𝐓𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨|𝙍𝙚𝙙𝙙𝙞𝙚~

Parte 3: noi

"AAAAAA" Eddie fece un urletto isterico
"Ahahahah eddai spaghetti ti ho dato solo una spintarella"
"Sai che sarei potuto cadere, e farmi parecchio male, forse mi sarei potuto procurare un trauma cranico!"
"Il solito paranoico, sai che ti avrei salvata io principessa!"

Eddie era appena stato spinto da Richie sulle scale che da come si è potuto notare non l'ha presa tanto bene. Nonostante questo i due ritornarono a fare quello che dovevano realmente fare: le dannate pulizie. Eddie prese tutto il necessario e insieme iniziarono a pulire il pavimento di casa sua. Era una vera pacchia.

" Che due palle se andiamo avanti di questo passo finiremo il prossimo Natale spaghetti "
"In effetti hai ragione..." lo assecondò Eddie.
"E se noi..." disse il corvino con un sorrisetto malizioso rivolgendosi all'amico
"no Tozier non ci provare nemmeno "
"Ehi ehi Calmati Edduccio mica ti volevo fare, piuttosto..."
All'improvviso Richie prese Eddie per una mano e iniziò a farlo girare continuamente mentre il più basso continuava a pregarlo di smettere trattenendo un'enorme risata e il vomito che gli stava salendo.
Dopo che Richie lo lasciò, Eddie cadde a terra sfinito dando una botta forte col sedere sul pavimento.
" senti Eds abbiamo già fatto abbastanza per oggi Io direi di riposarci un po' "
" ma stiamo pulendo da 10 minuti" Rispose il moro titubante che venne subito interrotto dalla voce del corvino ,che poggiando il dito sulle labbra di Eddie, disse:
"Shh, è abbastanza, continueremo domani se ce n'è bisogno"
A quell'azione Eddie acconsentì arrossendo anche se aveva un po' paura della reazione di sua madre. Il Moro fissò per qualche secondo il pavimento pensando alle conseguenze, a cosa sarebbe successo se non avessero pulito tutto prima dell'arrivo della signora K. Sarebbe stata una scena agghiacciante, con un pizzico di ilarità, a dire il vero. Unitile dire però, che il malessere sparì, quando la ragione per cui aveva ignorato il compito assegnatogli dalla madre lo svegliò. Quest'ultima era semplicemente Richie: il ragazzo per cui aveva sempre avuto una cotta che però non era sicuro fosse ricambiata. Insomma Richie, il ragazzo più strafottente di sempre, non poteva essersi innamorato di un ragazzo gracile come Eddie, e non poteva neanche essere lontanamente gay, visti i numerosi commenti omofobi. Al diavolo i pensieri, Eddie si alzò e quasi in tono di sfida esclamò:
"Allora che facciamo?!"
"Io avrei in mente una cosa..."
Il cuore di Eddie iniziò a battere velocemente, cosa aveva in mente il ragazzo accanto a lui?

"Obbligo o Verità?"
"No, non ci provo nemmeno" lo fermò subito il moro
"Eddai Eddie! Divertiti un po', vuoi campare di tranquillità o di avventure?"

Silenzio.

"Obbligo" Eddie ruppe il silenzio che si era formato. Subito dopo quella affermazione il moro si pentì, ma era troppo orgoglioso della sua azione perciò si limitò semplicemente a poggiare la testa sul divano e dando delle patte sul tappeto accanto a lui per far capire al corvino di avvicinarsi e sedersi accanto a lui.

"Uhh parti col botto kaspbrack! Allora vediamo... mettiti una gonna di tua madre."
Eddie arrossì e come una spinta lo raddrizzò facendogli tirare su la schiena che era precedentemente appoggiata al divano.

"In verità...Io avrei una gonna-deglutì- mia."
Gli occhi di Richie si illuninarono come se avesse fatto la scoperta del secolo e subitò invitò Eddie a prenderla e metterla. Non lo giudicò anzi ne fu felice e Eddie lo capì dallo sguardo che gli rivolgeva ogni volta. Uno sguardo perso che passava dagli occhi marroni, grandi che luccicavano, per poi passare alle innumerevoli lentiggini in cui Richie scrutava sempre delle costellazioni, scendendo verso le labbra, rosse e sottili ma soffici alla sola vista, delicate, per poi finire col suo fisico femminile, con la vita stretta e le gambe lunghe. Richie era perso, perso dentro al suo "migliore amico" anche se non ci era del tutto arrivato. Eddie scese le scale con molta curanza mentre la faccia bordeaux e le lentiggini erano aumentate. Il ragazzo indossava una gonnellina rosa molto corta che subito Richie adorò.