Monotono - Yoonmin

Piacersi

Taehyung's

In quel momento stavo sentendo solo dolore. Il mio bacino si muoveva ritmo delle sue spinte mentre mi stringeva i fianchi facendomi sentire le sue unghie affondare nella mia carne. Non potevo dire niente o mi avrebbe fatto solo più male. Questo, si ripeteva nel tempo, sempre più doloroso, e privo di sentimenti. Avevo paura di lui, avevo paura di lasciarlo, perché sapevo che mi sarebbe venuto a cercare ed a fare male, ma per fortuna un giorno smise, perché mi dovetti trasferire, sotto mia esigenza, e soprattutto quella della mia famiglia. Non volevo più rivivere nulla di simile.

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Ero riuscito ad entrare nelle grazie della mia cotta e dopo settimane ci eravamo finalmente decisi di uscire insieme per un appuntamento. Probabilmente il fato dopo aver visto il mio passato decise di concedermi una gioia, facendo venire sulla terra, o meglio nella stessa scuola, un angelo, dal nome Jeon Jungkook. Quest'ultimo era un ragazzo timido e carino, ma a volte troppo sfacciato, e pervertito per certi sensi. Ho sempre cercato di rifiutare il suo tocco a causa della mia paura, che avevo sviluppato nel passato. Non gliene avevo mai parlato, ma semplicemente quando qualcosa stava per succedere io sviavo il tutto cercando di far sembrare quella scorciatoia un misero sbaglio, di cui non mi ero accorto. Fortunatamente Jungkook non mi chiese mai niente. 

Quella sera in cui chiesi a Yoongi di riallacciare i rapporti con Jimin, avendogli dato l'indirizzo, decisi di far venire a casa mia Jungkook che era felice di poter passare finalmente del tempo con me senza preoccuparsi di Jimin. Gli dissi ovviamente che Jimin stava già con Yoongi e che probabilmente avrebbero risolto, o almeno speravo così.

Ci ritrovammo, dopo aver mangiato dei ramen istantanei, sul mio letto, mentre guardavamo la tv presente in camera mia. Non c'era seriamente niente di interessante, ma lasciammo accesa la tv solo per avere un po' di sottofondo, sperando magari che potesse esserci poi, un qualcosa di interessante. Il destino però non poteva darmi un angelo puro al cento percento, perché Jungkook era tutto tranne che innocente. Erano più le sue battute a doppio senso che i baci che ci eravamo scambiati da quando stavamo insieme, e non erano pochi a dirla tutta.

Infatti anche quel pomeriggio ci ritrovammo a scambiare diversi baci, e nel mentre, questa volta, una mano, si stava insediando sotto la mia maglietta. 

-Kookie..-

-si?-

-p-puoi toglierla?-

-non ti piaccio?-

-no è che..insomma non voglio-

Jungkook a quella affermazione ritrasse velocemente la mano imbarazzato, abbassò la testa come un cucciolo che aveva appena fatto qualcosa di sbagliato senza saperlo. Lo guardai sentendomi vagamente in colpa, ma non riuscivo ancora a sopportare quel tocco, anche se dolce.

-non intendevo insomma, non hai sbagliato tu ecco-

-no Tae dovevo chiedertelo insomma..io-

-no è che- ispirai cercando di essere il più calmo possibile prima di continuare quella frase -ho subito un trauma-

Jimin's

Erano passate non poco più di tre settimane, prima che mi rendessi conto che mi ero innamorato di quel ragazzo solitario, ed a volte odioso. Non so come accadette, ma accadde così senza una vera e propria ragione. Non decido a chi dare il mio cuore, e questo ne è un esempio. Da un po' avevo cominciato a sentire le farfalle nello stomaco quando lui si avvicinava, o semplicemente mi parlava. Non sapevo cosa il mio cuore ci trovasse di interessante in lui, forse i suoi piccoli sorrisi, che gli scappavano di rado, forse quella risata che trovavo carina, in un modo insensato, forse quel suo viso bianco candido che ogni volta che ne avevo la possibilità contemplavo o cercavo di accarezzare leggermente per testare la sua delicatezza. Ero bravo a nascondere le emozioni, o almeno ero quello che pensavo. Quando però lui si allontanò da me, per il mio errore, riuscii a cercare di rimanere positivo, e di riavvicinarmi in qualche modo, senza però un vero e proprio risultato. Mi ritrovai infatti a lamentarmi della mia vita a Jungkook e Taehyung ed a piangerci sù.