capitolo 4

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ALLIE

I giorni passano lenti e monotoni: mi alzo da quel lurido pezzo di cartone, vado alla caffetteria, vedo il ragazzino strano, mi siedo nel tavolino appartato, faccio colazione pensando a cosa fare e torno al pezzo di cartone.

Penso che resterò in questa città per un po', non è né troppo piccola, né troppo grande ed è molto lontana dall' orfanotrofio. Quindi trovarmi non sarà troppo facile.

Da domani comincerò a cercare un lavoro part-time, da poco ho finito i soldi e, se continuo a dormire li, con il passare del tempo mi prendo come minimo una polmonite.

8am -COFFEE BAR

ALLIE

Oggi sono andata alla caffetteria più tardi del solito, per il semplice motivo che ho deciso che farò un colloquio di lavoro, per appunto, lavorare come cameriera e guadagnare qualcosa per prendermi una stanza decente.

Dopo un'ora circa la proprietaria del bar, mi annuncia che sono stata presa e che posso cominciare fin da subito a lavorare; mi da la divisa e mi indica dove posso andare a cambiarmi; direi che mi sta proprio male, ma che posso farci?

Capisco molto in fretta come funzionano tutte le varie macchine dei vari tipi di caffè e bevande ed inizio subito a servire le varie ordinazioni ai clienti.

A pochi minuti dalla fine del mio turno, vedo entrare una ragazza che mi è molto famigliare, ma non voglio sembrare una stalker fissandola, quindi mi limito a lanciarle un'occhiata di sfuggita; uscendo, mi rendo conto che la ragazza che è entrata prima, non è che Allison Hargreeves, la mia attrice preferita.

La prima volta che l'ho vista recitare è quando, ad una delle poche gite che ci hanno fatto fare all'orfanotrofio, siamo passati vicino ad un set cinematografico, ed è lì, nelle vesti di un avvocato sulla sedia a rotelle, che mi sono letteralmente innamorata del suo modo di recitare così fluido e quasi perfetto. Da li iniziai a vedermi tutti i suoi film di nascosto da tutti.

Penso sia la prima cosa bella che mi capita di vedere dalla mia fuga e, anche se è una cosa che odio fare, mi avvicino e le chiedo un autografo, dato che il telefono per una foto non ce l'ho.

Mi avvicino lentamente e, rendendomi conto che potrei sembrare una stalker, aumeto il passo, fino a ritrovarni davanti a lei; si volta e mi domanda:

"posso esserti d'aiuto?"

Io, imbarazzata le rispondo:

"ciao Allison, sonno Allie, una tua grande fan, mi faresti un autografo?"

Mi pento subito della frase che ho appena detto, rendendomi conto ch ho fatto la figura del caso umano, ma questo lei sembra non notarlo, dato che mi sorride, prendendo un foglio del suo quadernetto e autografandolo. minimo un "grazie" con le labbra e, mentre sto per andarmene, sento dire:

"uuuuu, Allison, hai trovato una fan"

Mi volto e noto solo ora che davanti a lei c'è seduto un tipo alquanto  strano, vestito in un modo altrettanto bizzarro.

At least you...-Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora