Baci Bagnati

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Mi impongo di non gemere per quella notte, mia suocera era letteralmente nella stanza accanto, sarebbe stato imbarazzante.
<<M'Lady, fallo>> ridacchia lui leccandomi il collo.
Mordicchiava l'area con una certa foga, lasciando dei marchi visibili ovunque passasse.

Le sue mani scorrevano sotto la mia camicetta di seta, le sue dita giocavano col mio seno, nei punti più sensibili.
Con un gesto furtivo, mi sfila via il leggero strato di morbido pizzo.
Con la stessa velocità, però, copro con l'avambraccio la mia nudità.

<<Leva>> ordina con voce profonda, quasi irriconoscibile.
I suoi occhi erano cupi e concentrati su di me.
<<A-Adrien c'è tua madre->> mi giustifico.
<<Non mi interessa, è casa nostra>> obietta facendomi sdraiare sul morbido materasso.
Riprende a mordicchiarmi, il collo, le clavicole, scendendo sempre più lentamente.

<<Oh, a meno che tu non voglia>> si ferma osservandomi sotto la sua lunga frangia.
Sentivo le guance ribollire.
<<Immaginavo>> ridacchia lui.
Gli colpisco leggermente la testa con il palmo della mano.
Mugugna sul mio petto per poi spingersi contro di me.

I nostri respiri acceleravano, i nostri corpi si fondevano.
Adrien pare rallentare, il suo viso si comprime in una smorfia.
<<C-che succede?>> sussurro passando una mano sul suo braccio.
Lui mi osserva per poi lasciarmi una risata soffocata.
<<È che sei molto..stretta>> sorride lui.
Si spinge nuovamente dentro di me, afferrandomi per i fianchi e tendendomi salda a lui.

Sudati e distesi sul letto decidemmo di fermarci per un po'.
<<Mi fa male tutto>> mugugno coprendomi il viso con le mani.
<<Oh andiamo, ne è valsa la pena>>

Seppur ad occhi chiusi avevo vivida nella testa la sua espressione da stupido modesto.
<<Stai zitto>> ridacchio dandogli le spalle.
Lui mi bacia lentamente l'incavo del collo, come suo solito.
<<È tempo di riposarsi ora principessa>> sussurra accarezzandomi i capelli.
Persa tra quei dolci e lenti movimenti mi addormento tra le sue braccia.

La mattina dopo ero sveglia e pimpante da circa le sei di mattina; non avevo dormito moltissimo ma ero carica a conoscere meglio Emily.
Adrien era ancora appisolato sotto le coperte, pareva rilassato quindi decido di lasciarlo fare.
Indosso velocemente dei pantaloni neri a zampa, leggeri sul polpaccio e a vita alta, una camicetta bianca e un copri spalle nero, con qualche fiorellini bianco ricamato; il tocco finale sono degli stivaletti neri in velluto, firmati Agreste, e un fermaglio di famiglia che alza leggermente i capelli dalla nuca.

Sospiro dandomi qualche occhiata allo specchio prima di uscire dalla stanza.
<<Sexy>> mugugna la voce roca di Adrien dal letto.
Sobbalzo presa alla sprovvista e mi volto velocemente verso di lui.
<<Ma non fa freddino fuori?>>chiede stiracchiandosi sotto le coperte.
Ieri notte aveva deciso di non rivestirsi, per mantenere l'atmosfera il giorno dopo.
<<Direi che non ha funzionato>> ridacchio tra me e me.

Lui mi osserva divertito non capendo a cosa mi riferissi.
Batto le mani due volte facendogli cenno di alzarsi e prepararsi.
Non ero pronta psicologicamente ad incontrare sua madre.
Corro in bagno per lavarmi i denti e darmi una leggera truccata.
Adrien mi segue assonnato; sedendosi sulla tavoletta del water abbassata mi osserva imperterrito.
<<Che c'è?>> chiedo io aprendo la borsetta dei trucchi.
<<Niente, solo..non andare in fibrillazione per così poco>> dice stiracchiandosi per l'ennesima volta.

<<Ma che dici, sono tranquillissima>> ribatto io mentre afferro il mascara.
Non noto subito come le mie dita tremassero, ma quando inizio ad applicare il prodotto.
Sbuffo quando,per la terza volta, sporco la palpebra di nero.
<<Non sembri tranquilla>> dice Adrien alzandosi per venirmi incontro.
Mi afferra per i fianchi avvicinandomi a lui, lasciando qualche bacio sul collo.
Mi mordicchia l'orecchio prima di lasciarmi andare.
<<Cerca di rilassarti, okay?>>
Mi accarezza la testa per poi sparire in camera da letto, lasciandomi sola nel piccolo bagno.
Le mie gambe tremavano leggermente, e sta volta non era di certo l'ansia.
Sospiro riprendendo da dove ero rimasta.

Avevo realizzato un trucco leggero, un filo di mascara, altrettanto eyeliner e un lucidalabbra rosato.
Sorrido allo specchio fiera del mio lavoro .
<<Pronta!>>dico simulando una sfilata fuori dal bagno.
Adrien ridacchia mentre afferra i suoi vestiti.
<<Sei... molto,molto bella>> dice senza distogliere lo sguardo da me.
Deglutisce a fatica mentre torna al suo outfit.
Quella frase deve aver fatto effetto, perché sentivo le guance andate a fuoco.
Mi stringo tra le spalle appoggiandomi allo stipite della porta alle mie spalle.
Adrien viene verso di me con una camicetta bianca, dei boxer e dei pantaloni neri.
<<Poi fammi vedere il risultato>> dico io facendogli l'occhiolino.
<<Non vieni a vedere il "lavoro in corso"?>> Ribatte lui malizioso.

Sospiro divertita <<va bene>> dico seguendolo nel bagno.
Osservo ogni suo muscolo contrarsi mentre si spoglia, movimenti quasi ipnotici per me. Resterei ad osservare il suo corpo per ore.
<<Sento il tuo sguardo divorarmi, principessa>> ridacchia lui continuando a darmi le spalle.

<<Cooosa? Ti sbagli!>> Dico io voltandomi verso il muro.
Sentivo il cuore accelerare, ogni muscolo sciogliersi e la faccia diventare bollente.
<<okay okay>> ride lui entrando nella doccia.
Mi accomodo a fatica sul lavandino difronte alla doccia, osservandolo leggermente.
<<Non sei ansioso per oggi?>>chiedo curiosa.
Lui pare non rispondere, come se non mi avesse sentita.
Scendo goffamente dal mio posticino,avvicinandomi alla porta della doccia.
<<Adrien?>>lo richiamo bussando leggermente sul vetro opaco.

La porta scorrevole si apre di botto e la sua mano bagnata afferra il mio polso.
L'acqua mi scorre addosso velocemente e io caccio d'impulso un urletto infastidito.
<<Ma sei scemo?!>>grido cercando di togliermi i capelli appiccicati sulla faccia.
Lo sento chiudere la porticina e riposizionarsi davanti a me.
<<Tu sei proprio stupido!>>sbotto io dandogli qualche schiaffetto sul petto.
Lui mi osserva in silenzio continuando a godersi la tiepida acqua.

<< Perché l'hai fatto?>>continuo lamentandomi.
Cerco a tastoni la maniglia della porta, mentre il mascara mi colava imperterrito negli occhi.
Adrien nuovamente mi afferra la mano; la porta sulle sue labbra.
<<Che stai facendo?>>gli chiedo con tono quasi acido, strofinando ripetutamente gli occhi.
Lui resta in silenzio.
Pochi secondi dopo sento il suo fiato caldo sulle dita e la sua lingua afferrare una di esse.
<<Adrien..>> mugugno io.

Mi attira a se spostando le sue mani sulla mia camicetta, ormai trasparente.
<<Questa è inutile ormai>> ridacchia di sottecchi, slacciando bottone per bottone.
Avevo di certo notato da un bel po' il suo apprezzamento,ma per maturità non volevo accontentarlo.
Come immaginavo il corpo ha avuto la meglio.
In poco tempo i miei vestiti erano sul pavimento del bagno, il trucco era ormai colato e il corpo di Adrien si spingeva contro il mio.
<<C'è tua..tua madre di là..>> mugugno.
Lui ridacchia mordicchiandomi il seno.

Mi afferra sollevandomi, d'istinto mi aggrappo con le gambe ai suoi fianchi.
<<Smettila di preoccuparti e divertiti>> dice prima di lasciare dei marchi violacei sul mio corpo.
Sospiro lasciandomi andare a lui.

•La Ragazza & Il Gatto Nero• ||Marichat|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora