Dopo che Tris riusciva a stare in equilibrio nei fili, con quella fibra speciale che lo rendeva praticamente indistruttibile, decisi di farla riposare per un paio di giorni così da evitare un sforzo eccessivo dei suoi muscoli. Tris era una fontana di felicità, la notizia riguardanti le pause dall'allenamento la resero una delle persone più felici del mondo, anche se non riusciva ad aspettare il momento in cui anche lei avrebbe potuto controllare a suo piacimento l'acqua. Io però non potevo permettermi questo "lusso" infatti continuai ad allenarmi senza neanche una pausa. Era come mio solito vicino al lago mi mi stavo allenando su varie tecniche di combattimento, tra cui il Kung Fu. Si lo so è una tecnica di combattimento asiatica e difficile da eseguire poiché serve anche una "forza" psicologica che in quel momento non era nelle migliori delle sue forme. Sentii dei passi dietro di me e pensai che potesse essere Tris, forse anche Annabeth. Invece no, non era nessuno di loro due e nemmeno qualcuno che viveva qui nel Campo. Mi girai verso la sconosciuta, la osservai attentamente ma non riuscivo a capire chi potesse essere. Sicuramente era una Dea visto che avvertivo attorno alla donna un'aura strana e potentissima. La donna era alta, magra e aveva dei capelli neri con delle mesh sia viola scuro che viola chiaro. I suoi occhi infondevano una sensazione di paura ma anche di strana e dolce sicurezza. Non riuscivo a capire, ero così confuso. la donna si fermò di fronte a me e si mise a parlare. "Salve figlio di Poseidone" iniziò la donna guardandomi con aria di superiorità e con voce molto orgogliosa. "Salve lei......??!" dissi io facendo uno sguardo di stupore e desiderio di sapere chi caspio fosse la donna davanti a me. "Nyx. Io sono la Dea primordiale Nix, colei che si occupa di mantenere l'ordine in tutto il Creato" ok, perché cavolo una Dea primordiale è venuta al Campo Mezzosangue?! Io non sapevo come reagire a tutto ciò. Non è normale che una Dea primordiale venda qui da noi. Capisco se magari vengono gli Olimpici ma i Primordiale è molto ma molto strano. "Mi scusi se non l'avevo riconosciuta Primordiale Nyx!" dissi io inginocchiandomi al suo cospetto. "Scusi ma potrei sapere il motivo della sua inaspettata visita?" chiese sempre inginocchiato e con voce calma e rispettosa. La Dea mi fece segno di rialzarmi e poi parlò. "Sono venuta qui perché ho scoperto da poco tempo che le tre Moire, tessitrici del Telaio del Destino saranno vostre vostre nemiche e la cosa è estremamente pericoloso. Essendo io la governatrice dell'equilibrio posso evitare che esse taglino i vostri fili della vita così che voi possiate compiere il vostro destino con più tranquillità". Io ero già addolorato di mio, e poi con il fatto che avrei messo Tris in pericolo a causa della profezia mi rendeva ancora più pazzo e mentalmente instabile e ora vengo a sapere che le tre Moire ci romperanno le scatole tessendo in modo negativo il nostro destino. Questo era troppo per me, in fondo sono solo un caspio di quattordicenne. Si, ok sono un Mezzosangue quindi le stranezze sono all'ordine dell'giorno ma non potevo caricarmi il peso del mondo intero sulle mie spalle. "Aspetti un secondo, se ho capito bene significa che Atropo, Lachesi e Cloto hanno deciso di stare dalla parte di Imòrtallis?!" chiesi io quasi esplodendo in una risata di disperazione e voglia di morire. "Bheee....... si le tre Parche stanno dalla parte del paradosso" disse con molta calma la Dea. Io non capisco ma lei era la Dea Primordiale dell'equilibrio perché nella mia vita vi era così tanto caos?! Non avrei mai avuto una risposta a questa mia domanda esistenziale. La Dea dopo poco mi salutò e sparì in una cortina di fumo violaceo. Non sapevo come affrontare la cosa e nemmeno come dirlo agli altri. Avevo una grande responsabilità e non sapevo più cosa fare. Come al solito decisi di fare un bagno nel lago per cercare di tranquillizzarmi. Nuotai per tutto il pomeriggio. Poi quando uscii dall'acqua c'era Nico che mi stava aspettando. "Hei Testa d'alghe come va?" chiese il figlio di Ade. Il lungo bagno sta volta non era riuscito a tranquillizzarmi, e il fatto che Nico mi avesse chiamato con il soprannome di Percy mi urtò un po'. E per un po' intendo un po' molto. Lo guardai abbastanza male per il fatto del nome. "Scusa" disse lui. Io non risposi alla sua domanda, lo avevo ignorato completamente il mio cervello era troppo impegnato a pensare su come dare la "meravigliosa" notizia sulle Parche. "Tedi, che hai? Hai per caso avuto una visione oppure hai sognato l'ultimo combattimento?" chiese Nico sfregando per poco la sua mano sulla mia schiena per poi appoggiarla sulla mia spalla opposta a lui. "No peggio!" esclamai guardandolo con sguardo da portatore di pessime notizie. Non sapevo come dirglielo. Avevo le parole pronte ma non riuscivo a tirarle fuori. Ci sedemmo in un masso vicino al lago, la nostra visuale era sul Campo, o almeno quello che si riusciva a vedere del Campo. Nello stesso tempo stavo immaginando il Campo attaccato dalle semi-infinite creature di Imòrtallis, poi immaginavo anche le creature che avremmo dovuto affrontare, inoltre c'erano le Moire, e infine il peggiore dei peggiori: Imòrtallis. Stavo già pensando a quando lo avremmo affrontato, se lo dovremmo affrontare (e le probabilità sono del 99,99%). Non ci volevo pensare più, ma le immagini ripercorrevano infinite volte per il mio cervello. "Tedii...Tediii....." iniziai a sentire. Era Nico che cercava di svegliarmi dal regno di Morfeo. Ricominciai pian piano a rivedere il Campo e poi chiusi gli occhi più e più volte. "Scusa e che ho troppi pensieri per la testa, tra i mostri del paradosso, l'allenamento di Tris, le prove da superare per arrivare da Percy. Però non c'è "solo" questo!" esclamai io iniziando quasi a parlare delle Parche. "Sai che a me puoi dire tutto verò?" disse Nico guardandomi con uno sguardo preoccupato e al col tempo rassicurante. "Certo che lo so" dissi io ricambiando il suo sorriso. Ok, mi ero finalmente deciso a sputare fuori il rospo, ma appena aprii bocca suonò il corno. Tempismo perfetto, proprio quando stavo per dire tutto al mio cugino preferito (cioè chi è che non vorrebbe Nico Di Angelo come cugino?!). In quel momento avrei voluto spaccare qualcosa a suon di pugni, rompendomi anche la mano se necessario. "Credo che sia meglio mangiare qualcosa prima di andare a riposare. Soprattutto tu che oggi non hai nemmeno pranzato" disse Nico tirandomi su dal masso. Sinceramente non avevo voglia di mangiare, tutta la mia concentrazione era rivolta a quello che mi aveva detto Nyx. Avevo la forchetta in mano ma non stavo toccando cibo, stavo soltanto spostando leggermente la bistecca che c'era nel piatto. "Tedi stai bene? Oggi non ti ho visto per tutto il giorno, mi sto un po' preoccupando" disse con voce dolce e estremamente preoccupata Tris. "Si sto bene, devo solo fare un'annuncio un po' poco felice" dissi io cercando di tranquillizzarla. Lei mi guardò con affare sospetto e non mi staccò gli occhi di dosso. Dopo la cena c'era il falò dove Chirone ringraziava gli Dei per tutto. Poi dovemmo cantare, era la cosa più odiosa dal mio punto di vista infatti io non cantavo mai. "Su dai canta anche tu" dissero in simbiosi mia sorella ed Annabeth. "Non ci penso neanche" dissi io con grande stanchezza. "Dai fallo per me" disse Tris. Io feci cenno di no con la testa, ma lei aveva un "arma" segreta: gli occhi da cucciolo. Non potevo dire di no a tanta pucciosità, e per quanto provassi a resistere vinceva sempre lei. Quindi mi misi a cantare.
Cantai e tutti si voltarono verso di me restando zitti. Avevo gli occhi chiusi e sentii che la mia voce iniziava a strozzarsi verso la fine della canzone. La canzone era di una tristezza tale che mi fece pensare solamente a Percy. Dopo che finii di cantare riaprii gli occhi e non vidi assolutamente nulla a causa del fatto che stavo per scoppiare a piangere. Asciugai le lacrime, poi presi un bel respiro e iniziai a parlare. "Ascoltatemi tutti devo dire delle cose importatissime che ho saputo oggi stesso" iniziai a dire io. Avere lo sguardo di tutti puntato su di me mi metteva ancora più pressione, ma ormai avevo iniziato a parlare e non potevo più fermarmi. "Stamani mentre mi stavo allenando ho avuto una visita al quanto particolare. Nyx si è mostrata sotto la sua forma corporea e m ha detto delle cose importanti che dovete sapere assolutamente tutti". Le mia mani tremavano alla sola idea di dire a tutti delle Moire, deglutii più volte di finire la frase. Iniziai ad osservare tutti e vidi in alcuni di loro il panico più totale, mentre in altri vedevo la noia e la sensazione di essere presi in giro. "La Dea Primordiale mi ha riferito che Atropo, Lachesi e Cloto, le tre Moire tessitrici del Telaio del Destino, hanno deciso di stare dalla parte del male. Dalla parte di Imòrtallis" dissi io liberandomi parzialmente del peso che mi stavo portando sulle spalle da sta mattina. Iniziò il caos. "SILENZIOOOOOOOO!!!" urlò improvvisamente Chirone, tutti lo ascoltarono. Stettero zitti, poi cercando di tranquillizzarli dissi, "Lo so che molti di voi, se non tutti, sta pensando che saremo tutti morti, ma non è così. Nyx mi ha assicurato che le Parche non potranno tagliare nessuno tra i nostri fili, poiché essendo lei Dea dell'equilibrio, riuscirà ad evitare che si scateni il caos più totale" molti di loro si calmarono mentre altri sembravano miscredenti. "Sentito??!! Non avremo troppi problemi grazie alle Dea primordiale Nyx". Dopo il mio annuncio continuammo come se nulla fosse accaduto e infine andammo tutti nelle loro rispettive cabine. Tris si addormentò in un batter d'occhio mentre io ripensavo a tutto il casino che stavamo vivendo. Il caldo mi assalì e quindi decisi di togliere anche la canottiera rimanendo a petto nudo. Rimasi sveglio per moltissimo tempo e poiché avevo ancora caldo feci soffiare un po' di vento che passò soprattutto sui miei addominali e sul petto. Grazie alla freschezza procuratomi riuscii a riposare fino a quando non arrivò un nuovo giorno.
STAI LEGGENDO
Imòrtallis, il paradosso mitologico
FanfictionImòrtallis è un figlio di Gea che però non sarebbe mai dovuto nascere ed infatti è un paradosso, egli odia gli tutti gli esseri mortali poichè inferiori rispetto a quelli immortali come lui. Decide di conseguenza di ucciderci, però riusciamo a sconf...