo della parte ancora intatta del ponte e lo osservai. Vidi Percy e sotto di lui Imòrtallis. Percy continuava a sorridere. Li vidi cadere velocemente verso la lava. Poi vidi un qualcosa di nero formarsi alle loro spalle. La lava sparì e al suo posto non c'era nulla. Non riuscì a vedere più Imoòrtallis. Però notai una cosa. Dietro a persi di formò una cortina di fumo. Riuscì a vederla perchè il fumo era bianco. Poi Percy sparì e il fumo scomparve. Il mio occhio sinistro iniziò a riempirsi di lacrime. Ero così sconvolto e triste per la perdita di mio fratello, della persona che più amavo in questo mondo, per il mio migliore amico, che persi i sensi. Mi svegliai di soprassalto. "Un sogno?!" pensai appena svegliato, poi guardai alla mia destra verso il letto di Percy. Era vuoto. Mi ricordai che quello che avevo sognato sulla fuga dal tempio di Imòrtallis era successo veramente. Avevo veramente Perso mio fratello. Non sarebbe mai dovuto succedere. In realtà Imòrtallis non sarebbe mai dovuto esistere. Lui però esiste ed è un figlio di Gea. Il padre di Immortallis e sconosciuto, però sappiamo per certo che in realtà Gea non ha mai avuto questo figlio. Infatti noi al campo lo chiamiamo paradosso. Perchè Imòrtallis non era altro che uno stupido paradosso, un qualcosa che non esiste ma che per cause sconosciute esiste. Lui ci odia tutti. Imòrtallis odia tutti i mortali poiché inferiori a quelli immortali come lui. Per questo un giorno decise di ucciderci, e noi lo combattemmo. Ci furono molti combattimenti tra noi e lui, e l'ultimo è quello in cui ho perso Percy, o per meglio dire abbiamo perso. Continuavo a vedere e rivedere il momento in cui Percy oltrepasso la cortina di fumo e al suo sorriso. Mentre cadeva lui sorrideva. Questa cosa mi rese triste e arrabbiato allo stesso tempo. Non avrei mai creduto che Percy si fosse rassegnato così. Dopo poco mi arrivò una visione. Vidi quattro ragazzi, due maschi e due femmine. Uno dei ragazzi aveva capelli biondi e occhi verdi. L'altro ragazzo invece aveva capelli marroni e occhi azzurri e grigi. Non avevo mai visto degli occhi così. Ed erano simili a quelli di Annabeth. Successivamente vidi una delle ragazze, ella aveva occhi verdi e capelli completamente neri, aveva una carnagione molto chiara, come Nico. Invece l'altra ragazza aveva degli occhi azzurri, ma non era un azzurro normale, era un tipo di azzurro che non avevo mai visto, un mix tra verde e azzurro, un qualcosa di molto particolare. E poi i capelli, i capelli erano blu. Si blu, ne rimasi stupito, estremamente stupito. Sono sicuramente tinti pensai io, ma dopo averlo pensato vidi un momento importante. Lei era qui, al campo e sopra di lei comparve un simbolo luminoso. Un tridente. Poi la visione finì e rividi la mia cabina. Rimasi esterrefatto, non sapevo cosa fare o pensare quindi mi diressi verso il lago e mi ci tuffai. Nuotai fino all'alba poi uscii e me ne tornai in cabina.

Imòrtallis, il paradosso mitologicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora