capitolo 2

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3 pm- BRIDGE

Non ho la più pallida idea del motivo per cui sono scappata da quella caffetteria, non avevo nemmeno finito di mangiare; fatto sta che domani mattina ci tornerò, dato che è molto economico, visto che mi rimangono pochi soldi e poi ho anche individuato un tavolino più appartato per organizzarmi e stabilire la prossima meta.

Ora sono qui, di nuovo su quel cartone lurido e puzzolente a cercare un modo per non farmi scoprire nuovamente, perché se accadesse, non riuscirei mai più a scappare.

Dopo qualche ora sento dei passi venire verso di me e, immersa nel panico, non guardo nemmeno chi mi si stia avvicinando, che scatto in piedi e mi nascondo dietro a un muretto lì vicino. Dopo interminabili secondi in cui il mio cuore batte come impazzito, alzo di poco la testa per vedere chi è la persona che ha fatto spaventare così tanto, per paura che siano gli assistenti sociali, venuti qui per riportarmi all'orfanotrofio.

Ma quando vedo la figura del ragazzino di stamattina tiro un respiro di sollievo, mi fermo qualche secondo di troppo a fissarlo e, senza sapere il motivo, decido di andarci a parlare.


6.30am -HARGEEVES'S HOUSE

CINQUE

Anche oggi un dolce e odiosissimo risveglio con le urla di Luther causate da uno stupidissimo ragno in bagno; mi alzo già incazzato, scendo in cucina e cerco qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti, ma il frigo è vuoto, perchè QUALCUNO ha mangiato ogni cosa, con la scusa di condividerlo con Ben.

Mi teletrasporto nuovamente in camera mia e, vestendomi rapidamente con la solita divisa, torno di sotto ed esco, diretto alla caffetteria.

Mi siedo al mio posto abituale al bancone e ordino il solito caffè nero, vita monotona insomma; dopo poco sento la porta aprirsi, ma non ci faccio molto caso e continuo a bere il mio caffè.
Con la coda dell'occhio vedo che mi osserva attentamente, ma non voglio darle la soddisfazione di ricambiare lo sguardo; mi sembra tanto una di quelle ragazzine che si sciolgono con un'occhiata.
Non l'ho mai vista in città e il fatto che sia piombata qui all'improvviso mi turba, perchè l'ultima volta che è accaduto ciò, sono quasi stato ucciso...

Dopo un po' la sento alzarsi di scatto e correre, ma ancora non voglio rivolgerle la mia attenzione; questa ragazza è strana.

Finito di fare colazione decido di fare un giro e stare fuori tutto il giorno, in quella casa di matti preferisco starci il meno possibile, non sia mai che diventi matto come loro. La mia famiglia è strana, lo ammetto, e a volte sono anche insopportabili, ma voglio comunque loro un mondo di bene.

At least you...-Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora