Così Come Sei | Larry Stylinson

Capitolo 9

I giorni seguenti furono angosciosi per Louis. Aveva perso il gusto per il cibo e per la vita. Per la prima volta, il lavoro non era sufficiente a soddisfarlo e il ricordo di Ben, che l'aveva sollevato per anni, non era che un piacevole episodio del passato. Aveva perso Harry. Era come avere perso metà di se stesso e cercare di vivere con quel che era rimasto.

Una volta, lo aveva incontrato per caso al ristorante. Si era fermato a prendere qualcosa di fresco mentre tornava in ufficio dopo un appuntamento, l'alfa stava uscendo.

Il cuore gli era balzato in gola e aveva abbassato gli occhi. Non era riuscito neppure a guardarlo. Si era girato ed era tornato da dove era venuto, senza preoccuparsi della bibita fresca. L'espressione che aveva letto sul volto dell'alfa era stata sufficientemente glaciale.

La settimana successiva, Zayn si fermò da
Louis per invitarlo ad andare con lui al Rodeo di Sweetwater.

"Vieni", lo incitò l'amico. "Sei rimasto chiuso qui per giorni. Hai bisogno di un diversivo."

"Beh..."

"Puoi venire con Liam e me", cercò di convincerlo Zayn, sorridendo. "Le cose stanno andando molto bene tra noi. L'ho quasi conquistato del tutto."

Louis sorrise. "Sono contento per te." Ma non poteva sopportare l'idea di andare in auto con Liam e sentirlo parlare di Harry. "Ho alcuni affari da sbrigare in città prima. Ci vediamo direttamente lì. Va bene?"

"D'accordo."

Il pensiero che ci sarebbe stato anche Harry stava quasi per fargli cambiare idea all'ultimo minuto. Ma sarebbe stato un concorrente del rodeo, come al solito, e non avrebbero avuto la possibilità d'incontrarsi. In compenso lui avrebbe potuto vederlo, e quella tentazione era troppo forte per il suo cuore.

Partì da casa quindici minuti prima dell'inizio del rodeo ed ebbe qualche problema a trovare il parcheggio. Alla fine mise l'auto dietro ad un furgoncino, augurandosi di andarsene prima che arrivasse il proprietario.

Zayn gli fece un cenno di saluto. "Appena in tempo. Meglio tardi che mai."

"Non riuscivo a trovare il parcheggio. Salve, Liam", lo salutò sedendosi accanto a Zayn. Sembrava che quel giorno i due omega si fossero scambiate i ruoli.

Zayn indossava un abito verde e Louis jeans, stivali e una maglietta azzurra; aveva i capelli spettinati e sul capo da un paio di occhiali da sole.

"Ciao, Louis", lo salutò Liam con un sorriso malizioso. "Non sapevo che ti piacessero i rodei."

"Mi piacciono molte cose strane in questi giorni", ribatté lui. "Pare che non hai avuto bisogno di imparare a suonare la chitarra."

Liam rise e abbracciò Zayn. "Meglio così." Poi lo guardò incuriosito. "Il capo è in gara, oggi."

"Sì?"

"Nella lotta coi tori e nella corsa sui mustang. Si è esercitato molto. Ha rotto il collo a un paio di tori al ranch e ha distrutto un povero vecchio
mustang."

"Il vecchio, cattivo Harry", commentò Louis.

"Spero che vinca."

Louis guardò nel recinto intorno all'arena, cercando con gli occhi un'omega che non conoscesse. "Non ha dei sostenitori con sé?", chiese con malcelata curiosità.

Liam e Zayn si scambiarono un'occhiata divertita. "Certo. Eccoci qui. Siamo noi."

"Strano, pensavo che l'oggetto delle sue attenzioni sarebbe stato da queste parti, oggi. Com'è la casa?"

"Grande", ribatté Liam. "Ma ha perso ogni interesse. Dice che non gli serve più."

"Non c'è nessun omega", mormorò Zayn sottovoce. "Ti ho detto già che sei tu."